Categorie: milano

fino al 18.VII.2008 | Scott Campbell / Jeremiah Maddock | Milano, The Flat

di - 16 Giugno 2008
L’antica Roma usava tatuare schiavi e criminali, inca e maya consideravano i tatuaggi come rappresentazioni di coraggio. Mentre il corpo congelato dell’“uomo venuto dal ghiaccio” vissuto 5mila anni fa presentava sulla sua pelle ben conservata 57 tatuaggi. Così come le mummie nell’Egitto del 2000 a.C. fino ai moderni biker e headbanger.
I tattoo artist sono spesso graphic designer d’eccezionale talento creativo, i cui lavori, da intimi messaggi incisi sulla pelle, sono riprodotti sulle pagine di libri illustrati come autentiche opere d’arte e valorizzati nella loro stessa essenza iconografica, al di là dalla superficie -l’epidermide o la carta- su cui s’imprime il segno grafico.
Nella bipersonale di Scott Campbell e Jeremiah Maddock i libri ci sono veramente. Con le civiltà inca e maya. Scott Campbell è un affermato tattoo artist di New York con alle spalle studi non rimpianti di chimica organica. Ha trasposto i suoi disegni su carta a mano, tele, legno, creando anche composizioni come la serie di boccette di medicinali Thinking of you mother e incidendo col laser la copertina e le pagine di un libro, Things get better. Il libro, per la cronaca, è The third choice di Elizabeth Janeway.

Campbell, per il quale la musica riveste un ruolo importantissimo -è onnivoro, ascolta da Bob Dylan agli Slayer passando, ovviamente, per i Motley Crue- si ispira alla body type e porta con sé il repertorio dell’iconografia tattoo (cuori, cobra, teschi, dichiarazioni, motti), riproponendoli attraverso acrilici, acquerelli e incisioni al laser su carte fatte a mano e su legno, spesso sortendo un effetto percettivo ingannevole: You fuckin’ bitch, ad esempio, sembra un pannello di legno, in realtà è una tela.
Jeremiah Maddock è una persona solitaria che fino a non molto tempo ha vissuto nei boschi da qualche parte in America e deve aver fatto sua la dottrina di David Thoreau. L’amico fraterno Campbell ha poi “cospirato” per convincerlo a trasferirsi a New York e fare le prime mostre. Lavora con litografie dipinte, opere a inchiostro e pennino. I suoi disegni ricordano molto le civiltà pre-colombiane (Drown the witch), fanno pensare ai valori archetipici di un Capogrossi (Piano Music) e a una sensibilità un po’ surreale e visionaria (Double Crossed).

Processi, processi, processi. I miei disegni sono un flusso di coscienza altisonante, con concetti vaghi, aperti alla libera interpretazione, sottintesi o accennati”, dice l’artista. Sono realizzati direttamente sui contreplat e sulle pagine sciolte di libri vecchi. Rilegati, diverrebbero all’improvviso libri illustrati di pregio.
Le opere di Scott e Jeremiah prendono la forma pura della decorazione e ciò non deve far pensare all’accezione deteriore che di solito è attribuita a tale termine. Se così fosse, significherebbe mandare all’ammasso una non piccola parte della storia dell’arte, o averne un’idea quanto meno conservatrice.

articoli correlati
Senaldi su Exibart.onpaper: “Il teschio di Hirst? Paccottiglia da tattoo center”

emanuele beluffi
mostra visitata il 13 maggio 2008


dal 13 maggio 2008 al 18 luglio 2008
Scott Campbell / Jeremiah Maddock – Bury the Hatchet
The Flat – Massimo Carasi
Via Vaina, 2 (zona Porta Romana) – 20122 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 15.30-19.30
Ingresso libero
Catalogo con testo di Andrea Lissoni
Info: tel./fax +39 0258313809; carasi-massimo@libero.it; www.carasi.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Fotografia

Dentro Galleria Leòn, la nuova realtà bolognese dedicata alla fotografia

Sembra antico ma non è: la galleria diretta da Leonardo Iuffrida debutta con una bipersonale che richiama le suggestioni della…

15 Gennaio 2025 21:18
  • Teatro

Il genio di Vincent Van Gogh rivive in un musical: il debutto a Roma

Van Gogh Café Opera Musical: al Teatro Brancaccio di Roma, un nuovo spettacolo di Andrea Ortis che riporta il grande…

15 Gennaio 2025 16:45
  • Mercato

Sotheby’s inaugura la prima asta internazionale in Arabia Saudita con Botero e Magritte

I giganti del mercato mondiale in dialogo con il lusso e i capolavori degli artisti local, per un'offerta ovviamente glocal…

15 Gennaio 2025 15:51
  • Beni culturali

Boboli, un segreto ritrovato: il Giardino delle Camelie riapre al pubblico

Il Giardino delle Camelie di Boboli, un gioiello di arte e botanica, riapre stabilmente al pubblico dopo i restauri, con…

15 Gennaio 2025 14:19
  • Mercato

Il tavolo di Leoncillo, le piastrelle di Melotti. Tutto il design in asta da Cambi

Ci sono i grandi nomi del design italiano e internazionale in vendita da Cambi, a Milano. Sguardo in anteprima agli…

15 Gennaio 2025 13:17
  • Attualità

Berlino, 130 milioni di tagli alla cultura: così la città perde se stessa

Il taglio del 12% al bilancio culturale per il 2025-2026 colpisce trasversalmente uno dei settori trainanti di Berlino, minacciando lo…

15 Gennaio 2025 12:16