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fino al 22.XI.2004 | Allarmi | Como, Caserma De Cristoforis

di - 17 Novembre 2004

Tutto inizia col luogo, ad impatto notevole per chi ha qualcosa da ridire in merito all’esercito. Ma che un colonnello, nella fattispecie Gianfranco Pizzinelli, apra le porte ad una rassegna d’arte contemporanea, fa riflettere sull’esistenza di personaggi “illuminati” anche in quell’ambiente. Dunque, una cinquantina d’artisti invitati a usufruire di un’ala della caserma. Sui due piani messi a disposizione, nelle stanze e nei bagni, si sviluppa una panoramica interessante dell’arte soprattutto italiana, secondo le visioni -talora divergenti- dei quattro curatori chiamati a selezionare gli artisti. Ovviamente, per queste e altre ragioni, non si può parlare di un livello costante dei lavori proposti. Ma si tratta di un’ottima occasione per osservare opere spesso inedite, presentate da quattro critici che speriamo potranno avere voce in capitolo nelle scelte future d’istituzioni consolidate.
Non è ovviamente possibile citare e riservare il giusto spazio per ogni artista. Per ciò, procedendo con qualche inevitabile dimenticanza, va segnalato il nuovo video -il quinto- delle “trappole” presentato da Bruno Muzzolini e la svolta assai interessante di Matteo Bergamasco, che si è dedicato ad una peculiare psichedelìa.
Fra le presenza straniere, Jelena Vasiljev ha proposto una nuova versione del suo progress dedicato ai lupi in gesso, con un’autentica montagna di animali che si apprestavano a disporsi in fila indiana come una muta che avesse subito la furia di un uragano; Erwan Ballan ha allestito una sala che conferma il suo talento e farà ricredere, almeno lo auspichiamo, la giuria del recente premio assegnato ad Artissima; Yael Levram è una giovane e promettente fotografa israeliana che vive a Parigi. Presente anche la più celebre conterranea Hilla Lulu Lin, i cui video tuttavia rendono maggior giustizia al suo lavoro piuttosto che le fotografie presentate, le quali danno probabilmente per scontati troppi passaggi. La presenza di Debora Hirsch offre il destro per accennare ai lavori che hanno interpretato con forza e criticità la sede espositiva, in questi tempi drammatici sulla scena internazionale. Così era un fiorire di riferimenti alla distruttività degli eserciti, aldilà della provenienza e delle presunte fedi politiche e/o religiose. Dai soldatini che si mimetizzavano sopra un armadietto della stessa Debora Hirsch alla bandiera italiana “modificata” di Fabio Viale, dai dipinti-obiettivo di Mauro Soggiu alle scene alla Apocalypse Now di Fabrizio Musa. Su un altro versante, meno diretto ma altrettanto forte, alcuni altri artisti hanno snaturato -vivaddio!- la peculiarità dei luoghi. Per esempio inscenando performance (Flavio Favelli) e proponendo esperimenti percettivi (Renato Jaime Morganti) nei bagni della caserma; oppure creando un’atmosfera poetica e letteralemente pacifica, come nel caso delle cicogne di Maura Banfo e della interessante soluzione video adottata da Alessia Zuccarello, che sovrapponeva monitor e proiezione, sfilando liricamente sulla finestra della stanza.

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Alessia Zuccarello a Padova

marco enrico giacomelli
mostra visitata il 12 novembre 2004


Allarmi. Zona Creativa Temporaneamente Valicabile
A cura di Norma Mangione, Ivan Quaroni, Alessandro Trabucco e Irina Zucca Alessandrelli
Caserma De Cristoforis
Piazzale Montesanto, 2 – Como
Orario: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. Sabato e domenica dalle 11 alle 18
Ingresso libero
Info: fax 02-36537054; artinprogress@email.it
Catalogo € 5
Organizzazione: Art in Progress – Cecilia Antolini
Con il patrocinio dell’Assessorato alle Culture Identità e Autonomie della Regione Lombardia, e con i contributi dell’Assessorato alla Cultura, dell’Assessorato al Turismo della Provincia di Como e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Como
Artisti invitati: Valeria Agostinelli, Gabriele Arruzzo, Erwan Ballan, Maura Banfo, Matteo Bergamasco, Andrea Bertotti, Andrea Bianconi, Marcello Carlotto, Davide Coltro, Vanni Cuoghi, Francesco De Molfetta, Barbara De Ponti, Nicola Di Caprio, Marco Di Giovanni, Flavio Favelli, Iaia Filiberti, Francesca Forcella, Federica Genovesi, Marina Giannobi, Daniele Girardi, Paolo Grassino, Claudia Grassl, Debora Hirsch, Yael Levram, Hilla Lulu Lin, Alberto Martini, Carla Mattii, Francesco Merletti, Bartolomeo Migliore, Renato Morganti, Nzingah Muhammad, Fabrizio Musa, Andrej Mussa, Bruno Muzzolini, Simone Pellegrini, Alex Pinna, Laura Pugno, Giovanna Ricotta, Alessandro Roma, Mauro Soggiu, Alessandro Spadari, Carlo Steiner, Fabio Viale, Jelena Vasiljev, Angelo Sarleti, Alessia Zuccarello


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  • Visto che ero all’inaugurazione in mezzo a circa -600- persone, mi sembra importante fare i complimenti all’ideatrice e organizzatrice del progetto, Cecilia Antolini.
    Infatti, convincere il colonnello, gli enti locali, gli sponsor e riuscire ad organizzare questo evento essendo alle prime armi è stato sicuramente una grande scommessa e un lavoro molto impegnativo. Aggiungerei a quanto detto nell’articolo che ho raramente riscontrato in una mostra collettiva di queste dimensioni (46 artisti) una atmosfera cosi calda tenendo conto che eravamo in una caserma nel mese di novembre…
    Infatti, artisti, critici, galleristi, curatori, politici, militari, bambini, infermiere e curiosi giravano questi due piani di caserma con piacere, attenzione e voglia di condividere con altri opinioni e sentimenti… sinceramente, i militari hanno avuto difficoltà un mandarci via…. Di nuovo complimenti e alla prossima!

  • il titolo della mostra non è nuovo. Raffaele Gavarro fece una mostra nel 1995 (bella e di proposta) che si chiamava così nella caserma borbonica di Casagiove (CE)

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