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Fino al 30.IV.2002 | Mimmo Rotella e il Cinema | Milano, Galleria Zonca&Zonca

di - 27 Marzo 2002

La poetica dell’Informale, che vede nell’evento artistico l’azione che riempie il vuoto dell’esistere, anima i decollages dedicati al cinema di Mimmo Rotella, esposti in quarantacinque esemplari presso la galleria Zonca&Zonca di Milano.
Nei primi anni ’50, quando il mondo artistico non riconosce più nel linguaggio delle forme codificate il modo essenziale di comunicazione tra gli uomini, Rotella stravolge la variegata scena artistica europea con una nuova forma pittorica: il decollage.
Nella stucchevole Roma della Dolce vita felliniana l’artista sperimenta nuovi mezzi e nuovi messaggi di comunicazione: la pubblicità, il cinema, la politica, anticipando di una decina d’anni il movimento della Pop art.
Così, dai muri della città eterna egli strappa i manifesti cinematografici e li incolla su tela, li rielabora e li manipola in modi espressivi diversi, ricostruendo la sostanza pittorica attraverso il materiale cartaceo. Si viene così a creare una nuova oggettività fatta di brandelli di vita quotidiana, estratti dal contesto abituale e proposti in una visione squarciata e consunta della realtà mediatica.
Attraverso il gesto della lacerazione, Rotella altera le icone della celluloide, le estrapola dall’immaginario collettivo ed in una continua vitale agitazione reitera l’oggetto comune e lo muta in oggetto artistico.
I quadri di Marilyn Monroe, Charlie Chaplin, Sofia Loren, Liz Taylor, Marlene Dietrich, Rita Hayworth, Clark Gable, John Wayne si caricano di significati simbolici, divengono, attraverso l’intelligente interpretazione di Rotella, lo specchio della società di massa, della spersonalizzazione, ma anche del gioco.
Negli anni ’60 a Parigi Rotella matura il suo lavoro all’interno del Noveau rèalisme insieme ad artisti come Yves Klein, Arman, Jean Tinguely, Raymand Hains, e si concentra ancora di più sull’opera artistica come segno ed espressività assoluta.
Le figurazioni di Rotella si costituiscono come strutture testuali, nelle quali si addensano impronte linguistiche che il fruitore può interpretare in una perenne dinamica variazione di significati.
La società caratterizzata dall’effimero e le leggi di massificazione gli servono per inserire l’opera d’arte in un momento storico determinato. I colori intensi, quasi violenti catturano il fruitore e lo affascinano, per portarlo a riflettere sulla realtà urbana e sui propri valori, dove il silenzio ed il non detto non sono contemplati ed invece emergono dalle figurazioni dell’artista calabrese.
Per la sua carica eversiva ed insieme innovativa, Mimmo Rotella è considerato uno dei più rilevanti artisti europei contemporanei. Nella sua incessante carriera rimane protagonista ancor oggi di importanti eventi: nel 1990 partecipa alla rassegna High and low al MoMa di New York; tiene la personale Face à l’Histoire al Centre Pompidou di Parigi nel 1996; sorprende nel 1994 all’esposizione Halls of Mirrors al MOCA di Los Angeles, sino ad arrivare alla partecipazione come maestro storico alla 49° Biennale di Venezia.
Con l’opera di Mimmo Rotella dedicata al cinema si comprende come l’arte sia davvero l’invito ad una spesa di energia, e, usando le parole dello stesso artista, come sia non abilità, ma linguaggio creativo.

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www.zoncaezonca.com

Mariangela Falchetti
mostra visitata il 16.III.2002


Mimmo Rotella e il Cinema
Fino al 30.IV.2002
Galleria Zonca&Zonca, Milano
Tel. 02.72003377
Fax. 02.72003369
Orari: 10:00-13:00; 15:30-19:30
Chiuso la domenica ed il lunedì mattina
info@zoncaezonca.com


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  • Mimmo Rotella nasce a Catanzaro il 7 ottobre 1918. Vive e lavora a Milano. Artista stravagante, volto ad una vita decisamente bohémien.
    Interessante come Mimmo Rotella rielabora i manifesti cinematografici, strappati dai muri, li incolla su tela, ricostruendo la sostanza pittorica attraverso il materiale cartaceo, creando, usando le parole dello stesso artista, un linguaggio creativo.
    Sono belle le sue opere.

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