Categorie: milano

fino al 25.X.2006 | Eloisa Gobbo | Brescia, Galleria delle Battaglie

di - 28 Settembre 2006

Sorprendente è l’aggettivo che meglio descrive l’opera di Eloisa Gobbo (Padova, 1969, lavora tra Padova e Milano). L’impatto della girandola di colori e forme che avvolge lo spettatore è davvero notevole. Ancora più forte, di conseguenza, è lo spiazzamento che interviene quando si notano, fra le trame della pittura, frasi pregne di sarcasmo e figure disturbanti nascoste in mezzo a quelle più invitanti che fanno da esca.
Le tele e gli arazzi in mostra propongono superfici piatte, in stile pop, ma nelle quali l’oggettività si dissolve in un vortice di segni, simboli e piani che si affollano come i pensieri nella testa nei momenti di stress. E per la Gobbo dipingere è per l’appunto un modo per parlare dei problemi che le stanno più a cuore, riversando sulla tela tutto quello che le giunge all’orecchio e che le impone di reagire. Alcune delle frasi-slogan seppellite fra i segni e i colori sono calembour riguardanti l’attualità, frammenti che si situano sulla sottile zona di confine dove s’intrecciano avvenimenti della sfera pubblica e sensazioni private: “Il sesso è un’arma di distrazione di massa”, “Orgasmi naturali geneticamente modificati”, “I pensieri sono come pallottole”. Altre frasi ancora rimandano maggiormente alla quotidianità, come ad esempio “Uomini a perdere”, che si riferisce alla difficoltà delle donne a trovare interlocutori validi nell’universo maschile.
I segni, nonostante vadano rintracciati con attenzione nel mare magnum delle forme, sono elementi fondamentali: fra i pattern più significativi la scrittura araba e la donna come oggetto sessuale. Spesso è presente il simbolo dello scheletro, inquietante e attraente insieme; in una delle tele sugli “uomini a perdere” appare lo scheletro di un essere mutante, un incrocio fra un uomo e un pollo. Così come mutanti potrebbero essere definiti i quadri esposti, per la compresenza e la compenetrazione di elementi tanto disparati quanto coerenti.

Al di là dell’intensità dei significati suggeriti, è degna di nota, come detto, la qualità estetica dei lavori. Nonostante le superfici piatte e i motivi ripetuti, i quadri della Gobbo esprimono un’estetica prettamente pittorica, ottenuta in buona parte a mano e con l’ausilio non pervasivo di mascherine. Una forte dose di ironia è contenuta nella scelta di fingere di flirtare con la decorazione e con la grafica pubblicitaria, valorizzando ancor più i messaggi che si notano in seconda battuta, nonché l’equilibrio e la ricchezza della composizione.
La poetica dell’artista richiama subito alla mente l’opera di Alighiero Boetti, ma non si tratta di un’ispirazione diretta; è piuttosto questione di affinità elettive che la Gobbo, divertita dalla scoperta di elementi comuni, dichiara di voler coltivare in futuro. Come sottolineato nel puntuale testo in catalogo da Maurizio Sciaccaluga, quella della Gobbo è una pittura che per sondare le inquietudini del nostro tempo usa le armi stesse del nemico, mettendo in atto un’operazione sottile ed esteticamente eloquente.

articoli correlati
Personale di Eloisa Gobbo nel 2005

stefano castelli
mostra visitata il 23 settembre 2006


Eloisa Gobbo-Leggere attentamente l’istruzione interna
Galleria delle Battaglie – via delle Battaglie, 69/A 25122 Brescia
Orari:lunedì 16-19.30, martedì-sabato 10-12.30 e 16-19.30
Ingresso libero. Info: 030-3759033 / cell. 335/5853121
galleria@galleriabattaglie.itwww.galleriabattaglie.it
A cura di Maurizio Sciaccaluga – Catalogo disponibile in galleria con testo del curatore


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Armonie mediorientali e ritmi universali in Fondazione Prada a Milano

Fino al 24 febbraio l’installazione site specific dell’artista marocchina Meriem Bennani dà forma a una misteriosa sinfonia attivata da molteplici…

23 Dicembre 2024 19:07
  • Mostre

Parigi esplode di mostre: una ricognizione dalla capitale culturale dell’Europa

Parigi continua a fare della cultura un tassello cruciale di sviluppo: l’offerta delle grandi mostre, visitabili tra la fine del…

23 Dicembre 2024 17:59
  • Mercato

Dentro l’asta. Il vestito rosso di Domenico Gnoli

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell’anno che sta per finire, tra maestri del Novecento e artisti emergenti in giro…

23 Dicembre 2024 17:42
  • Bandi e concorsi

DGCC e American Academy, l’open call per una nuova residenza per curatori

Un ponte tra Italia e Stati Uniti: c'è tempo fino al 30 gennaio 2025 per partecipare alla nuova open call…

23 Dicembre 2024 12:05
  • Personaggi

Addio a Edoardo Ferrigno, tra i pionieri dell’Astrattismo a Napoli

Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…

23 Dicembre 2024 11:05
  • Progetti e iniziative

Venezia, alle Procuratie Vecchie una mostra per esplorare il potenziale umano

Una mostra interattiva per scoprire il proprio potenziale e il valore della condivisione: la Casa di The Human Safety Net…

23 Dicembre 2024 10:05