Categorie: milano

fino al 25.V.2003 | Il laboratorio della modernità – Milano fra austriaci e francesi | Milano, Musei di Porta Romana

di - 28 Aprile 2003

La mostra intende proseguire il cammino intrapreso due anni fa all’interno del progetto quadriennale “Specchio d’Europa” promosso dalla Provincia di Milano.
Dopo “L’età dei Visconti e degli Sforza” di due anni fa e “Grandezze e Splendori di Lombardia spagnola”, il periodo affrontato in questo nuovo capitolo riguarda il periodo di storia milanese compreso tra l’ingresso a Milano del Principe Eugenio di Savoia, nel Settembre 1706, fino alla fine della dominazione austriaca nel 1848.
Per Milano, quello trattato nella mostra, è un momento denso di avvenimenti sia sul piano politico-istituzionale che su quello socio-culturale. La città si trasforma e con essa le attività e le relazioni al suo interno. In tale contesto si collocano alcuni dei protagonisti, come Parini, Verri, Beccaria, Stendhal, Manzoni, che hanno contribuito con le loro idee a fare di Milano appunto un “laboratorio della modernità”.
Il percorso espositivo non ha la pretesa di essere né un esaustivo approfondimento storico né una mostra d’arte. E’ una mostra fatta di “suggestioni” che raggiunge lo spettatore più col linguaggio dell’emotività e della sorpresa che non quello, peraltro presente, dell’oggetto d’arte o della fonte storica.
E così il pubblico si trova a muoversi all’interno di un percorso che inizia con un inquadramento storico riguardante le tre fasi corrispondenti al primo dominio austriaco, al ventennio francese e alla restaurazione e che continua attraverso diverse aree tematiche: “Gli eventi e i protagonisti”, “La campagna”, “il volto della città”, “I luoghi dello scambio e della produzione”, “I luoghi dell’assistenza”, “I luoghi della cultura”, “I luoghi della socialità”, “La villeggiatura”.
Lungo l’itinerario previsto si incontrano oggetti, documenti, dipinti che attirano l’attenzione del visitatore. Si incontrano personaggi semi-noti, come l’imperatore Francesco Giuseppe I ritratto nel 1852 da Francesco Hayez, Carlo Porta, ritratto da Giuseppe Bossi, o Ugo Foscolo, ritratto nel 1813 da François-Xavier Fabre.
Si incontrano volti tanto anonimi quanto veri, come “La filatrice” ritratta da Giacomo Ceruti o “I vecchi del Pio Albergo Trivulzio”, ritratti in una litografia di Locarno.
Ci si stupisce di fronte alla Milano “d’allora” e si gioca ad individuare i tratti rimasti nelle Milano di oggi, come accade di fronte ad una sorprendente “Corsia dei servi” di Giuseppe Canella del 1834 o di fronte alla “Veduta dell’antica Porta Ticinese” ritratta nel 1850 da Pompeo Calvi. Ci si imbatte in oggetti appartenenti ad un mondo rurale che sembra non averci mai riguardati, come i disegni di aratri, trebbiatori, macchine per “sventolare il fieno”. Ci si stupisce, guardando le piante della città, di quanto sia cresciuta e ormai diversa Milano.
Insomma una mostra che incuriosisce, insegna e comunica, soprattutto al cuore dei milanesi, lasciando tante cose sottintese o inespresse, giustamente, perché gli oggetti, i disegni, i dipinti, i documenti, in fondo parlano da sé.

articoli correlati
Grandezze e splendori della lombardia spagnola

elena demartini
mostra visitata il 22 aprile 2003


Il laboratorio della modernità. Milano tra austriaci e francesi.
Milano, Musei di Porta Romana, viale Sabotino 26 (Porta Romana- P.za Medaglie d’oro), fino al 25 maggio 2003
Orario di visita: tutti i giorni, escluso il lunedì, 10-20.
Tel. 0258303635


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Ode: si apre a Cavalese la mostra personale di Antonella De Nisco

Lungo la passeggiata sul Rio Gambis, a Cavalese fino al 29 settembre, sei grandi opere di Antonella De Nisco raccontano…

7 Luglio 2024 0:02
  • Progetti e iniziative

MUVE Mestre: arte e riqualificazione urbana

La proposta culturale della Fondazione Musei Civici di Venezia si estende nell'entroterra, trasformando Mestre in un nuovo polo culturale

6 Luglio 2024 16:00
  • Fiere e manifestazioni

Videocittà torna a Roma. Francesco Dobrovich ci racconta il festival della visione e della cultura digitale

Il direttore creativo Francesco Dobrovich ci racconta la settima edizione di Videocittà, il festival che anche quest’anno accende la più…

6 Luglio 2024 15:03
  • Premi

Ocypete, a Fabrizio Cotognini va il Premio internazionale d’Arte Casati

Nella suggestiva Maison a Saludecio, Casati e Archivio Paolini, fucine del Rinascimento Culturale italiano per la tutela del patrimonio contemporaneo…

6 Luglio 2024 14:00
  • Attualità

In che modo la cultura può essere uno strumento di diplomazia internazionale? Alcuni casi di doni e soft power

Intervista al Consigliere d’Ambasciata Marco Maria Cerbo, che ci ha raccontato la storia dei siti Unesco, dei panda cinesi e…

6 Luglio 2024 13:46
  • Arte contemporanea

Uomo e natura, un equilibrio da curare: riflessioni su una mostra a Siena

A Siena, la galleria Fuoricampo, il Museo di storia naturale e l’orto botanico sono le sedi di una mostra diffusa…

6 Luglio 2024 13:00