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fino al 24.IX.2010 | Rinaldo Capra | Brescia, Fabio Paris

di - 20 Settembre 2010
I volti che campeggiano sulle
pareti della Galleria Fabio Paris hanno un non so che di familiare, affabile;
ricordano i ritratti degli avi esposti ordinati nei corridoi delle famiglie
bene. O forse le fotografie chiassose dei compagni di liceo. La sensazione
intimistica che si percepisce è filtrata attraverso lo sguardo indagatore di un
fotografo che non smette mai di scavare nelle motivazioni dei propri soggetti,
uno sguardo capace di cogliere quella particolare consapevolezza dettata dalla
condizione di aver partecipato alla costruzione di qualcosa di inedito e di aver
supportato il valore aggiunto di un nuovo percorso.

Rinaldo Capra, una vita dedicata alla
fotografia pubblicitaria, ripercorre con un lavoro lungo sette anni le vicende
di un decennio d’arte fuori dagli schemi, intrecciata col web, traviata dalle
manomissioni, esaltata da incursioni e macchine inimmaginabili, fatta di
artisti giovanissimi, di meditatori, di inizi di provincia, di suoni delle
metropoli. Ognuno è diverso, va da sé, ed esiste un momento preciso – con tanto
di minuti e secondi da annotare – in cui appare la vera natura dell’artista che
si racconta. È un incontro che nasce in galleria e spesso si consuma all’interno
dello studio fotografico dove, fra set spesso ridotti all’essenziale, talvolta
ricalcati sulla scia della mostra, emergono intrecciate esperienze creative e
passi di vita vissuta, in un immutabile scambio di impressioni ed esperienze tra
fotografo e soggetto, artista e opera d’arte.

Nessuno smentisce la propria
reputazione, anzi ammette senza mezzi termini le proprie peculiarità: ci sono
le espressioni goliardiche e irriverenti del collettivo Alterazioni Video, i perenni travestimenti di Eva
e Franco Mattes
,
l’aura serafica e mutevole di Yumi Karasumaru, le macchine illogiche ed
emozionanti di Michele Bazzana, il doppio obiettivo indagatore di Fabio Torre, i volti traslati in video del
duo Ubermorgen.com,
i disegni luminosi di Tonylight, le concretezza delle prove di Janez Jansa, le trappole e le sigarette di Bruno
Muzzolini
.

In ogni fotografia Capra riflette
sul lavoro dell’artista, ma più di tutto su chi egli sia, riproponendo un
interrogativo che da secoli aleggia su questa figura, ricalcando in parte un
meccanismo, quello del ritratto, che si piega agli stereotipi del genere e che
amplifica la percezione seduttiva che incarna.

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2010


dal 4 al 24
settembre 2010

Rinaldo Capra – Artist’s
Portraits

Fabio Paris Art Gallery

Via Alessandro Monti, 13 – 25121
Brescia

Orario: da lunedì a sabato ore 15-19

Ingresso libero

Catalogo disponibile

Info: tel. +39 0303756139; fax +39 0302907539; fabio@fabioparisartgallery.com;
www.fabioparisartgallery.com

[exibart]

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