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13
giugno 2008
fino al 22.VI.2008 Allarmi 4 Como, Caserma De Cristoforis
milano
Pittura, scultura, fotografia, video, installazione e design. Nelle stanze vuote di una caserma ancora operativa. A tracciare una panoramica delle ultime tendenze. Giovani e non a confronto...
Oltre sessanta artisti suddivisi in tre percorsi a tema. Una ricognizione sull’arte contemporanea che non ha carattere di completezza, ma intende soddisfare il gusto personale dei curatori attraverso pittura, scultura, installazione, fotografia, video e, da quest’anno, design. Giovani leve e non, a confronto con star internazionali del calibro di Takashi Murakami e Nobuyoshi Araki, ma anche con artisti nostrani come Paolo Schmidlin e Carlo Mollino, che si articolano a restituire un’interessante e stimolante panoramica delle ultime tendenze, nonostante qualche esempio di pop “di genere”, fatto talvolta di assemblaggi forzati, fin troppo abusato e che nulla aggiunge al panorama pittorico.
Al pianterreno introduce il percorso L’uno è il molteplice, curato da Alessandro Trabucco, che indaga l’identità trasponendo il privato nel collettivo e ridefinendo la percezione del sé e dell’altro nell’epoca contemporanea. Uno spaccato perlopiù fotografico dove emergono Veronica Dell’Agostino, protagonista di una narrazione grottesca e surreale in cui l’idea del doppio è intesa come frammentazione dell’identità; Elettra Ranno, con interni domestici fatti di sovrapposizioni e dissolvenze, le stesse che popolano il mondo onirico e visionario di Stefania Romano e le sue “irrealtà” parallele, per concludere con Nicola Vinci, che propone un trittico dove l’intenso sguardo dei bambini riesce a mediare tra il mondo adulto e quello infantile.
Al primo piano, Astero di Andrea Zanchetta propone un percorso ispirato alle stanze delle meraviglie del XVII secolo, dov’è il design a fare da protagonista. Un percorso razionale e allo stesso tempo emozionale, talvolta divergente, che si divide tra freddezza ed essenzialità (Piero Lissoni, Chris Howker) e una buona dose di suggestioni barocche (Simone Racheli, Nicolas Deshayes) e dove appaiono degni di nota il connubio tra sintesi pittorica e gestualità informale di Gioacchino Pontrelli e i certosini microcosmi fitomorfi di Nicola Toffolini.
D’impatto scenografico ma con livello tecnico e originalità altalenanti si configura il terzo e ultimo percorso, Weirdie, Freaky, Crazy Pop, curato da Ivan Quaroni. Sezione che esibisce alcuni notevoli rappresentanti neo-pop, esponenti di quella complessa corrente pittorica che attinge dall’iconografia della cultura di massa, inglobando tradizione pittorica, illustrazione, cinema, fumetto, musica, cartoon e graffiti, e caratterizzata da tutto ciò che è grottesco, deforme e mostruoso. Dalle atmosfere tenebrose e fantastiche di Paola Sala, che coniuga la pittura dei maestri del Cinquecento a ipertrofiche figurine di derivazione manga, non lontane formalmente da quelle di Elena Rapa, idrocefali tra illustrazione fiabesca e fumetto underground. A suggestioni tra pop e folk e a quell’apparente spensieratezza che nasconde il più crudo cinismo di Vanni Cuoghi, che ostenta un raffinato e imponente stendardo, mentre Giuliano Sale, visionario interprete di un’umanità perduta, staglia una quadreria di ritratti gotici in ambientazioni senza tempo.
Più intimista è la pittura di Silvia Argiolas, che crea paesaggi nordici abitati da bambine che convivono coi loro drammi, incarnati da inquietanti animali. Da segnalare, infine, l’installazione grafica dell’irriverente Laurina Paperina e Spider, la cui pittura attinge dall’immaginario dei cartoon americani anni ‘30.
Al pianterreno introduce il percorso L’uno è il molteplice, curato da Alessandro Trabucco, che indaga l’identità trasponendo il privato nel collettivo e ridefinendo la percezione del sé e dell’altro nell’epoca contemporanea. Uno spaccato perlopiù fotografico dove emergono Veronica Dell’Agostino, protagonista di una narrazione grottesca e surreale in cui l’idea del doppio è intesa come frammentazione dell’identità; Elettra Ranno, con interni domestici fatti di sovrapposizioni e dissolvenze, le stesse che popolano il mondo onirico e visionario di Stefania Romano e le sue “irrealtà” parallele, per concludere con Nicola Vinci, che propone un trittico dove l’intenso sguardo dei bambini riesce a mediare tra il mondo adulto e quello infantile.
Al primo piano, Astero di Andrea Zanchetta propone un percorso ispirato alle stanze delle meraviglie del XVII secolo, dov’è il design a fare da protagonista. Un percorso razionale e allo stesso tempo emozionale, talvolta divergente, che si divide tra freddezza ed essenzialità (Piero Lissoni, Chris Howker) e una buona dose di suggestioni barocche (Simone Racheli, Nicolas Deshayes) e dove appaiono degni di nota il connubio tra sintesi pittorica e gestualità informale di Gioacchino Pontrelli e i certosini microcosmi fitomorfi di Nicola Toffolini.
D’impatto scenografico ma con livello tecnico e originalità altalenanti si configura il terzo e ultimo percorso, Weirdie, Freaky, Crazy Pop, curato da Ivan Quaroni. Sezione che esibisce alcuni notevoli rappresentanti neo-pop, esponenti di quella complessa corrente pittorica che attinge dall’iconografia della cultura di massa, inglobando tradizione pittorica, illustrazione, cinema, fumetto, musica, cartoon e graffiti, e caratterizzata da tutto ciò che è grottesco, deforme e mostruoso. Dalle atmosfere tenebrose e fantastiche di Paola Sala, che coniuga la pittura dei maestri del Cinquecento a ipertrofiche figurine di derivazione manga, non lontane formalmente da quelle di Elena Rapa, idrocefali tra illustrazione fiabesca e fumetto underground. A suggestioni tra pop e folk e a quell’apparente spensieratezza che nasconde il più crudo cinismo di Vanni Cuoghi, che ostenta un raffinato e imponente stendardo, mentre Giuliano Sale, visionario interprete di un’umanità perduta, staglia una quadreria di ritratti gotici in ambientazioni senza tempo.
Più intimista è la pittura di Silvia Argiolas, che crea paesaggi nordici abitati da bambine che convivono coi loro drammi, incarnati da inquietanti animali. Da segnalare, infine, l’installazione grafica dell’irriverente Laurina Paperina e Spider, la cui pittura attinge dall’immaginario dei cartoon americani anni ‘30.
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Il video della terza edizione
roberta vanali
mostra visitata il 31 maggio 2008
dal 29 maggio al 22 giugno 2008
Allarmi 4
a cura di Ivan Quaroni, Alessandro Trabucco e Alberto Zanchetta
Caserma De Cristoforis
Piazzale Monte Santo, 2 – 22100 Como
Orario: da martedì a giovedì ore 14-18.30; sabato e domenica ore 11-19.30; sabato 14 giugno ore 11-24
Ingresso libero
Info: tel. +39 0312494446; acerodoto@gmail.com; www.allarmicomo.com
[exibart]
Mi meraviglio che questa recensione non parli per niente del lavoro pittorico di M. Gurnari e di M. Rotondi che ha fatto una delle installazioni più belle e di respiro internazionale .
Vanali?
Ah ok capito
Una recensione che non recensisce tutta la mostra!
Non credo che in una mostra del genere vada lasciato qualcuno fuori .
Chi scrive la recensione deve parlare del lavoro di tutti e non di chi li piace anche perchè ,soprattutto per il piano di Quaroni,è stata citata solo una parte.
E’ proprio vero che in Italia,in qualsiasi campo,non esiste equità nemmeno per un evento del genere ne nel giornalismo d’arte che spinge sempre solo chi conosce.
Cercate i nomi degli “scartati” e fate caso anche a loro.
Non faccio nomi ,andate sul sito!
A chi ha fatto la recensione dico di non fare articoli di parte ,ma recensioni totali,questo è giornalismo o anche qui si fà mafia e politica?
anchese devo dire che forse è meglio così;tutto diventa più prezioso e vi assicuro che la mostra è molto bella in tutt ele sue parti.
ah ok!
redazionenon pubblica i commenti per questa recensione?
come mai?
Bella mostra!!
Il piano del pop è molto eccitante e fresco!
dai Rotondi internazionale non esageriamo… la sua installazione era banale ..disordine puro,,,,,,
ma perché il direttore di exibart non prende in considerazione l’idea di collaborare anche con altri critici e/o giornalisti sardi? ce ne sono diversi e anche molto bravi. l’episodio della stroncatura della mostra di g. frau di qualche anno fa alla capitol fu una cosa vergognosa. alla fine si venne a scoprire che la vanali era la curatrice della galleria concorrente…
corpo testo: cmq, il nome del curatore della sezione “astero” è ALBERTO zanchetta. ALBERTO, non andrea.
salutissimi.
fattene una ragione rotondi, nonostante sia un miracolato di quaroni rimani sempre una chiavica e la tua installazione lo dimostra
Angela….posso dirti solo una cosa:
BRUTTA BESTIA L’INVIDIA!!
Quella è la figata!
Il disordine,il caos !
Bravo !
Che disordine e che caos?
Ho sfogliato il catalogo della mostra e sembra stampato 15 anni fa. La carta fa schifo e non parliamo dell’impaginato. Penso che la recensione sia nè più nè meno che specchio della mostra. Il profilo è basso, la scelta è a dir poco imbarazzante.
Considerevoli: Argiolas (interessante la ricerca formale, la tecnica e la leggerezza delle storie che racconta) e Ana Bagayan (originalissima)
Da notare Pontrelli, Fantacuzzi, Deutsch,Vanni Cuoghi, Elena Rapa
Imbarazzanti: tutta la sezione di Zanchetta (senza parole), Estrada, non commento per Paperina (braccia rubate all’agricoltura), la crosteria di Paola Sala (la noia di questi quadri che sono tutti uguali, senza contare l’abuso e il non controllo del nero), Grant (tim barton c’è già stato), Veneziano (no comment). Potrei continuare .. ma vi annoierei
Cara Laura, se vuoi qualcosa di fresco perchè non ti bevi un acqua e menta?
La mancanza di talento, a parte qualche caso, in questi artisti è eclatante.
Spreco di soldi, tempo, spazi e energia stratta al mondo del lavoro, quello vero.
ALLARMIIIIII ! I frustrati commentatori mascherati son TORNATIIIII!
Andate a zappare la terra, date un senso alla vostra inutile, imbarazzante e misera esistenza.
Il circuito dell’arte non ha certo bisogno di voi e quantomeno non è questo il patetico modo di mettere un piede nella porta…………
Ciao a tutti i lettori di Frustribart !
Laura
Carissima Laura
inizia tu a mostrare la faccia e le palle. Non sono un artista, dunque non covo nessuna frustrazione. La miseria alberga in tutti noi, penso che hai studiato abbastanza per rendertene conto. Io ho ho espresso un giudizio, quasi puntuale, direi. tu? A parte il fresco .. e la ricerca dell’acqua e menta non ho trovato alcun pensiero che valga la pena di essere notato.
Dunque torna sui libri .. o altrimenti ti consiglio vivamente il giardinaggio, distende, stimola l’immaginazione e cura le frustrazioni.
cara laura quaderno,
ti prego annoiaci ancora con la tua valanga di
impietose considerazioni sulla mostra, che a parer mio non è affatto male.
Non sono assolutamente d’accordo con te riguardo artisti che hai stroncato!
ma i tuoi giudizi su cosa si basano? da qui si capisce che il tuo parere è un delirio totale causato probabilmente dal poco utilizzo di un ventilatore…
Carissimo
la mia email è visibile e godibile, se vuoi potremmo non annoiare il resto della banda e scambiarci un pò di idee. Ti invito a scrivermi.
Non sono impietose considerazione. Ripeto, sono pronta a sostenere ciò che ho scritto.
Dire che una mostra con decine e decine di artisti non è affatto male non significa nulla. E’ un paradosso. Sfoglia il cayalogo e ne capirai la consistenza.
Mi fa piacere che non sei d’accordo con me, rispetto le idee altri se sostenuto da un pensiero. Alcuni artisti sono a dir poco imbarazzanti.
Su cosa si basano i miei giudizi.. scrivimi e te lo spiego.
Non mi conosci. Io non ho offeso nessuno. Non ho parlato di persone (a differenza tua) ho espresso giudizi sui lavori.
NOn soffro il caldo. Abito in un luogo fresco d’estate e caldo d’inverno 🙂 scherzo!
Ti aspetto
noto con piacere che non sono l’unica ad avere questo pensiero sulla “nota”critica d’arte e ho letto anche in un altro commento che si sa che ci sono altri critici sardi VALIDI…vi posso dire che chiunque contrasti la suddetta “signora”ha l’ira contro…dettata a mio avviso di insufficenza conoscenza sul campo,e vedo che ha fatto lo stesso errore,non essere una persona oggettiva(per me giornalista e critico sono parole serie…)
errare è umano perseverare è diabolico…e lei rispecchia benissimo il quadro..*_*
Cara Sonia,,, chi ti scrive è una persona che fà il tuo stesso lavoro,,,, , con la differena piccolissimaaaaa che lo fà in maniera seria non da pittore della domenica nella sagra paesana ! chi ti conosce? chi sei ? ….non puoi giudicare una persona per il solo motiv. che non ti inserisce nelle mostre! lavora cara mia studia veramente (non studi fasulli in americ,, se hai superat. i 30 e nessuno ti calcola ,………….. segui il mio consiglio cambia mestiere ….;) Ps i corpi dipinti figlia mia sono gà superat. da 25 anni a prestooo:(………………….
@laura quaderno
scrivere che una persona dipinge “crosterie” non ti pare un’offesa gratuita?
forse dovresti sfogliare un dizionario della lingua italliana e tentare di capire la differenza tra “affermare” e “offendere”.
le opere di Paola Sala sono Croste… dai sonia sei in pseudo hobbysta, il tuo lavoro è penoaso
Grande Popper, finalmente qualcuno che capisce qualcosa. Nulla togliendo alla Sala.. solo che alla fine stè donnine smunte hanno fatto la loro storia.
rispondo a cristina,hai toccato un punto per me importante che sono gli anni fatti in america a studiare VERAMENTE mentre tu ancora eri a casa di mammà,dai 18 ai 23 anni mi sono fatta un mazzo per poter studiare li,e tu nn puoi permetterti di definirmi senza conoscenza,nn ho mai voluto fare la diva anche se tu mi definisci cosi,ma nn tollero i giudizi senza conoscenza della persona,sui suoi lavori e il suo percorso,e non sminuire i progetti dei piccoli comuni(sagre paesane le difenisci…)che tentano di fare delle cose per far conoscere anche la non solita sardegna fatta di mare e sole e basta!!!
nn vedo eprò dove posso trovare i tuoi lavori,mi pare invece di essermi messa in gioco e a nudo,per poter anche essere criticata e tu? e penso anche che l’arte non ha un’età quando ci sono argomenti validi dietro la persona
caro popper,ma hai letto bene il mio commento?
nn ho mai dato un giudizio sulla mostra perchè nn ho visto la mostra
perchè scrivete delle cose non vere???
prendo atto che per te sono un’hobbista
a presto
penso che state perdendo solo tempo. Una collettiva di questo tipo non merita commenti.
Indubbia la bravura di molti artisti. Non considerabili molti altri. Datevi una calmata e preservate il vostro tempo per delle mostre più lodevoli.
nulla toglie che le croste restino croste.
Imbarazzante quella che ha messo il link myspace. Che resti lì a occupare spazio/tempo. Gli altri commenti restano inutili.
Pittori interessanti? Condivido commenti di Laura. Anche negativi. Ripeto. Le croste restano croste.
bravo Emanuele mettere lo space è molto triste ma si sà in paese va così!;)
…..scusate per l’indirizzo space è andato in automatico….vorrei toglierlo ma non riesco..
Grande Rotondi!
Uno degli artisti più famosi di myspace!!!!
Io l’ho conosciuto lì e devo dire che il suo lavoro è enorme e da scoprire.
Meditate gente meditate.
Bravo anche Guranari ,Rapa e Cuoghi
Ma cosa dite!
Questa è soltanto l’ennesima “mostricciatola” (a parte qualche nome), con gente ruffiana, incapace ed incozzata.
Cordiali Saluti.
Cristoforo
caro ,la mostra poteva essere stupenda se tu saresti stato tra i partecipanti! la solita storia della volpe e l’uva!;)
Ciao Ferruccio,
ma quale volpe e l’uva!
Non sono un artista, nè un aspirante tale. Solo un appassionato d’arte che va a vedere le mostre con i propri occhi.
Cordiali Saluti
Cristoforo
nessuna è artista ! maaaaa! secondo me ….. sssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Quaroni aggiornati il pop surrealism è già finito.
Che bip di recensione.
Metà artisti fuori .
Che strano gusto dalla Sardegna.
La prossima volta fatela recensire a qualcuno dalla Turchia.
Sicuramente parlerà degli artisti turchi invitati e di quelli che per caso ha letto in giro sulle riviste