Installazioni, video, musica e pittura si fondono e si espandono silenziosi in un ambiente bianco e nero. L’assenza di luce naturale mette in rilievo la lentezza e l’apparente ordine geometrico delle opere, rispecchiando l’architettura genetica dei sei artisti. L’impianto generale appare divertente ed elegante, riuscendo così a far affiorare l’antico, le tradizioni, l’educazione silenziosa e crepuscolare di una cultura poco conosciuta e snobbata sino a poco tempo fa, dove il proverbiale calore mediterraneo ci appare lontano anni luce.
E’ infatti solo nella prima metà degli anni novanta, quando la geografia dell’arte andava ridisegnando centri e periferie, che lo sguardo di molti si è rivolto verso l’alto, arrivando sino alla cima del mondo. Ha così preso il via un fenomeno che ha visto gli artisti provenienti dai Paesi Nordici spopolare negli spazi espositivi mondiali, e che è stato suggestivamente definito Nord Miracle. Era il 1998.
Oggi questa esposizione è una piccola isola, lontana dal chiasso disordinato delle metropoli, un anfratto celebrale che ci consente volteggi su precisi binari dove la pesante pressione derivante dalla ricerca di un utopico modello di vita ci trascina paradossalmente nel quotidiano stesso. Pratiche artistiche che mettono a nudo le contraddizioni e le paranoie di una società altrove indicata come esemplare.
Ottima l’idea anche se poi si perde nel recinto dei pochi, rivelandone i limiti e la pulsante titubanza. L’ostentazione dell’azzardo è la consapevolezza stessa del limite. L’intero percorso è una bella linea nera su di un foglio bianco, ma non una retta, infinita e universale. Una esperienza che si chiude alle nostre spalle con un fantomatico clic off di una luce a neon. Freddo. Comunque da vedere.
articoli correlati
A Siena un’importante mostra sugli artisti nordici
Tobias Bernstrup alla Biennale de l’Image en Mouvement
Jonas Dahlberg partecipa alla Manifesta 4 di Francoforte
link correlati
Il sito della galleria
Roberto Sommariva
Un ponte tra Italia e Stati Uniti: c'è tempo fino al 30 gennaio 2025 per partecipare alla nuova open call…
Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…
Una mostra interattiva per scoprire il proprio potenziale e il valore della condivisione: la Casa di The Human Safety Net…
Al Museo Nazionale di Monaco, la mostra dedicata all’artista portoghese Francisco Tropa indaga il desiderio recondito dell’arte, tra sculture, proiezioni…
Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…
La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…