07 dicembre 2000

Fino al 19.XII.2000 Ciao Multipla d’Autore

 
Un’iniziativa benefica supportata da Ciaoweb e da Qxl ha portato alla creazione di dieci opere d’arte tanto uniche quanto originali. Il ricavato aiuterà l’associazione CharityFree sostenuta da Maria Grazia Cucinotta…

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E’ partita il 30 novembre l’originalissima iniziativa di Ciaoweb e di Qxl che mette a disposizione all’asta dieci esemplari di Multipla, il simpatico modello di casa Fiat, sui quali si sono confrontati altrettanti artisti contemporanei di fama internazionale.
Da Mark Kostabi a Ugo Nespolo, un gruppo di artisti si è dunque cimentato sul particolare supporto di lamiera dell’automobile. Nel portale Ciaoweb è disponibile lo speciale sull’evento con approfondimenti, numerose foto (alcune ve le presentiamo direttamente su Exibart), e soprattutto i backstage degli artisti.
Il lavoro infatti è stato anche filmato e reso fruibile anche per chi non potrà acquistare le automobili dipinte. Nel video di Kostabi il pittore discorre di angeli, di musica, della sua situazione all’interno dell’art system americano ed italiano, del suo rapporto con il mondo di Internet piuttosto che con i galleristi. Nel frattempo dipinge un’automobile.

Da sottolineare che I proventi saranno devoluti a CharityFree, un’organizzazione il cui obiettivo è supportare associazioni nazionali e internazionali che si occupano di proteggere l’ambiente, gli animali in via d’estinzione, i bambini e le famiglie in difficoltà. Tra i supporter di CharityFree anche Maria Grazia Cucinotta.
Un occhiata alle quotazioni aggiornate al pomeriggio del 5 dicembre, a due settimane dalla fine dell’asta:

FIAT Multipla 1.6 personalizzata da Ugo NESPOLO
12.701.000

FIAT Multipla 1.6 personalizzata da Mark KOSTABI
13.101.000

FIAT Multipla 1.6 personalizzata da Chantal JOFFE
13.501.000


L’associazione alla quale verranno devoluti i profitti

Lo speciale di Ciaoweb sull’iniziativa



[exibart]

22 Commenti

  1. che squallore!!!! Solo per recuprerare pubblicità ad un’auto dimostratasi un fallimento completo. Non ci sono parole da spendere in proposito se non di carattere negativo. Poi, se non rammento male, iniziative del genere si sono già viste con altre automobili come la mitica Mini, o con l’altrettanto grande 500; in questi casi però si tratta di un discorso totalmente diverso, in quanto auto storiche, perfettamente coincidenti con la vittoria del design funzionale sulle leggi del mercato, ci sta la rilettura delle stesse in chiave artistica, sia come messaggio poetico dell’artista su un “reperto” storico (sorta di citazione), che come espressione di una ripresa dell’estetica passata da riordinare in chiave contemporanea. In questo caso invece, siamo dinnanzi ad una mera speculazione sull’arte a favore di un profitto (e qui partiranno critiche a raffica) che con essa non ha nulla a che spartire. L’unico rammarico è che artisti di taratura internazionale si siano inginicchiati a tanto…passino le tazzine della Illy, passino gli orologi svizzeri Swatch…ma insistere con un qualcosa che ha del ridicolo…signori miei…per carità!

  2. Mi pare anche di ricordare una BMW decorata da Chia. Non è una cosa nuova. Di buono c’è che ci sarà gente che ora saprà chi è Nespolo; di buono c’è l’asta benefica che si sposa con la promozione commerciale. Un’iniziativa un po’ ironica (volontaria o no lo giudichino i lettori). Ma non c’è anche quell’auto … Picasso?

  3. Vada per la beneficienza, ma voi ve lo siete chiesto da quale incubo sia uscita la multipla?
    Se me lo spiegate siete a dir poco geniali….o matti.Io non avro’ senso estetico ma è veramente brutta!!!!!

  4. SArà devoluto l’ottanta per cento mi sembra. Non credo che si possa parlare male di una iniziativa quasi totalmente benefica.

    E poi sono daccordo con Sigolo. Sicuramente qualche persona in piu andrà a vedersi chi sono Nespolo Kostabi ecc..

  5. non mi risulta che tazzine della Illy (di Paladino) e orologi suoch abbiano devoluto il ricavato in beneficienza….sbaglio?

  6. io posseggo una Multipla, anche se ha una linea strana non ditele brutta. Magari è una macchina che è qualche anno avanti. E’ troppo innovativa o futuribile…

  7. Non ricordo dove, ma mi si diceva che l’auto era piaciuta agli americani, che ne avevano acquistate numerose. Per quanto riguarda l’Illy, è vero che le tazzine non sono per beneficenza, ma quell’azienda è impegnata nel campo dell’arte anche oltre la questione del caffé, in linea con le recenti politiche culturali, che vedono spesso le aziende in prima linea. E’ invece vero che non sempre ciò avviene in modo intelligente (dico in generale, non per l’Illy). Ma magari qualche triestino potrebbe dare qualche informazione maggiore sull’Illy….

  8. Mah, secondo me la politica dell’Illy va oltre le tazzine. Sul sito appaiono sì le commissioni a Kosuth, Byrne, Paladino, Lodola, ecc., ma anche iniziative con i giovani talenti, come al Central Saint Martins di Londra, al P.S.1., a Mittelmoda. Insomma mi sembra che, tra i progetti di marketing che incrociano quelli dell’arte, bisogna pure distinguere.

  9. Per me l’arte è qualcosa che si avvicina al sacro. Perciò le aziende dovrebbero avere sempre un approccio molto discreto e riverente. Questo non sempre accade. Il rischio è che si trasformi tutto in un grande supermercato, musei compresi. Sarebbe come entrare in chiesa e vedere la pasta Barilla sull’altare.

  10. A me la serie di tazzine di Paladino non sembra un gran ché. Ma li pagano gli artisti? Tutto sommato è pubblicità, per loro.

  11. Non è vero che la Multipla è brutta, ma chi lo ha detto? E’ una macchina di concezione diversa un po’ come la Duna…Ben venganogli interventi artistici su di essa.ma basteranno?

  12. mai detto che le tazzine dell?Illy siano una promozione squallida (ho solo detto: “passino”) non approvandole, ma nemmeno criticandole proprio per via dell’impegno che l’azienda triestina devolve all’arte contemporaNEA (p.s.1 IN PRIMIS). Rimango dell’idea che sia errata la modalità di intervento: la multipla sarà anche il futuro dell’automobile (cosa discutibile se si analizzano i vari prototipi anche di altre case in campo di design e di auto elettrica o ad idrogeno) ma non ha sicuramento un riferimento “storico” come già affermato in un precendete mio commento. Che poi lottanta percento sia in beneficenza mi fa piacere, ma non toglie nulla all’errore di fondo….non è un’auto che si presta a tali cose…mancano i riferimenti estetici e polisemici…

  13. bella cosa…proprio bella vedere che artisti come nespolo e company abbiano necessità di visione e che decidano di sfogarsi con una Multipla!!! Suvvia, non credi che l’avvicinamento della gente a questi artisti risulti pressapochista e inutile?? Ricordare questi artisti come !quelli che hanno dipinto la multipla” è orribile…e la gente che non li conosceva, questo ricorderà per l’appunto! Una domanda: perchè la FIAT non ha promosso la stessa cosa con uana TOPOLINO? oppure con una 500???? Mercato mercato mercaTO!!!! sE AVESSERO BADATO SOLO ALL’IMMAGINE, sarebbero state sufficienti le vetture da me citate…e il risultato sarebbe stato a dir poco Efficace!

  14. Per Orco: mi sembra che tu stia facendo molto rumore per nulla. Ma siamo sicuri che questo evento sia così scandaloso? Siamo certi che meriti tutta questa sommossa? Certo, ci sarà forse chi ricorderà Nespolo per la Multipla, e poi se lo dimeticherà. Ci sarà chi conoscerà Nespolo per la Multipla e, piacendogli, forse andrà a vedere cos’altro ha fatto Nespolo. Riguardo a noi, sappiamo chi è, sappiamo che questo non aggiunge né toglie nulla al suo valore. Solo rende l’artista più vicino alla gente, e questo, tutto sommato, ci voleva anche. Quando dovesse smettere, il buon Nespolo, di fare le sue tavole intarsiate per dedicarsi esclusivamente alla “pittura su multipla”, allora comincerò a preoccuparmi, o magari mi cercherò un nuovo Nespolo. O c’è un atteggiamento un po’ di superiorità dietro questio commenti?

  15. Ma perché stupirsi del fatto che aziende come la fiat o la illy si facciano pubblicità con l’arte? Ma cosa pensate che chiese, pallazzi, monumenti…set da caffé in porcellana o argento commissionati da papi e principi siano solo il frutto di una passione per l’arte? Molti dei monumenti o dei quadri che oggi ammiriamo e studiamo sono solo un modo sfarzoso per rappresentare un potere!
    Non mi sembra il caso di stupirsi o gridare allo scandalo se la committenza è cambiata….d’altronde papi e re non hanno + i soldi per fare queste cose.
    Occupiamoci dei risultati!
    paolo

  16. ma chi dice nulla circa la nuova committenza dell’arte…forse non mi esprimo bene, oppure volete capire solo ciò che vi aggrada. Posso ribadire che la scielta della autovettura multipla per me sia DISCUTIBILEEEEE???? o devo uniformarvi al Vostro pensiero solo perchè tazzine ecc… oramai hanno invaso il panorama artistico mondiale? Facessero disegnarea nespolo e kossuth le nuove auto, chi se ne frega!!!! Mi permetto di dissentire. Poi tra l’altro mica mi limitavo a dire che il progetto di per se puzzava e basta, anzi teorizzavo su una possibile migliore coesione tra elemnti: auto d’epoca e arte. Visto che siete molto in gamba, perchè non mi esponete l’astruso messaggio che la FIAT MULTIPLA d’AUTORE possiede come opera d’arte???? mica voglio un trattato, solo un vostro parere…mi rendereste felice, e vi garantisco che ci vuole poco.

  17. Beh, innanzitutto l’auto. Porta il nome di Multipla e dunque chiama in causa il pensiero di Benjamin (l’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica). Però sembra pure un assemblaggio quasi infantile di pezzi senza alcun senso, almeno rispetto ai criteri del design moderno (per esempio non è certo aerodinamica); quindi è un’operazione quasi Dada, vicino al Dubuffet dell’Art Brut. C’è poi la questione della volontà di fare di un oggetto comune (l’elettrodomestico automobile) un’opera d’arte semplicemente decontestualizzandola. Ciò chiama in causa Duchamp per la questione dell’autoreferenzialità. Ma la nostra Multipla è personalizzata dagli artisti, ed in questo senso l’oggetto di massa, l’auto, acquista l’unicità dell’opera d’arte, il suo hic et nunc (di nuovo Benjamin). Potremmo anche scivolare nel campo del pop, poichè vi è, di fatto, una volontà di elevare un oggetto icona al rango di opera d’arte.
    Gli interni della multipla sono molto interessanti per il design ma costruiti con materiali scadenti, di second’ordine, che tendono a trasformarsi nel tempo; ciò attiene perfettamente alle teorie dell’arte povera, alla vita e morte dell’opera d’arte. Ma veniamo al nome che, derivando da multiplex, contiene in sé vari significati: nel senso multiplo, cioé costituito di numerose unità; ma anche composto da molte parti, composito appunto; ma anche variabile, ambiguo, o complicato e tortuoso.
    Dunque il nome descrive un oggetto di fatto sfuggente, ingannevole, doppio e triplo, un gioco da trompe l’oeil o da illusione fiamminga, tant’è che il posto centrale, ricavato tra i sedili del guidatore e quello accanto, è assolutamente illusorio (non ci sisiederebbe nessuno). Allora l’illusione sta nel fatto di credere di poter accogliere altre persone. Finzione, inganno dell’occhio e dei sensi. Siamo vicini al concettuale.
    Si potrebbero fare anche alcune considerazioni sulla volontà di riempire (di pitture e decorazioni) lo spazio vuoto della carrozzeria. Cos’è questo se non un barbarico Horror Vacui? Paura del vuoto = paura del futuro; allora fu la paura della disgregazione dell’impero, oggi è paura della disgregazione delle singole identità culturali, in conseguenza della globalizzazione economica.
    Spero che qualcuno continui……

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