Fino al 19.I.2016 Patrick Tuttofuoco – Pretty Good Privacy Federica Schiavo Gallery, Milano

La nuova galleria di Federica Schiavo a Milano presenta la mostra dell’artista Patrick Tuttofucoco, a cura di Nicola Ricciardi.

Artista dalla carriera già molto avviata, ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2003, a Manifesta 5 nel 2004, alla sesta Biennale di Shanghai e alla decima Biennale dell’Havana nel 2009.

Il titolo della mostra “Pretty Good Privacy (PGP)” rappresenta un software realizzato nel 1991 ed utilizzato da molti sistemi di crittografia per autenticazione e privacy al mondo. Un’esposizione in cui Tuttofuoco affronta temi attuali dei nostri giorni: studia la soglia tra ciò che è pubblico e ciò che è privato. Il suo indagare si focalizza sull’individuo nella nostra società, un’analisi accurata della nostra identità e sulla difformità tra come percepiamo noi stessi e come il mondo circostante ci identifica.

La necessità di essere sempre aggiornati, di pensare che il nostro futuro sarà sicuramente migliore del presente in cui viviamo senza rendersi conto che tutto questo è talmente veloce che il passato non fa in tempo a storicizzarsi e viene inglobato nel momento presente. 

Una velocità con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno e in cui cerchiamo di esistere come individui unici per costruire una propria identità, sia in un contesto virtuale, come i social network, che reale. La velocità che il processo tecnologico ha imposto alle nostre vite ha trasformato il nostro modo di percepire il tempo. L’informazione non è mai diretta e totalmente reale, non è mai limpida ma sempre modificata dai media che prendono possesso dell’informazione e la modificano a loro piacimento. 

Si crea così un dialogo tra l’immagine digitale stampata su pvc (protagonista di rilievo del mondo hi-tech) ed un passato raccontato attraverso la riproduzione di volti in ceramica modellata a mano di personaggi illustri del passato (figure che rappresentano sculture classiche di Augusto e Athena) che sono sempre più in pericolo di essere dimenticati. Entrambe le entità fisiche sono poste in dialogo tra di loro generando un momento attuale rarefatto come una nube gassosa colorata.

Il divenire di questa nube di gas è la rappresentazione che la Storia non si presenta rettilinea e limpida ma come qualcosa che è in continuo viaggio tra passato, presente e futuro.




mostra visitata il 9 dicembre 2016