07 febbraio 2002

Fino al 24.II.2002 Ferdinando Scianna Milano, Galleria Carla Sozzani

 
Le immagini della Sicilia e di Bagheria in particolare, suo luogo d’origine, sono quelle che hanno fatto scoprire il talento di Ferdinando Scianna nel raccontare le vicende umane. Da qui una mostra che ripercorre quarant’anni dei suoi lavori attraverso 90 fotografie in bianco e nero...

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Scianna ci fa scoprire la religiosità dei siciliani, attraverso le foto scattate durante la festa di Santa Fortunata o del Venerdì santo che diventa un momento di esplosione di una folla, le cui emozioni e idee, si Ferdinando Scianna polarizzano orientandosi nella stessa direzione. Il tradimento, l’assassinio, il dolore di una madre non si riferiscono solamente ad eventi di carattere religioso, ma fanno parte del dramma dell’uomo che si mette in scena durante tutta la sua esistenza.
Le immagini sgranate, talvolta sfuocate o mosse di uomini incappucciati che portano dei crocifissi, di gruppi di bambine vestite da suore in processione, creano un’atmosfera di riti lontani che invece sono tutt’altro, dal momento che ogni anno si ripetono. Ma Scianna sa mostrarci queste feste dal lato surreale, a volte, dal lato materiale, altre.Ferdinando Scianna
L’immagine intitolata Treno bianco ci svela un altro momento attraverso il quale viene vissuta la religiosità e il suo significato di speranza: la partenza per Lourdes di alcune famiglie con dei bambini stretti tra le braccia.
La Sicilia e il Libano vengono collegate da un’immagine che ritrae da vicino un guerrigliero a Beirut, mentre punta il fucile verso qualcuno che non vediamo, ma di cui possiamo immaginare la sorte: ciò che colpisce è il grosso adesivo sull’arma raffigurante la Madonna con lo sguardo basso, questa volta a celebrazione di una battaglia e non di un corteo religioso.
Altri lavori di cui la mostra ci restituisce testimonianza sono quelli sull’India, sugli Stati Uniti, sul Kami, piccola comunità di minatori boliviani, e sul Mali attraverso feste e danzatori. Tra i ritratti di J. Luis Borges, Henri Cartier-Bresson e altri, spicca quello di Leonardo Sciascia all’interno di una chiesa; questo grande intellettuale scrisse la prefazione al lavoro sulle feste religiose di Scianna, ed ebbe su di lui un’influenza importante introducendolo “a una certa maniera di vedere le cose, di leggere, di pensare, di situarsi nei confronti del mondo”.

Da poco è anche uscito un volume non di immagini, ma di scritti dal titolo Obiettivo ambiguo (Rizzoli), che descrive ciò che questo artista, ora celebrato a Milano e a Parigi, pensa della fotografia. Ferdinando Scianna

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Galleria Carla Sozzani

Cristina Oriani


Ferdinando Scianna
Fino al 24 febbraio 2002
Galleria Carla Sozzani, Corso Como 10, Milano
Tel. 02/653531, fax 02/6592015, e-mail info@galleriasozzani.org
Orari: mar, ven, sab e dom ore 10.30-19.30, merc e gio 10.30-21.00, lun 15.30-19.30
Mostra realizzata in collaborazione con Contrasto


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