Fino al 28.III.2015 Works on Paper: Mixed Media and Photographs Studio Guenzani, Milano

Studio Guenzani presenta “Works on Paper – Mixed Media and Photographs”, una mostra collettiva di opere su carta e fotografie. In mostra le opere di: Nobuyoshi Araki, Stefano Arienti, Gabriele Basilico, Joseph Beuys, Ginny Bishton, Louise Lawler e Lari Pittman.

Una mostra davvero carica di suggestioni a partire dal celebre manifesto La rivoluzione siamo noi di Joseph Beuys in dialogo con un altro manifesto, quello di Matisse, di cui Stefano Arienti si impossessa traforando il poster con un ago ed esponendone il retro. Il risultato è Fondo blu, una superficie bianca tratteggiata da centinaia di fori che delineano il soggetto matissiano senza però restituirne il colore. Processo inverso rispetto all’operazione di Nobuyoshi Araki, maestro della fotografia erotica, che distaccandosi dalla narratività asciutta di Tokyo Lucky Hole dà vita a una potente opera fotografica in bianco e nero arricchita da pennellate di colore vibrante. Gesto che ricorda le opere di Arnulf Rainer, il quale conferiva una maggiore espressività alle immagini attraverso il movimento della pennellata.

Nessuna traccia personale dell’artista Louise Lawler che in Heads, Legs, Condiments et al fotografa l’installazione di Art Basel, di Propo, di Paul McCarthy. Lawler si fa portavoce di quell’era “postmoderna” che attinge dal repertorio di immagini di altri artisti per reinterpretarle e indagare il ruolo dell’arte in base al contesto in cui sono esposte e alle modalità di percezione. Al contrario degli scatti di Gabriele Basilico che mettono in evidenza la dura e cruda realtà senza abbellimento alcuno, ma non per questo artisticamente ed empaticamente meno potenti. In Beirut domina la devastazione della città libanese in cui l’atmosfera è talmente rarefatta da sembrare un dipinto.

Tutte le opere esposte hanno infatti in comune di essere in qualche modo ibride e interstiziali, “mixed-media” appunto: non solo opere su carta, ma anche fotografie, collage, interventi che restituiscono una visione caleidoscopica dell’arte.

mostra visitata il 5 febbraio 2015