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Fino al 22.IV.2001 | Cosmo 2001. Nuovi spazi | Milano, Libreria Internazionale Ulrico Hoepli

di - 20 Aprile 2001

E’ il 1968 quando esce 2001: odissea nello spazio. L’unica comunicazione che l’equipaggio della Discovery fa pervenire – una volta raggiunto il pianeta rosso – è: “mio Dio, è pieno di stelle”! Siamo nel ’90 – Fino alla fine del mondo – la terra è minacciata da un’esplosione nucleare; uomini e donne del pianeta si calano dentro i propri sogni, li registrano; ad un certo punto cominciano ad apparire delle forme, quello che era soltanto elettricità ora è colore, movimento. Anno 2001, continuano i progressi della scienza e della tecnica, oggi si costruiscono nuovi spazi, si progettano città tra le stelle. L’arte, in dialogo con noi e con se stessa, è tensione e ricerca di universi e mondi possibili, vuole dare corpi alle energie e continuare ad esprimere la sue forze promotrici e le sue capacità preveggenti. Come mostra Grazia Resta, con un busto femminile circondato da altri mondi. Intorno ci sono gioielli che l’artista stessa indossa, indica le capacità della donna di rigenerarsi, restituendone un’immagine positiva. Il materiale, la resina sciolta e colorata, è trasparente e riflettente. Vengono in mente i suoi lavori sulle sfere, creazioni asimmetriche che brillano come cristalli, forme irregolari. La donna al centro dell’Universo, che guarda dall’alto, interpreta ed esprime il mondo, come in una della ultime scene del film sopra citato (Until the end of the world). Il processo creativo della resina è un fenomeno di reazione – un’alchimia esatta – tra due elementi che incontrandosi si scaldano. Le forme finali non sono tuttavia necessariamente nelle mani dell’artista; certo toccano le materie che si sciolgono e intervengono a plasmare, ma poi il calore emanato impedisce di continuare e si deve cedere all’energia delle resine che autonomamente danno un finale simile a un evento casuale. Mirza Farivar con Ce la fa! simbolicamente accentua l’idea che il pianeta sta male, occorre rigenerare la terra. Dunque del liquido verde in una flebo e un ago incerottato. In poche righe. L’altra opera è una scultura con due ominidi in ferro, un maschio e una femmina, che stanno salendo una scala verso il pianeta rosso: Marte, il futuro, secondo lui. Omaggiano i grandi esploratori di nuovi mondi con pitture ed elettricismi, ma anche semplicemente con la leggerezza di una collezione di francobolli, come dimostrano Renata Aghina Feige, Giuseppe Cretella, Fiorella Della Volta, Antimo Mascareti, Antonio Massari, Mauro Necco, Rosanna Orsini, Tiziana Priori.

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Fino al 22.IV.2001
Cosmo 2001. Nuovi spazi, a cura di Simonetta Panciera. In collaborazione con D’Ars Agency
Milano, Libreria Internazionale Ulrico Hoepli, Spazio Espositivo. Secondo piano, Via Hoepli, 5, tel. 02.86487208, fax 02.804791, libreria@hoepli.it
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  • L'IMMAGINE IN HOME TUTTO SOMMATO PUO' ANDARE PICCOLINA.......
    BELLISSIMO PER0' QUANDO ALMENO UN'IMMAGINE O PIU' SONO BELLE GRANDI COME LA SCULTURA DI GRAZIA RESTA MOSTRA

    COSA NE PENSATE E COME PREFERIRESTE CHE FOSSERO LE IMMAGINI?

    SOLO PICCOLE
    PICCOLE E GRANDI
    SOLO GRANDI
    ALTRE IDEE

    GRAZIE CIAO KISS ALL OVER

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