Categorie: milano

fino al 27.IV.2008 | Jan Saudek | Milano, Pac

di - 16 Aprile 2008
Un inferno, con vista sul paradiso. È il personale universo di Jan Saudek (Praga, 1935), al cui centro si muove l’uomo con le sue pulsioni, ambigue ed estreme. Gioia di vivere, fobia della morte e solitudine; esaltazione della carne e angoscia del decadimento fisico. Il percorso della mostra, a cura di Enrica Viganò, ci cala in una dimensione narrativa che scava nei meandri dell’animo umano. E svela una realtà interiore ed estraniante, costruita minuziosamente dall’artista, che per l’occasione diviene regista, truccatore e scenografo delle sue stesse fotografie.
Anche il tempo segue la volontà del creatore Saudek: tutte le immagini, artificiosamente retrodatate, riportano alla Praga simbolista di fine Ottocento, un tempo remoto, e ora vissuto con nostalgia. La finzione pervade anche la resa, e gli tutti gli scatti, in bianco e nero, sono dipinti con cromie acide e acquose, quasi fossero manifesti di un cabaret fin de siècle.
Del resto, la tecnica è quella in voga nei primi decenni di vita della fotografia, il pittorialismo. Che ora diventa segno di una compiaciuta regressione temporale, una bella confezione che racchiude le immagini. I colori vaporosi e perfetti sfumano nel fondo cieco, umido e scrostato che fa da retroscena a quasi tutte le composizioni. È il muro della cantina in cui l’artista iniziò a lavorare le sue prime opere e che nel tempo è diventato sua inconfondibile cifra stilistica. Gli interni di Saudek, claustrofobici, ben raccontano la sua esperienza, prima deportato ad Auschwitz e poi censurato dal governo comunista cecoslovacco. Le sue immagini sono dense e coinvolgenti, e in fondo inquinate da un sentore oscuro di morte, ora latente ora manifesto, che affascina lo spettatore. Certo, si tratta sempre di una morte lirica; sublimata attraverso composizioni di solenne classicità, con frequenti incursioni nel mito stesso.
Protagonisti e complici della complessa regia, i soggetti ritratti e i loro corpi virulenti e seminudi. In loro Saudek non cerca la bellezza ma l’imperfezione, talvolta persino lo strazio fisico. Il diverso, che proprio per la sua differente esperienza di vita sembra avvolto in un’aurea spirituale.
E sulla scena si vivono pulsioni estreme, provocanti: nell’erotismo ostentato delle pose o nel volto esasperato di una donna che ti guarda negli occhi, un attimo prima di togliersi la vita. Se La ragazza slava con suo padre raffigura passioni incestuose, Ida come una carta da gioco è insieme king e queen. O la Maternità che allatta una bambola diventa simbolo dell’impossibilità per l’uomo di realizzarsi in modo autentico.
Ma ogni messa in scena è solo una parte dell’atto, che si completa nella totalità della mostra. All’interno degli spazi espositivi la narrazione incalza, rafforzata da una certa propensione del fotografo a costruire sequenze. Le immagini vivono in ogni millimetro: forti e vivide ritraggono figure sanguigne. Ora in modo ironico, ora grottesco, ora gioioso.

articoli correlati
Turbolenze milanesi, dopo i problemi alla mostra di von Gloeden, rinviata quella di Jan Saudek

silvia criara
mostra visitata il 1° marzo 2008


dal 27 febbraio al 27 aprile 2008
Jan Saudek – L’universo in una camera
a cura di Enrica Viganò
PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea
Via Palestro, 14 (zona Porta Venezia) – 20121 Milano
Orario: lunedì ore 14.30-19.30; da martedì a domenica ore 9.30-19.30; giovedì fino alle ore 22.30
Ingresso: intero € 6; ridotto € 4/3
Catalogo Federico Motta, € 20
Info: tel. +39 0276009085; fax +39 02783330; www.comune.milano.it/pac

[exibart]

Articoli recenti

  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30
  • Mostre

I gioielli e la poetica dell’abitare. La lezione di Andrea Branzi in mostra a Milano

10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…

21 Dicembre 2024 17:20