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09
maggio 2008
fino al 17.V.2008 Matthias Bitzer Milano, Francesca Minini
milano
Nello spazio di Zonaventura va in scena il terzo e ultimo capitolo della trilogia che l’artista ha dedicato a Emmy Ball-Hennings. Con questa conclusione, l’artista tedesco immagina l’incontro fra la poetessa e lo scrittore Joseph Conrad...
Sempre più spesso nell’arte contemporanea notiamo come gli artisti costruiscano le loro opere partendo dalla rilettura di personaggi storici e icone del passato. O del presente. È questo il caso dell’artista tedesco Matthias Bitzer (Stuttgart, 1975; vive a Karlsruhe), che per la sua prima personale in una galleria italiana presenta l’ultima fase di un “trittico” che nasce proprio dall’interesse per Emmy Hennings, poetessa e performer che fu moglie del celebre dadaista Hugo Ball e co-fondatrice del Cabaret Voltaire di Zurigo, quell’incredibile spazio di sperimentazione che divenne fondamentale per le avanguardie del Novecento.
Il titolo della mostra, Between two oceans, suggerisce il confronto immaginario tra Hennings e lo scrittore polacco Joseph Conrad, famoso oltre che per i suoi scritti per la sua intensa esperienza umana di marinaio, viaggiatore e avventuriero. Entrambi gli autori sono stati incredibili creatori di storie e personaggi, capaci con la scrittura di dar vita a immagini che palesano al lettore le suggestioni della loro fantasia, anche quando questa scandaglia il lato tenebroso della mente umana.
Matthias Bitzer raccoglie tutte queste vibrazioni e spunti, letterari, umani, visivi, mixando e cristallizzando le caratteristiche e le prominenze di questi due “oceani”, restituendole in opere che, nel loro giustapporsi, compongono un ambiente unitario. Comprendendo la diversità di forme e stili, quello stesso ambiente sembra suggerire la volontà e probabilmente l’impossibilità di scegliere un unico punto di vista per tratteggiare le figure dei due letterati e del loro (im)possibile incontro.
Pittura, metallo, tessuti, vetro, disegni murali, plastiche e superfici da dance-floor che, nella loro diversità linguistica, appaiono come riflessi di un ambiente unico. Questa instancabile sovrapposizione di stili si avverte anche nei dettagli delle singole opere, come nel caso del dipinto Lifting the mask of a local Clown, il cui modello è una fotografia di Emmy Hennings, dove il volto della poetessa viene velata o mascherata da forme e fantasie vagamente optical che, sovrapposte al viso, suggeriscono ancora una volta l’attitudine della poetessa a indagare il concetto di identità e maschera.
Estetica del frammento, della citazione, dell’affastellamento che, se da un lato sembra talvolta compiacersi in una forma di nuovo decorativismo, dall’altro rappresenta una pratica artistica perfettamente presente.
Il titolo della mostra, Between two oceans, suggerisce il confronto immaginario tra Hennings e lo scrittore polacco Joseph Conrad, famoso oltre che per i suoi scritti per la sua intensa esperienza umana di marinaio, viaggiatore e avventuriero. Entrambi gli autori sono stati incredibili creatori di storie e personaggi, capaci con la scrittura di dar vita a immagini che palesano al lettore le suggestioni della loro fantasia, anche quando questa scandaglia il lato tenebroso della mente umana.
Matthias Bitzer raccoglie tutte queste vibrazioni e spunti, letterari, umani, visivi, mixando e cristallizzando le caratteristiche e le prominenze di questi due “oceani”, restituendole in opere che, nel loro giustapporsi, compongono un ambiente unitario. Comprendendo la diversità di forme e stili, quello stesso ambiente sembra suggerire la volontà e probabilmente l’impossibilità di scegliere un unico punto di vista per tratteggiare le figure dei due letterati e del loro (im)possibile incontro.
Pittura, metallo, tessuti, vetro, disegni murali, plastiche e superfici da dance-floor che, nella loro diversità linguistica, appaiono come riflessi di un ambiente unico. Questa instancabile sovrapposizione di stili si avverte anche nei dettagli delle singole opere, come nel caso del dipinto Lifting the mask of a local Clown, il cui modello è una fotografia di Emmy Hennings, dove il volto della poetessa viene velata o mascherata da forme e fantasie vagamente optical che, sovrapposte al viso, suggeriscono ancora una volta l’attitudine della poetessa a indagare il concetto di identità e maschera.
Estetica del frammento, della citazione, dell’affastellamento che, se da un lato sembra talvolta compiacersi in una forma di nuovo decorativismo, dall’altro rappresenta una pratica artistica perfettamente presente.
riccardo conti
mostra visitata il 27 marzo 2008
dal 27 marzo al 17 maggio 2008
Matthias Bitzer – Between two oceans
Galleria Francesca Minini
Via Massimiano, 25 (zona Ventura) – 20134 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 11-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 0226924671; fax +39 0221596402; info@francescaminini.it; www.francescaminini.it
[exibart]