Categorie: milano

fino al 21.VI.2009 | Tacita Dean | Milano, Palazzo Dugnani

di - 29 Maggio 2009
Taci. Su le soglie / del bosco non odo / parole che dici / umane”. La battuta più semplice ed efficace sul lavoro di Tacita Dean (Canterbury, 1965; vive a Berlino) arriva proprio dal direttore artistico della Fondazione Trussardi, Massimiliano Gioni: il destino dell’artista britannica è insito già nel suo nome di battesimo. Tacita di nome e di fatto, silenziosa, nascosta.
Sono i suoi video a (non) parlare per lei. Perfetti nel raccoglimento della ritrovata cornice di Palazzo Dugnani, le installazioni filmiche dell’inglese trovano una forza nuova tra le stanze della dimora meneghina, tanto sfarzose quanto segnate dal tempo, immobili, immerse nella penombra della storia di cui sono state testimoni.
È l’immobilità di un danzatore ad aprire e chiudere la mostra. L’ossimoro racchiuso nei fotogrammi di Merce Cunningham Performs Stillness altro non è se non l’omaggio del padre del balletto post-moderno al compagno di una vita, John Cage, e ai suoi 4’33” di silenzio. I tre canali della proiezione a grandezza naturale trasformano la sala in un contemporaneo panopticon, da cui è possibile guardare l’intensa performance del coreografo statunitense, che porta all’estremo l’avanguardia di cui è tra i padri fondatori.
Silenzio, e oscurità, man mano che si procede, fra stanze più o meno ampie, in cui gli schermi sembrano sospesi a mezz’aria senza supporto alcuno, spettrali presenze dall’intenso colore di pellicole in 16mm, accompagnate dal ritmico rumore del proiettore che fa vorticare chilometri di pellicola.

La frattura tra natura e mistero, nelle sue manifestazioni più affascinanti e rare, diventa un’altra fonte d’ispirazione nelle bobine che immortalano il leggendario “raggio verde” del Sole che tramonta sul mare, e le eclissi totali, sfatando l’antica credenza che le vuole foriere di sventura.
Naturale e artificiale che si mischiano in Prisoner Pair, storia di una pera in bottiglia, del tentativo umano di controllare la crescita naturale di un frutto, che nasce per stessa ammissione dell’artista dalla costruzione di un veliero in un vitreo contenitore.
La bottiglia riporta immediatamente all’esperienza di Tacita Dean nello studio bolognese di Giorgio Morandi, e alle opere da essa generate, su commissione proprio della Fondazione Trussardi. Nature morte che vivono nell’essenza quadridimensionale del video, appiattite sullo schermo, svelando i segreti di un maestro. Prima di cedere il passo a un altro padre dell’arte italiana, ultimo protagonista della mostra, Mario Merz, che regala un ritratto emozionale in un primo piano, con il lieve sottofondo della campagna toscana come unica esperienza sonora.

Se è vero, come affermato da Massimiliano Gioni, che “l’arte trasforma gli spazi in luoghi”, Tacita Dean strappa Palazzo Dugnani da quei non-luoghi descritti da Marc Augé. Rendendolo identitario, relazionale e storico. In un’esperienza artistica che rende la città una grande Milano.

articoli correlati
Tacita Dean alla Tate Triennial 2009

guia cortassa
mostra visitata il 12 maggio 2009


dal 12 maggio al 21 giugno 2009
Tacita Dean – Still Life. Nature Morte
a cura di Massimiliano Gioni
Palazzo Dugnani
Via Manin, 2 (zona Porta Venezia) – 20121 Milano
Orario: tutti i giorni ore 10-20
Ingresso libero
Info: tel. +39 028068821; fax +39 0280688281; info@fondazionenicolatrussardi.com; www.fondazionenicolatrussardi.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Quella di Helen Frankenthaler è stata un’arte senza regole: la grande mostra a Palazzo Strozzi

A Firenze, fino al 26 gennaio, la retrospettiva ripercorre l’evoluzione di una delle protagoniste del Novecento, tra sperimentazione rivoluzionaria e…

4 Gennaio 2025 17:00
  • Mercato

Dentro l’asta. La Grande Dame di Leonora Carrington

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell'anno appena volto al termine, tra grandi maestri e artisti emergenti. Ecco la scultura…

4 Gennaio 2025 12:31
  • Fotografia

Molichrom 2025, fotografie del conflitto: il festival arriva in Molise

La quarta edizione di Molichrom, il festival della fotografia nomade, sarà dedicata al racconto visivo degli scenari di guerra e…

4 Gennaio 2025 12:05
  • Archeologia

Pompei rivive in Australia: la mostra immersiva al National Museum di Canberra

Al National Museum di Canberra, in Australia, una mostra fa rivivere gli ultimi momenti dell’antica Pompei, tra reperti archeologici e…

4 Gennaio 2025 10:20
  • Fotografia

Other Identity #141, altre forme di identità culturali e pubbliche: Slavica Veselinovic

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

4 Gennaio 2025 8:20
  • Mostre

Berlino: il vissuto di Nan Goldin in sei capitoli alla Neue Nationalgalerie

Fino al 6 aprile 2025 la Neue Nationalgalerie di Berlino ospita “This Will Not End Well”, personale a cura di…

4 Gennaio 2025 0:02