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Fino al 24.VI.2001 | Caos & Comunicazione | Il disegno italiano alla Biennale di Sarajevo | Milano, Openspace. Palazzo dell’Arengario

di - 31 Maggio 2001

Idea ispiratrice dell’esposizione: convogliare proposte nuove e progetti il più possibile eterogenei. Opere di architettura, industrial design, web design, visual design e creazioni digitali si trovano in uno spazio espositivo appositamente ripensato secondo un’idea curatoriale di Alessandro Guerriero. L’intero ambiente è sezionato da una serie di sottili corde bianche che lo attraversano in tutte le direzioni. Per quanto non si possa negare che questi tagli aerei costituiscono una sorta di impedimento ai movimenti, occorre tuttavia riconoscere a questa operazione espositiva una certa originalità estetica e ideale. I fili cambiano visuali e dimensioni dello spazio formando una serie di connessioni che somigliano ad una rete. Si vuole alludere ad una idea di comunicazione che, ancora difficile, cerca di superare le barriere delle differenze e diventa, con una diffusione di internet estesa ad ogni livello, platenaria. Si utilizzano le più innovative sperimentazioni – realtà web virtuali – e i tradizionali mezzi espressivi – plastici e grafiche pubblicitarie – per esprimere un binomio caos e comunicazione fatto di scontri e convivenze, tra mondi contrari e paralleli, plurali e differenziati. Questi lavori ne incontreranno altri provenienti da ogni parte del mondo nell’intento di promuovere lo scambio di progetti realmente utilizzabili per la crescita culturale e democratica delle popolazioni della ex Jugoslavia.
Espongono:
Desiree Roso e Fabiana Toni (Firenze)
Padiglione per l’esposizione sospeso sull’acqua-Progetto

Il cinema è finzione ma allo stesso tempo può rappresentare la realtà. Tuttavia è anche una realtà che può rappresentare la finzione stessa. Da qui scaturisce il caos. Quale la realtà e quale la finzione? Cercando risposte a questo interrogativo l’architettura è costituita da una serie di padiglioni sospesi sull’acqua; le persone camminano all’interno di uno spazio aperto dove si alternano su pareti opposte funzioni espositive e ricreative, realtà cinematografica e finzione.
Vanni Brusadin, Gianluca Costantini, Sandro Micheli e Marco Lobietti (Bologna)
INGUINE. Net

Il web design nasconde sotto la sua superficie un sistema nervoso: un sistema caotico di collaborazioni, di concetti che si sviluppano, di link al mondo fisico, di nuove forme di attività umana. Due grandi forze si fronteggiano (o si intrecciano) nella Rete: Comunicazione Caos.
Elena Manfredini (Bologna)
Stazione metropolitana – Progetto

Tramite l’uso simultaneo di sistemi formali e digitali nel soffitto di un sottopassaggio ricrea lo spazio underground facendolo diventare fonte di illuminazione e punto di riferimento spaziale e informativo.
Maurizio Guerra (Bologna) e Francesca Sandrelli (Roma)
Connessioni -Racconto animato

Il protagonista del racconto vive sballottato tra il mondo virtuale della comunicazione via chat e la vita di tutti i giorni. Una metafora su come l’abuso di questo nuovo mezzo possa portare conseguenze sconvolgenti sulla quotidianità e sulle relazioni interpersonali.
Righi Alessandro, Gian Enrico Bertozzi, Elisa Lucchi (Forlì)
Atomica, Kursk, Adamo ed Eva

L’equilibrio dinamico della luce di una lampada ritaglia nelle infinite potenzialità del caos le sue logiche, dicotomie, differenze, forme. L’elemento casuale è parte della comunicazione.
Gruppo Kalòs: Filippo Bonina, Amelia Lamberto, Cettina Staiti (Messina)
Divano Snake

Il progetto si sviluppa a partire dall’idea della spirale. Oggi divano, domani maxipoltrona, letto e vis-a-vis. Assumendo forme che possono assecondare esigenze giovani e mutevoli.
Antonietta Addario, Simone Biffi, Piero Orlandi (Milano)
Caos and Communication. Interactive Movie

Un CD rom che raccoglie un mosaico di messaggi, parole, immagini e mondi che ruotano vorticosamente esprimendo l’essere in sé della comunicazione: il Caos. In una rotazione a 360° ogni nostro senso può perdere prospettiva. La determinazione degli eventi sfugge di mano, ma da al tempo stesso un senso di cambiamento.
Francesca Bosi (Milano) in collaborazione con Paola Guazzo
Monomaniakales atopie e utopie dell’arte nella comunicazione web.
Da una mailing list lesbica e gay, con un carattere spiccatamente queer e post-camp, un processo creativo interamente realizzato in rete: mille le operazioni di computer art, mille i punti di vista in gioco per chi voglia impadronirsi dei materiali e trasformarli dandone scorcio o rilancio visivo. Il corpo di Francesca Bosi sulle impalcature del restauro della Chiesa di S.Bernardino a Milano: su questo corpo, il proprio, il corpo dell’autrice, Francesca Bosi (Frantic) ha copiato e incollato il viso travestito – la maschera – di Cindy Shermann.
Sofia Cattinari (Modena)
Padiglione per la comunicazione marittima – Progetto

Il padiglione rappresenta un viaggio intorno alla Navigazione. Il contrasto stridente fra il paesaggio naturale e la presenza di elementi portuali porta alla riflessione sulle contraddizioni tra il tentativo di tutelare l’ambiente marino e la risposta alle esigenze commerciali. La presenza dei ponti sottolinea come l’attività umana debba assolvere prima di tutto l’esigenza di comunicazione da sempre esistente tra differenti Paesi e realtà.
Marco Ganz (Padova)
02 – Europa3

La struttura dell’opera è pensata in un una logica di immagini caotiche che hanno come riferimento la cultura dello zapping, i films e le tecniche dell’elaborazione fotografica. Si sfrutta il caos per far emergere una molteplicità di linguaggi e di messaggi che, in qualche caso, perdono il loro significato proprio per essere solo segno e/o slogan pubblicitari.
Speranza Casillo (Roma)
‘A notte è di chi aspetta; Suicidio; Il rumore del cuore; Frammentata; Self destruction

Non c’è progettualità dietro la composizione: è solo un viaggio. Nelle contraddizioni dell’artista, in mezzo ai suoi caos/un viaggio nei Pixel….con l’intenzione di perdere memoria di sé: sciogliersi nell’acido e diventare un liquido e correre inarrestabile verso qualunque via di uscita e dimenticarsi.
Gruppo EDPR: Rafael Escobedo de la Riva e Spartaco Paris (Roma)
Alberi di luce…Ponte pedonale – Progetto

L’occasione di progettare il Ponte Portuense è stata interpretata soprattutto nei possibili effetti dell’intervento su scala urbana. La riflessione progettuale ruota intorno al significato che il ponte può avere connettendo differenti percorsi e modi di fruire i quartieri di Testaccio e Trastevere.
Fabio Franchino (Torino)
0110010

Un CD rom e una provocazione mediatica pensata per obbligare l’utente a studiare e ricercare nei labirinti delle interfaccie; con immagini astratte, dalle quali paradossalmente non si può uscire (quitter) è una riflessione sui mezzi (le interfacce) che si frappongono fra l’uomo e la macchina.
Stefano Antonello e Thomas Bisiani (Venezia)
Mediapack Padiglione temporaneo per i piccoli spettacoli audiovisi – Progetto

Mediapack è un’architettura effimera, un involucro avvolgente che riceve e trasmette la luce, e con essa produce virtualmente spazi sempre nuovi, ricevendo informazioni elettroniche che trasforma in esperienze visive.

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Link correlati:
Comune di Milano
Monomaniakales
Inguine.net
National Museum of women in the arts di Washington D. C.


Tullio Pacifici

Fino al 24.VI.2001
Caos & Comunicazione. Il disegno italiano alla Biennale Giovani di Sarajevo
Milano, Openspace. Palazzo dell’Arengario, via Marconi 1
Info: Settore Giovani del Comune di Milano. Ufficio Promozione Culturale, tel. 02884664102, fax 0288464116, milano.procult@flashnet.it
Per arrivarci: MM1 stop Duomo



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Visualizza commenti

  • All' attenzione di Sig. Tullio Pacifici,
    Grazie per avrmi avvertito dell' articolo su cui compare, con mio piacere, nche l' immagine del mio plastico.Il fatto di essere selezionata per questa Biennale mi gratifica e gia' sta dando piccole soddisfazioni anche a Firenze, dove mi sto laureando.
    Noi giovani abbiamo bisogno di incitamenti!
    da ogni direzione!Ora frequentero' anche il vostro sito, l' arte gode di un' incredibile attrazione seduttiva.
    Non so se puo' interessarvi una mia intervista di 30 domande che ho fatto ad Hani Rashid il 20 marzo a New York, aspetto vostre notizie
    Sofia Cattinari

  • X Biennale dei Giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo – Sarajevo 2001. 17-31 luglio 2001

    Si è conclusa la fase di selezione dei progetti che rappresenteranno creatività giovanile milanese alla Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo.

    Milano presenterà le produzioni di Ilaria Bozzi e Lucia Veronesi per l’area Arti visive, di Francesca Bosi e del gruppo formato da Antonietta Addario, Simone Biffi e Piero Orlandi per l’area Progetto, di Massimiliano Pagliara per l’area Spettacolo.
    Per informazioni: 02-884641

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