20 ottobre 2010

fino al 16.XI.2010 Segnali e lettere Milano, Ermanno Tedeschi

 
È attraverso le lettere dell’alfabeto ebraico che Dio creò il mondo? Questo viene tramandato. E la scrittura è fonte anche di spiritualità, e arte...

di

Di particolare fascino si rivela,
nella tripla personale allestita da Ermanno Tedeschi, Addensamenti di Ariela Böhm (Roma, 1960), lettere trasparenti
in rilievo su un piano/cosmo nel caos della creazione; all’interno, un video
dove altre lettere si sciolgono e si ricompongono, l’essere e il nulla in un
continuo inseguirsi, una ricerca senza fine: l’Alef-Beth, l’alfabeto ebraico, è
carico di valori simbolici, nelle sue singole lettere, nella loro composizione,
un’energia intima, speciale, che s’immagina unisca il mondo terreno a quello
divino.

Il “popolo del libro” continua a
studiare, a moltiplicare interpretazioni, in un dialogo aperto con Dio, le
lettere dell’alfabeto anche con valore numerico, per leggere e re-inventare la
realtà in termini matematici. Di Ariela Böhm sono in mostra anche frammenti che
paiono ritrovamenti su terra arida, scritte che sembrerebbero giungere da tempi
lontani.

Tobia Ravà - mare di lario-enigma - 2010 - resine pigmentate, flatting e tempere acriliche su tela - cm 85x130
E Tobia Ravà (Padova, 1959) dipinge mondi di
lettere ebraiche colorate, ampi archi e mare, colonne e alberi autunnali, ma
anche vortici che s’inseguono quasi alla ricerca di un infinito che si addensa
o si amplia, da un punto lontano alla visibilità vicina (o forse viceversa:
dalla realtà “leggibile” alla distanza vertiginosa).

Il mio rapporto con la natura”, afferma l’artista, “è
panteistico nei termini in cui Spinoza può forse aver tratto proprio dalla
Cabalà l’equivalenza tra Dio e Natura
”. Fenomenico e assoluto si condensano con lettere che
rinnovano così l’idea di creazione, grande e piccolo, il divino e l’umano senza
fine tra concretezza e astrazione.

Gabriele Levy - ALEF come OT, segnale, lettera - 2010 - cemento, microprocessori, terre osside - cm 25x25
Con la consapevolezza del valore
delle singole lettere ebraiche, i loro “segreti” (su cui anche ha scritto e
riflettuto) Gabriele Levy (Buenos Aires, 1958) espone a Milano una doppia serie di
formelle con tutto l’alfabeto realizzato in materiali diversi, terracotta, ferro,
plastica, elementi che si mescolano e si fondono, ogni lettera di colori,
sfumature differenti, quasi dei mandala alla ricerca di senso e bellezza.

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dal 17 settembre al 16 novembre 2010

Segnali e lettere

Ermanno Tedeschi Gallery

Via Santa
Marta, 15 (zona via Torino) – 20123 Milano

Orario: da
martedì a venerdì ore 11-13 e 15-19; sabato e domenica su appuntamento

Ingresso
libero

Info: tel./fax
+39 0287396855;
info.mi@etgallery.it; www.etgallery.it

[exibart]

 

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