Categorie: milano

fino al 3.XI.2007 | Gianni Cuomo | Milano, Il Torchio Costantini

di - 25 Ottobre 2007
Sono ovunque, in galleria: arrampicati sulle pareti, rannicchiati in un angolo, seduti su scranni sarcasticamente maestosi. Insinuanti, insistenti, subdoli. Assolutamente spiazzanti. Chiamano, irridono, turbano lo sguardo quieto del visitatore, che cercherebbe pace. Sono gli ominidi di Gianni Cuomo (Battipaglia, 1962; vive a Milano), sculture a forma di corpo e corpi a forma di opera d’arte, che creano un piccolo villaggio della comunicazione. O, meglio, contro la comunicazione. L’artista di origine campana torna al Torchio per proporre la sua dolceamara riflessione sull’uomo contemporaneo e i suoi sistemi, attraverso un linguaggio artistico fortemente personalizzato e rigorosamente in bianco e nero.
Innanzitutto, le sculture. Protagonista indiscussa è la figura umana, che mantiene i suoi tratti essenziali ma perde qualsiasi connotazione individuale. L’effetto di alienazione che si ottiene risulta talora divertente, talora pateticamente scomodo, ma senza dubbio fa riflettere. Gli ominidi sono per lo più soli, singoli esseri spersonalizzati colti in atteggiamenti drammatici, meditativi, ossessionati. A volte piangono, altre riflettono, altre ancora si raccolgono in preghiera. Qualcuno ha unghie lunghissime, beffa di un corpo sbagliato; qualcun altro ha protesi che sostituiscono gli arti; altri ancora sono avvolti in bende, oppure hanno tubi di plastica e fili che li collegano a chissà quale mondo esterno. Ma il loro vero punto in comune, il tatuaggio che li marchia come un eterno invito alla riflessione, è l’ossessivo ripetersi sulla pelle di catene infinite di lettere e numeri. E questo per colpa di un sistema di comunicazione mass-mediatico che sta risucchiando tutti in un vortice d’incomprensibilità. Che sta elevando un muro di incomunicabilità tra uomo e uomo, come dimostra la coppia di ominidi Lipwek, chiusi ciascuno dentro la propria teca di vetro e accomunati solo da un sistema di tubi catodici. Accanto alle sculture, Cuomo presenta una serie di tavole a tecnica mista, in cui il senso di frammentazione raggiunge il culmine. Il bombardamento d’immagini e messaggi eterogenei ai quali siamo sottoposti quotidianamente -ormai quasi a livello inconscio- si traduce in una sovrapposizione disconnessa di immagini di taglio, con provenienza e significato diversissimi. Stralci di architetture, di visi e corpi, di folle, di cinema, di lettere e numeri si sovrappongono scomposti in un insieme intermittente e ossessionante, che fa quasi invocare il silenzio dei sensi. Anche le tavole, per quanto meno accattivanti delle sculture, esprimono al meglio gli effetti di una comunicazione invasiva, che ha ormai perso di vista la propria finalità essenziale in un trionfo nauseante di sovrabbondanza.

I lavori di Cuomo lasciano lo spettatore indeciso tra il divertimento e l’amarezza. Di fronte a una sua scultura non sappiamo se sorridere o angosciarci, se vederla con la tenerezza di un vezzeggiativo o con l’incubo di un pensiero scomodo. Lasciamo la mostra con un sorriso amaro, e un sottile filo d’inquietudine. Sotto la pelle, ci si è irrimediabilmente infilato il tarlo del dubbio.

articoli correlati
In collettiva da Bianca Maria Rizzi a Milano
Personale al Mapp

barbara meneghel
mostra visitata il 4 ottobre 2007


dal 4 ottobre al 3 novembre 2007
Gianni Cuomo – Bipedi a perfetta deambulazione verticale
a cura di Stefano Castelli
Il Torchio-Costantini Arte Contemporanea
Via Crema, 8 (zona Porta Romana) – 20135 Milano
Orario: da lunedì pomeriggio a sabato ore 10-12.30 e 15.30-19.30
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel./fax +39 0258318325; iltorchio@fastwebnet.it; www.iltorchio-costantini.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

The Prism: a Milano, l’arte urbana di Stefano Simontacchi per un viaggio spirituale

Le installazioni digitali di Stefano Simontacchi illuminano i ledwall di cinque zone di Milano: un invito a riconnettersi con se…

20 Novembre 2024 16:13
  • Musei

La GNAM di Roma cambia: una C per l’arte contemporanea nel logo

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna recupera il suo storico acronimo, aggiungendo una C per la contemporaneità: così la direttrice Mazzantini…

20 Novembre 2024 13:27
  • Mostre

Simone Forti e Yael Bartana, spiriti del nostro tempo: due mostre da Raffaella Cortese a Milano

La galleria milanese Raffaella Cortese ospita due mostre dedicate a Yael Bartana e Simone Forti, entrambe protagoniste dell’ultima Biennale di…

20 Novembre 2024 12:13
  • Fotografia

La Puglia vista da 12 grandi fotografi: la mostra alla Fondazione Biscozzi Rimbaud di Lecce

35 scatti di 12 fotografi dell’Agenzia Magnum, da Martin Parr a Ferdinando Scianna, per raccontare una Puglia tanto mitica quanto…

20 Novembre 2024 10:50
  • Musei

Museo Egizio, tra bicentenario e conferme: Christillin ancora alla guida della Fondazione

Tre giorni di performance, laboratori e progetti d’arte contemporanea per i 200 anni del Museo Egizio di Torino, con una…

20 Novembre 2024 10:10
  • exibart.prize

exibart prize incontra Jacopo Dimastrogiovanni

Nel corso della mia attività ho sentito spesso il bisogno di esprimermi in merito a quanto mi stava accadendo attorno.

20 Novembre 2024 9:01