Asuka Ohsawa e Edward del Rosario, artisti americani di origini asiatiche, (la prima giapponese, il secondo filippino e cinese) di base a New York, hanno concretizzato da Massimo Carasi un progetto nato circa un anno e mezzo fa e che focalizza l’attenzione sul tema del gioco e dell’occulto.
Asuka Ohsawa lo fa partendo da “The Game of life”, un famoso gioco da tavolo americano, che secondo l’artista contiene valori fortemente capitalistici e che appare come un istitutore di “buone morali”, suggerendo uno stile di vita certamente convenzionale. Il gioco prevede infatti tappe di vita famigliare come matrimonio, figli, vacanze, possesso di un’abitazione, o l’idea di una carriera attuata allo scopo di guadagnare più soldi possibile.
A chi di noi non è capitato di giocare alla “famiglia” da bambini? La Ohsawa va quindi a toccare temi sui quali ognuno di noi è stato dirottato dal proprio sistema societario durante l’infanzia. Ma non solo, i giochi da tavolo sono infatti pensati anche per gli adulti: possiamo notare come al loro interno siano declinate le norme che regolano la nostra società, reiterate in veste ludica .
L’artista si accosta alle sue stesse considerazioni con leggera ironia, combinando sapienza orientale a un distacco ironico e critico tipico della cultura occidentale. Le opere a tempera su carta sembrano quasi serigrafie, si presentano impaginate con scritte come clucks for bucks o born to ride never a bride, sicuramente proposizioni divertenti.
I dipinti ad olio su tela di lino di Edward del Rosario si ispirano invece alla simbologia dei tarocchi, del carnevale, della ruota della fortuna, delle carte , dei quattro elementi, il tutto in miniatura, con la presenza di personaggi onirici come uomini con testa di orso o di coniglio. Nel lavoro della Ohsawa le ombre sono completamente assenti. Qui, invece, ne abbiamo solo alcune e ben posizionate, allo scopo di ricondurci in questo mondo fantastico pieno di rimandi e citazioni che sono pronti a sviarci su nuove riflessioni nel momento stesso in cui pensavamo di essere approdati ad un’ idea definitiva. Un piccolo dettaglio trasforma la regina delle carte da gioco nella regina di Cuori di Alice nel paese delle meraviglie. Opere aperte a molteplici interpretazioni oltre che con una loro presenza fisica, montate su scatole di 5 centimetri di altezza e poi laccate.
L’installazione è pensata dagli artisti proprio come il gioco del Solitario, in cui le opere sono potenzialmente intercambiabili tra di loro.
Di fronte ai lavori di entrambi gli artisti ci si chiede se alcuni particolari siano realizzati con l’ausilio di mascherine. E invece no! Entrambi sono pittori che “sanno fare”, meticolosi e precisi.
Una mostra dove emergono tanti piccoli e articolati mondi, che a loro volta sono stratificati sui vissuti personali, ma che restituiscono concetti universali. Il tutto con una veste ricca, dettagliata e straordinariamente ironica.
Greta Scarpa
Mostra visitata l’ 11 dicembre
Dal 22 novembre 2013 al 19 gennaio 20114
Asuka Ohsawa/Edward del Rosario
The Flat-Massimo Carasi
Orario: martedi-sabato 14:00/19:30 o su appuntamento