L’esposizione
si compone di due gruppi di opere. Alcune carte dal Ciclo del regno dei fiori, risalenti soprattutto agli anni ’80 (protagoniste
nel 2008 della mostra Festa
dell’atmosfera che brilla a San Marino) sono affiancate da 29 opere di
piccole dimensioni e da 4 grandi carte pensate appositamente per la Galleria
Cardi, tutte datate 2009 e 2010. Le ultime, in particolare, sono state eseguite
da De Maria durante l’allestimento della mostra.
Le differenze fra
i due gruppi non sono poche, ma il marchio dell’artista è inconfondibile: il
colore vivo e profondo che anima i suoi lavori crea un universo di magico
lirismo. Quello festoso dei fiori, che rivela un uso spirituale del colore
memore di Kandinsky e un gusto per
la linea che ricorda Miró,
tramuta negli ultimi lavori in un lirismo essenziale, ma non per questo meno
sincero e sempre assolutamente intimo.
A partire dagli
anni ’80, infatti, quando si stacca dal gruppo della Transavanguardia e si
avvicina con opere di piccole dimensioni a uno stile che abbandona la
figurazione, e soprattutto con gli anni ’90, De Maria, tramite la pura
astrazione, converte la propria opera in una personale preghiera, dedicata a “un Dio che è delicatezza e non si può
calpestare”, espressa tramite l’esperienza pittorica e il colore. E ancora
in una dimensione privata, come se desiderasse accogliere il visitatore nella
propria casa, De Maria pare voler accompagnare con gli ultimi quadri che
costituiscono la serie della Biblioteca
Magica. Ogni carta è dedicata a uno o più autori tra quelli che si trovano
nella sua biblioteca personale. Piccoli rettangoli suddivisi in ampie campiture
di colori diversi, tra cui predominano i primari. I cerchi applicati sullo
sfondo sembrano evocare le pagine sfogliate, le diverse sfaccettature del
racconto di cui l’artista rende partecipi gli osservatori.
Le carte,
collocate una accanto all’altra, comunicano il concetto della serialità e sono
quasi un richiamo materico agli scaffali di una libreria. È una metafisica
carnale del colore, in cui il compiacimento e l’appagamento fisico della vista
si congiungono con l’intenso, profondo e mistico vibrare dei recessi dello
spirito. “Uno che scrive poesie con le
mani piene di colori” – così una volta si è definito De Maria – non può che
trasportare in un mondo di verità e bellezza, alla riscoperta di sentimenti
primigeni.
articoli correlati
Con Prini da Pio Monti
Da Cardi nel 2007
Transavanguardia a Nuoro
valentina mariani
mostra visitata il 4 febbraio 2011
dal 16 dicembre 2010 al 19 febbraio 2011
Nicola De Maria
Galleria Cardi
Piazza Sant’Erasmo, 3 (zona Brera) – 20121 Milano
Orario: da lunedì pomeriggio a sabato ore 10.30-13.30 e 15.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 0229003235; fax +39 0229003382; info@galleriacardi.com; www.galleriacardi.com
[exibart]
Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 18 al 24 novembre, in scena nei teatri…
Il legame tra arte, politica e committenza esiste sin dall’antichità, ma oggi emerge con prepotenza nel dibattito pubblico, portando a…
Storia personale, memoria e ricordi si intrecciano nel progetto di Moira Ricci al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo…
Che la settimana delle aste abbia inizio, tra i grattacieli della Grande Mela. Anche nell’anno della crisi, le major Sotheby’s…
Nel mio lavoro, esploro il tema universale dell'attrito tra le aspirazioni interne dell'individuo e le resistenze imposte dalle circostanze esterne.
Nato nel 2006, Arte Laguna Prize propone quest’anno una mostra dedicata ai finalisti della diciottesima e diciannovesima edizione. L’esposizione, a…