A Milano il sempre più labile confine tra videoarte e cinema pare proprio essere l’interesse del momento. Oltre a Filmmaker, storico festival di cinema sperimentale e la corposa mostra al PAC (GLITCH. Interferenze tra arte e cinema in Italia), anche Careof partecipa al mood dominante con Diamanti, che a entrambi è collegato.
Infatti, le opere video pescate dal ‘prezioso’ Archivio definiscono la mostra come un percorso propedeutico alla comprensione degli sviluppi nel tempo del rapporto tra arte e cinema e delle ricerche degli artisti selezionati per GLITCH, dove l’approccio è più tematico, ma meno storicizzato. A Careof si privilegia la trasformazione dell’approccio artistico al cinema, dalle prime sperimentazioni video degli anni ’70 fino alla recente svolta più narrativa che rende l’arte sempre più cinematografica, o il cinema sempre più artistico? L’interferenza massiccia confonde e affascina, riducendo ogni sforzo classificatorio quasi a un nonsense. Tre Camere allestite e tre titoli azzeccatissimi.
Camera 1-Cinematografo, dove possiamo scegliere cosa vedere da un computer collegato a un proiettore e crearci una nostra personale visione della produzione audiovisiva degli ultimi vent’anni, scegliendo a mo’ di Jukebox tra Alterazioni Video, Yuri Ancarani, Meris Angioletti, Barbara & Ale, Marco Belfiore, Riccardo Benassi, Francesco Bertocco, Rossella Biscotti, Danilo Correale, Giorgio Cugno, Gianluca e Massimiliano De Serio, Rä Di Martino, Patrizio Di Massimo, Alessandro Di Pietro, Irene Dionisio, Ettore Favini, Francesco Fei, Anna Franceschini, Stefania GalegatiShines, Alice Guareschi, AdelitaHusni-Bey, Invernomuto, Beatrice Marchi, Diego Marcon, Margherita Morgantin, Valerio Rocco Orlando, Adrian Paci, Roberto Paci Dalò, Diego Perrone, Antonio Rovaldi, Marinella Senatore, Carola Spadoni, Giulio Squillacciotti, Luca Trevisani, Virgilio Villoresi, Zapruder, ZimmerFrei. Camera 2-Macchina incantata e Camera 3-Abbandonare l’ingombrante, due tende proiettive costituite ciascuna da due monitor che trasmettono gli albori iperconcettuali della videoarte con i video dalle narrazioni ridotte ai minimi termini di Claudio Ambrosini, Fabio Mauri, Michele Sambin, Guido Sartorelli, Luigi Viola, Gabriella Benedini, Ugo La Pietra, Alighiero Boetti, Vincenzo Agnetti, Franco Vaccari. I due schermi LCD, invece, sono dedicati a Paolo Gioli e Alberto Grifi, capostipiti della sperimentazione audiovisiva per i quali l’eterogeneità tecnica e la mescolanza dei linguaggi definivano la loro cifra stilistica.
Ma non è finita qui. La mostra, che prosegue fino al 17 dicembre, lascerà il posto a Sinfonie Urbane (un progetto di Exposed, Careof, O’ e FilmmakerFestival che ne darà un anticipazione il 7 Dicembre),10 opere, tutte realizzate nel 2014, che, fra live, performance e video, rappresentano un focus sulle metamorfosi del tessuto urbano, con la città protagonista in vista dell’Expo. Insomma, un’ulteriore conferma che il rapporto arte-cinema è la tematica più cool, al momento, a Milano.
martina piumatti
mostra visitata il 26 novembre
dal 14 novembre al 17 dicembre 2014
Diamanti
Careof DOCVA
Via Procaccini 4- 20154 Milano
Orari: da lunedì a venerdì ore 11.00-19.00 Info: careof@careof.org; www.careof.org