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Fino al 3.II.2002 | Segni e sogni della Terra. Il disegno del mondo dal mito di Atlante alla geografia delle reti | Milano, Palazzo Reale

di - 22 Ottobre 2001

Numerose sono le mostre e le manifestazioni culturali, anche di alto livello, che si stanno svolgendo a Milano in questo periodo. Da Picasso a Tulouse Lautrec, dalla Scapigliatura a Campigli, l’offerta appare davvero ampia ed importante, rendendo così il capoluogo lombardo un posto all’avanguardia nel campo culturale.
Questa ricca serie di avvenimenti rischia, però, di oscurare uno degli appuntamenti più interessanti che si sta svolgendo nella città meneghina: Segni e sogni della Terra, la mostra voluta dalla De Agostini, per celebrare degnamente i propri cento anni di storia. Si tratta di uno straordinario viaggio attraverso più di duemila anni di cartografia.
La rappresentazione del mondo attraverso il linguaggio figurativo si rivela un affascinante viaggio che mescola insieme fantasia e religione, mitologia e scienza, superstizione e potere: i documenti cartografici in effetti rispecchiano fedelmente la civiltà che li produce, diventandone praticamente una autoritratto. Non a caso, nel mondo, antico e medievale, il luogo di produzione della carta diventa automaticamente il centro del mondo conosciuto e tutti gli altri paesi gli ruotano attorno simulando un movimento centrifugo. Il percorso espositivo è costituito da una importante serie di reperti, disegni, documenti che illustrano perfettamente il grande fascino che ha sempre avvolto il mondo leggendario delle scoperte geografiche e astronomiche. Alcuni dei pezzi esposti si rivelano davvero dagli autentiche rarità. Risaltano, tra gli altri, la copia medievale della Tabula Peutigeriana (la più antiche rappresentazione giunta a noi del mondo risalente al II sec. d.C.), alcuni splendidi e rarissimi codici miniati medievali e gli spettacolari disegni di Leonardo che illustrano il territorio di Milano. Altrettanto spettacolari sono la serie degli strumenti esposti. Si parte dagli oggetti usati dagli agrimensori romani per giungere agli strumenti presenti nei satelliti per facilitare l’osservazione terrestre. Proprio questi ultimi ritrovati scientifici dimostrano come la tecnologia abbia pesantemente modificato il mondo cartografico rendendolo sicuramente più preciso e dettagliato ma privandone, forse, del suo fascino misterioso.



Per saperne di più
Leggi l’approfondimento critico di Elena Arosio

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Luca Scalco


Segni e Sogni della Terra. Il disegno del mondo dal mito di Atlante alla geografia delle reti. Milano, Palazzo Reale. Sal 27 settembre 2001 al 6 gennaio 2002. Orario d’apertura: lunedì, ore 9.30-14.00; martedì – mercoledì e domenica, ore 9.30-20.00; giovedì – venerdì e sabato, ore 9.30-23.00 (la biglietteria chiude 30 minuti prima). Ingresso: intero, £ 15.000; ridotto, £ 10.000; gruppi, £ 12.000; scuole dell’obbligo, £ 6.000; scuole superiori, £ 8.000. Catalogo: De Agostini.

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Visualizza commenti

  • e' una mostra bellissima dove portare anche i bambini. I miei ne sono rimasti entusiasti.

  • Caro Luca Scalchi,
    la piacevolezza della Mostra ci ha regalato il tuo articolo, sobrio, composto e assolutamente intrigante.
    Il tuo bell'articolo, di per sè, ci ha regalato questo delizioso pensiero rivolto ai bambini.
    Ottimo lavoro, grazie.
    Ciao, Biz.

  • Ho visto cose che prima avevo solo potuto apprendere dai libri.
    Una volta la cartografia era legata alla vita religiosa e quella militare.
    Forse oggi ci serviamo delle cartine per gli stessi motivi dettati dal vivere: sapere dove siamo, dove andiamo...una cartina serve per "viaggiare" e conoscere l'infinito.
    Bella mostra che consiglio a tutti!!
    Almeno ci rendiamo conto di quanto sia importante lo studio e l'approfondimento scientifico di certe discipline e il mantenimento di dati e ricerche da parte di importanti e assolutamente necessarie biblioteche!
    Ho apprezzato molto il suggeguirsi logico delle sale.

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