Categorie: milano

fino al 28.VII.2007 | Tony Oursler | Milano, Galleria Emi Fontana

di - 14 Giugno 2007

La galleria è buia. Prima che si entri dalla porta escono voci. Gorgoglii, smorfie, rumori, spari, esplosioni, urla e sbiascichi. Hinc erit fletus et stridor dentium. All’interno sembra di essere arrivati in un girone dantesco, uno di tipo hollywoodiano, magari ideato da George Lucas. Negli spazi spandono, sospesi, frammenti di guerriglia giganti, proiettili parlanti e luci rossastre che rimangono come sfondo. In superficie, su questi oggetti volanti, stagnano occhi, nasi, rughe e labbra truccati come maschere teatrali, metallescenti. Ogni faccia è proiettata su supporti di volumi diversi, dando la sensazione che tutti i personaggi siano stati risucchiati, e imbottigliati dentro le superfici. Le video proiezioni, sono infatti così accurate che, per errore, si può pensare provengano dall’interno dei frammenti di gesso. Frammenti tenuti fermi a mezz’aria, da fili di nylon.
Un video scenario di questo genere non poteva che essere firmato da Tony Oursler (New York, 1957). L’artista americano che maggiormente ha innovato lo spazio e l’espressione delle installazioni video all’interno della cosiddetta videoart. Dal 1992, con The watching, Oursler utilizza il volto come mezzo espressivo e teatralizzante, un dispositivo per dare ancora più potenza al senza-limite del visibile. I rumori e le luci diventano dimensioni atmosferiche che supportano l’immagine, la dilatano e la umanizzano, fino ai bordi della materia consentita. In questo consiste l’opera dell’artista americano: nella restituzione all’occhio dell’egemonia visuale.

A quello sguardo che entra e arrotonda l’immagine proiettata, cambiandole di posto, ed eliminando la bidimensione del materiale video. Quel fotogramma instabile che viene plasmato su e con il supporto a sostegno, dentro quel volume oggettivo che rappresenta l’unica forma verso un’esistenza reale. Una presenza tridimensionale.
I monologhi di ogni faccia-proiettile, in galleria, sono un esempio di un processo di sculturizzazione del supporto video. Ogni attore recita in loop i propri versi violenti, onomatopee che prima simulano e poi interpretano la violenza stessa. Ed ogni volume-proiettile porta su di sé l’umano ipo-statizzato, il viso aerodinamico che rappresenta l’arresto della velocità, il non-sense delle armi e il loro linguaggio sparso.
L’immagine, dunque, per questa installazione costituisce l’avvenire della visione e dei suoi vizi da voyeur. L’arte allora diventa una scusa che non può fare a meno di trasmettere messaggi. Contorte parole roche che straparlano di respiri metallici, coltelli imbottiti ed esplosioni di risate.

E il corpo umano diventa il malomondo del contemporaneo, un frammento rotto che si disintegra perdendo le origini di una propria, mitica figura centrale. Perdendo persino il proprio profilo metaforico.

articoli correlati
Ourlser al Museo Andersen di Roma
Una personale a Trento
La grande mostra al Macro di Roma nel 2003

ginevra bria
mostra visitata il 30 maggio 2007


dal 28 maggio al 28 luglio 2007
Tony Oursler – Dum-Dum, Metalbreath, Wadcutter
Galleria Emi Fontana, Viale Bligny 42 – 20136 Milano – Zona Crocetta
Orari d’apertura: dal martedì alla sabato, dalle 11.00 alle 19.30
ingresso libero – Per info: telefono 02.58322237 / fax 02.58306855
emif@micronet.itwww.galleriaemifontana.com


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Brassaï. L’occhio di Parigi: a Bassano del Grappa un nuovo grande capitolo di storia della fotografia

Fino al prossimo 21 aprile il Museo Civico di Bassano del Grappa ospita “Brassaï. L’occhio di Parigi”, la mostra realizzata…

24 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Armonie mediorientali e ritmi universali in Fondazione Prada a Milano

Fino al 24 febbraio l’installazione site specific dell’artista marocchina Meriem Bennani dà forma a una misteriosa sinfonia attivata da molteplici…

23 Dicembre 2024 19:07
  • Mostre

Parigi esplode di mostre: una ricognizione dalla capitale culturale dell’Europa

Parigi continua a fare della cultura un tassello cruciale di sviluppo: l’offerta delle grandi mostre, visitabili tra la fine del…

23 Dicembre 2024 17:59
  • Mercato

Dentro l’asta. Il vestito rosso di Domenico Gnoli

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell’anno che sta per finire, tra maestri del Novecento e artisti emergenti in giro…

23 Dicembre 2024 17:42
  • Bandi e concorsi

DGCC e American Academy, l’open call per una nuova residenza per curatori

Un ponte tra Italia e Stati Uniti: c'è tempo fino al 30 gennaio 2025 per partecipare alla nuova open call…

23 Dicembre 2024 12:05
  • Personaggi

Addio a Edoardo Ferrigno, tra i pionieri dell’Astrattismo a Napoli

Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…

23 Dicembre 2024 11:05