Marta Sforni vive a Berlino da molti anni, ma la sua produzione pittorica risente ed è influenzata della città italiana in cui ha vissuto e si è formata: Venezia.
Gli scenari delle sue opere richiamano infatti alla mente la Serenissima, tra ‘500 e ‘700, nonché i suoi opulenti stilemi decorativi, i quali sembravano essere diventati il paradigma della società del tempo, un sistema ideale, che è però finito per versare in una inarrestabile decadenza. Di conseguenza, le opere incarnano una riflessione ripetitiva sulla nozione di bello.
Tessuti, tendaggi, lampadari, pavimentazioni, decori, ci portano all’interno di un mondo che è anche intimista: sono quinte antiche che rappresentano il vissuto dell’artista.
Al piano superiore troviamo i monotipi, all’interno dei quali i dettagli sono presi a soggetto ed emergono dal buio della carta Hahnemuhle.
Il dettaglio è il mezzo attraverso cui rompere con l’ unità dell’immagine restituendocene un frammento, un’ astrazione che vuole essere il simbolo emblematico di una seconda decadenza, quella del nostro stesso tempo.
Al piano inferiore ci accoglie la splendida Quadreria di opere su tela di diverse dimensioni, caratterizzate da cromie intense e vibranti: dal bordeaux all’oro, dal blu al violaceo.
La sensazione è quella di essere effettivamente di fronte ai pesanti tendaggi o alle trasparenze dei lampadari veneziani in vetro di Murano. Sono soggetti silenziosi questi, che esprimono una presenza riservata.
La perizia tecnica dell’artista è indiscutibile, e nella Quadreria passiamo morbidamente con lo sguardo da registri pittorici più definiti ad altri più rapidi e fluidi, muovendoci tra luce ed oscurità.
Greta Scarpa
Mostra vista il 6 dicembre
Dal 15 novembre al 21 dicembre 2013
N.O.W. Marta Sforni
Galleria Riccardo Crespi, Via Mellerio 1 Milano
Orari: lunedi-sabato 11-13 / 15-19:30