Categorie: milano

fino al 26.I.2008 | Giulio Paolini | Brescia, Massimo Minini

di - 22 Gennaio 2008
Io non so, non posso dire che cosa ho voluto fare. Chi lo sa, non vuol capire che si può anche tacere” (Giulio Paolini). Al riecheggiare della parole sullo scandalo della comunicazione pronunciate nei corsi presso la Fondazione Ratti, fanno da specchio queste rinunce alla teoria esplicita sull’arte. Eppure, di teoria implicita ce n’è molta e la fluidificazione dello sguardo scopre il vero scheletro teorico che supporta il lavoro di Giulio Paolini (Genova, 1940; vive a Torino). Lo studio del momento creativo passa attraverso un utilizzo della pittura e della scultura come dispositivi concettuali. Mentre la riflessione meta-artistica si serve dell’arte come di uno strumento, lavorando allo stesso tempo come un artista inconsapevole.
Le figure dei pittori Zeusi e Parrasio, un prelievo da mitologia greca e avvenimento storico, presiedono alla decostruzione delle arti classiche. Nell’omonima opera, la divisione in porzioni di una testa greca in gesso invita alla ricomposizione virtuale dei profili. Alle pareti, a sigillare il gioco di corrispondenze del lavoro scultoreo, due tele composite che ragionano attraverso l’ibridazione del recto e del verso, sulla superficie della rappresentazione e sui confini provvisori e casuali della tela.
L’allestimento di Zeusi e Parrasio fornisce anche una soglia, introduzione all’operazione murale e a un nuovo spazio concettuale. Scena muta (la stanza dell’autore) si compone di citazionismo interno e citazionismo esterno. Un assemblaggio ragionato e misurato di strumenti da lavoro, tavole sul disegno geometrico e tele bianche, frontali o rovesciate, che rappresentano la tela. Per comunicare la sospensione che produce la cornice: “Tutto insomma lì si trova, a misura di un domani uguale a ieri”.

Il particolare approfondimento sulla tautologia autoriale trova spazio nella rappresentazione del pittore che dipinge se stesso mentre lavora all’esposizione. Secondo un percorso visivo dai margini verso il centro, seguendo diagonali e concentrazioni di forze trasversali, Paolini descrive la tecnica artistica come un mezzo di sottrazione che riduce ai minima l’operazionalità artistica, ritrovando nel suo fondo libidinale le strutture, le ragioni d’azione.
In risonanza con l’intervento murale, altre visioni della scena pittorica si moltiplicano nella serie di 74 tavole ospitata dalla seconda sala. Il supporto della tela, come ambiente di formazione dell’opera d’arte, si completa nella caratterizzazione del suo esecutore. Se la tecnica è condotta, direzionata verso una fine preciso, ovvero l’identificazione di un “passaggio sotterraneo”, il discorso sull’autore è un diaframma riflessivo altrettanto potente. “L’autore? Un attore!”, afferma Paolini in una delle composizioni poetiche che corrispondono alle tavole. L’istrionismo dell’artista che interpreta se stesso, che non abita lo spazio.

Ma il tempo si risolve nella narrazione della natura illusionistica dell’autore, la riconversione di immagini fotografiche e della riproduzione dà luogo a esiti vertiginosi che lavorano sulla parola attraverso figure retoriche. Il lapsus dell’autorialità.

articoli correlati
Paolini da Marconi e Stein a Milano

simone frangi
mostra visitata il 10 gennaio 2008


dal 22 novembre 2007 al 26 gennaio 2008
Giulio Paolini – Zeusi e Parrasio
Galleria Massimo Minini
Via Apollonio, 68 – 25128 Brescia
Orario: dal lunedì al venerdì ore 10.30-19.30; sabato ore 15.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 030303034; fax +39 030392446; info@galleriaminini.it; www.galleriaminini.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Closed Eyes Can See: il ponte, a Milano, tra Zehra Doğan e Matteo Mauro

Prometeo Gallery Ida Pisani ospita, fino al 14 gennaio, “Closed Eyes Can See”, una mostra in cui Zehra Doğan e…

8 Gennaio 2025 0:02
  • Cinema

Verso gli Oscar 2025: la forza di Vermiglio di Maura Delpero

Prima il trionfo alla Biennale, l’entrata tra i Migliori film internazionali ai prossimi Oscar: l’ultima opera della regista italiana è…

7 Gennaio 2025 17:41
  • Progetti e iniziative

Carlo Levi, 50 anni dopo: mostre e iniziative tra Torino e Aliano

Nel 2025 si celebrano i 50 anni dalla scomparsa di Carlo Levi, artista e intellettuale antifascista, con mostre, installazioni multimediali…

7 Gennaio 2025 16:44
  • Mostre

Diego Cibelli, bellezza e mistero della coscienza, alla Galleria Alfonso Artiaco di Napoli

Diego Cibelli trasfigura gli spazi della Galleria Alfonso Artiaco di Napoli, con un progetto espositivo che ci fa addentrare nei…

7 Gennaio 2025 15:20
  • Progetti e iniziative

Eco-Light: la cultura della luce all’Istituto Italiano Design di Perugia

Arti visive, musica, teatro e danza, per un nuovo progetto diffuso che valorizza la cultura della luce: l’Istituto Italiano Design…

7 Gennaio 2025 12:20
  • Fiere e manifestazioni

Santa Monica Post Office: a Los Angeles nasce una nuova fiera in un ex ufficio postale

A Los Angeles, durante l’art week di Frieze, debutterà Santa Monica Post Office, una nuova fiera in un ex ufficio…

7 Gennaio 2025 11:20