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29
settembre 2008
fino al 18.X.2008 Agnese Guido Milano, Antonio Battaglia
milano
La camera di una ragazza e di un’artista. Il tempio di un’anima giovane, che affida alla pittura gli oggetti del suo quotidiano. Trasformandoli in idoli del contemporaneo. Un’opera post-adolescenziale dalla Puglia...
di Vera Agosti
I primi passi nell’arte di una giovane pittrice, che con occhi ingenui e freschi rivolge il suo sguardo a ciò che la circonda, all’ambiente familiare che le è più caro, mescolando la realtà all’emozione dei ricordi e a una ricerca introspettiva leggera e soave. Agnese Guido (Copertino, Lecce, 1982; vive a Milano) dipinge le immagini della sua cameretta di bambina e giovane donna, soffermandosi sui dettagli di quell’universo femminile, che diventano icone simboliche del nostro mondo e delle nostre spinte emotive e sociali.
Con veloce tratto espressionista, i corpi si stagliano nel buio della stanza, fluttuanti immagini cerebrali dai colori quasi psichedelici, nella meraviglia di oli, acrilici e smalti. Non sono più gli oggetti della pop art, mercificati e decontestualizzati, ma correlativi oggettivi e affettuose riflessioni, meditate e assimilate nel profondo. Così, la bottiglietta di profumo in primo pano, dalle dimensioni spropositate, non è un contenitore qualsiasi, ma il simulacro della vanitas, il ricettacolo della seduzione e dei primi timidi tentativi di affermare la propria individualità di donna e di costruire la propria immagine, in un mondo basato sull’apparenza e sulla mistificazione estetica dei rapporti. Non c’è condanna o polemica; con marcato realismo si registrano dati di fatto, che non turbano e non portano sgomento.
I sottotitoli dei lavori, racchiusi tra parentesi, sono versi evocativi del mondo interiore dell’artista, il concepimento vero, unico e originale dell’opera stessa, in cui sta racchiusa la sua essenza e il segreto della sua esistenza. Agnese Guido è un’artista che ci vuole avvicinare, trascinandoci nella sua intimità; vuole farci entrare nel regno dei suoi spazi, di cui è la principessa assoluta. Una profusione di rosa e azzurro ci cattura, costringendoci a varcare la soglia di un inconscio giovane e vivo.
La lettura delle opere è immediata e coinvolgente, la semplice apparenza nasconde i suoi baratri nel colore lucido e profondo degli sfondi, dove l’anima si annega e dorme ignara in una cameretta rosa confetto.
Come crescerà la nostra artista? Quali saranno i sogni o gli incubi immaginati in questi letti soffici e profumati? Cosa pensa la maliziosa volpe che ci guarda dietro la maschera fulva in La Volpe in Giardino (Seduzione) (2008)?
Con veloce tratto espressionista, i corpi si stagliano nel buio della stanza, fluttuanti immagini cerebrali dai colori quasi psichedelici, nella meraviglia di oli, acrilici e smalti. Non sono più gli oggetti della pop art, mercificati e decontestualizzati, ma correlativi oggettivi e affettuose riflessioni, meditate e assimilate nel profondo. Così, la bottiglietta di profumo in primo pano, dalle dimensioni spropositate, non è un contenitore qualsiasi, ma il simulacro della vanitas, il ricettacolo della seduzione e dei primi timidi tentativi di affermare la propria individualità di donna e di costruire la propria immagine, in un mondo basato sull’apparenza e sulla mistificazione estetica dei rapporti. Non c’è condanna o polemica; con marcato realismo si registrano dati di fatto, che non turbano e non portano sgomento.
I sottotitoli dei lavori, racchiusi tra parentesi, sono versi evocativi del mondo interiore dell’artista, il concepimento vero, unico e originale dell’opera stessa, in cui sta racchiusa la sua essenza e il segreto della sua esistenza. Agnese Guido è un’artista che ci vuole avvicinare, trascinandoci nella sua intimità; vuole farci entrare nel regno dei suoi spazi, di cui è la principessa assoluta. Una profusione di rosa e azzurro ci cattura, costringendoci a varcare la soglia di un inconscio giovane e vivo.
La lettura delle opere è immediata e coinvolgente, la semplice apparenza nasconde i suoi baratri nel colore lucido e profondo degli sfondi, dove l’anima si annega e dorme ignara in una cameretta rosa confetto.
Come crescerà la nostra artista? Quali saranno i sogni o gli incubi immaginati in questi letti soffici e profumati? Cosa pensa la maliziosa volpe che ci guarda dietro la maschera fulva in La Volpe in Giardino (Seduzione) (2008)?
vera agosti
mostra visitata il 18 settembre 2008
dal 18 settembre al 18 ottobre 2008
Agnese Guido – All my own private idols
Galleria Antonio Battaglia
Via Ciovasso, 5 (zona Brera) – 20121 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 15-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 0236514048; fax +39 0286461244; info@galleriaantoniobattaglia.com; www.galleriaantoniobattaglia.com [exibart]
bellissima e oscena.
apena sono uscita dalla mostra ho vomitato!