Categorie: milano

fino al 24.V.2008 | John Bock | Milano, Giò Marconi

di - 7 Maggio 2008
La scena artistica di Milano non conosce soste, neppure quando è festa. Nonostante la coincidenza con il 25 aprile e il Primo Maggio, infatti, il pubblico è accorso talmente numeroso all’inaugurazione della personale di John Bock (Gribborn, 1965) che la performance dell’artista tedesco, inizialmente prevista lungo una serie di cunicoli realizzati all’interno della galleria, si è dovuta tenere all’aperto.
Lo spazio espositivo è stato usato a sua volta come un palcoscenico, dove Bock ha riversato il suo personalissimo micro-mondo straniante, dal carattere eclettico e visionario e dagli effetti spiazzanti. La sua ricerca è il risultato dell’unione di stimoli provenienti da fonti diverse: da Fluxus all’Azionismo Viennese, dalle performance di Yves Klein al minimalismo di Donald Judd, riproposti in un insieme di contaminazioni da cui scaturisce l’originalità del suo universo immaginario. Il mondo collegato e al tempo stesso dissociato dell’artista, personalità poliedrica definita a metà tra lo scienziato pazzo e Buster Keaton, ricorda quindi un certo “Romanticismo contemporaneo, ancora venato di un gradevole e a volte ingenuo sapore adolescenziale”.
Al cuore pulsante della mostra si arriva attraverso un tunnel di legno illuminato da luci rosse, quasi rappresentasse le vene di un corpo umano, che si dirama in più direzioni aprendosi su vani che ospitano una serie di disegni e sculture e su una sala, allestita come un piccolo cinema privato, dove si può assistere alla proiezione del film Palms. Gli oggetti usati nella “lecture”, tra cui la stoffa bianca su cui l’artista ha disegnato i modelli da lui creati per una nuova società, sono visibili in una parte di questo labirinto, cui si accede tramite una pesante porta girevole da caveau. Un’entrata che dà immediatamente la sensazione di varcare la soglia di un mondo “altro”, costruito attraverso la giustapposizione dei materiali più vari, accumulati con meticolosità e apparente disordine.

Nell’altro settore della galleria, invece, si apre una porta che introduce a una stanza in cui sono proiettati otto video di Bock, cui sono stati associati alcuni pezzi usati durante le riprese delle performance. L’artista, infatti, costruisce strutture fatte di materiali precari e utilizza oggetti dalle forme improbabili per creare universi, di cui egli stesso è protagonista, che alludono ai temi e alle ossessioni del nostro tempo. Gli oggetti di uso quotidiano, snaturati dal loro contesto originario, acquisiscono così un nuovo significato e sottolineano lo stato precario dell’esistenza contemporanea. Bock, inoltre, utilizza i muri, alcuni pezzi di stoffa che pendono dal soffitto, un patchwork di camicie sospese nel centro della sala e un bancone rivestito di piastrelle come supporto per le immagini che, montate secondo sequenze sceniche sempre più complesse rispetto a quelle degli esordi, invadono lo spazio in ogni direzione sovrapponendo voci, suoni e rumori.

Un concerto in cui la vista e l’udito vengono coinvolti in una girandola di stimoli che impediscono una percezione ordinata di tutto il materiale disposto, come se ci si trovasse all’interno di un caleidoscopio.

articoli correlati
John Bock da Giò Marconi, si inaugura con una performance (anzi, con una Lecture)

veronica pirola
mostra visitata il 28 aprile 2008


dal 28 aprile al 24 maggio 2008
John Bock – Inside Beyond
Galleria Giò Marconi
Via Tadino, 15 (zona piazza Lima) – 20124 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 10.30-12.30 e 15.30-19
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0229404373; info@giomarconi.com; www.giomarconi.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30