Categorie: milano

fino al 30.IV.2004 | Stephan Jung | Milano, Galica Artecontemporanea

di - 21 Aprile 2004

Stephan Jung (Stoccarda, 1964) divide la sua attività artistica in due periodi. Il primo arriva fino al 1992 e vede la realizzazione di opere al neon. Il secondo parte nel 1993 ed è incentrato sulla pittura. Entrambi seguono una stessa ricerca basata sulla luminosità, sulla grafica e sull’appariscenza del linguaggio pubblicitario.
La mostra alla Galica Artecontemporanea riunisce opere pittoriche realizzate negli ultimi due anni in cui i tre punti cardine della sua ricerca si ritrovano in ogni tela, aggiungendo un quarto elemento comune all’ ultima produzione: la struttura rigorosamente quadrangolare degli elementi che compongono le sue figure. Si tratta di oggetti di uso quotidiano, prevalentemente tratti dalle pubblicità, ingranditi e scomposti in modo da risultare irriconoscibili. Questa trasformazione avviene, prima che sulla tela, in una rielaborazione di foto al computer. Gli elementi dell’immagine vengono messi in rilievo come oggetti di propria autonomia c osì che il blocco iniziale risulta essere una composizione di numerosi moduli. Nella trasposizione sulla tela, Jung applica anche una particolare ricerca sul colore. I contorni dei suoi elementi sono tracciati sempre da un gioco di sfumature e contrasti che, oltre a sostituire il segno, danno un senso di profondità e volume. Usa tonalità sgargianti, incisive e brillanti, tratte anch’esse dal mondo pubblicitario, che emula nei colori e al contempo analizza per dominarlo e non esserne dominato. Agli stessi oggetti cerca di dare, dipingendoli e non lasciandoli come immagine rielaborata, una dimensione intima oltre che commerciale. Cerca insomma di trasformare la pubblicità in arte, piuttosto di far asservire l’arte alla pubblicità e nel testo del catalogo presente in galleria propone un calzante paragone: “… la funzione dell’artista a i tempi del mecenatismo ecclesiastico era in gran parte quella di fare della propaganda per un prodotto: la religione. Oggi, il prodotto è l’oggetto di consumo. […] Del resto pubblicità e media sono diventati i principali produttori di immagini con cui l’arte entra inevitabilmente in competizione”.

carolina lio
mostra visitata il 26 marzo 2004


Stephan Jung
Milano, Galica Artecontemporanea, piazza Bertarelli 4
orario di visita: dal martedì al venerdì dalle 15:30 alle 19:30; il sabato dalle 14:00 alle 18:00
ingresso libero
per informazioni: tel. 02 86984083
catalogo gratuito a cura di Alessandra Pace


[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Alighiero, oltre lo specchio: intervista ad Agata Boetti e Giorgio Colombo

Cabinet de curiosités: nella sede romana di Tornabuoni Arte, un progetto inedito che mostra l’intimo del mondo di Alighiero Boetti.…

27 Dicembre 2024 10:20
  • Mostre

La memoria distopica di Felix Shumba alla Galleria Fonti di Napoli

Memorie personali e storia collettiva si intrecciano in un drammatico racconto visivo: alla Galleria Fonti di Napoli, la prima mostra…

27 Dicembre 2024 9:23
  • Mercato

Dentro l’asta. La Madonna delle Ciliegie di Quentin Metsys

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell’anno che sta per finire, tra vecchi maestri e artisti emergenti in giro per…

27 Dicembre 2024 9:00
  • Mostre

Oscar Giaconia protagonista al MAC di Lissone con MOCKUPAINT

Curata da Stefano Raimondi, MOCKUPAINT di Oscar Giaconia al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone rimarrà aperta fino al 26 gennaio…

27 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

Perturbante e in dissolvenza: la migliore architettura del 2024 non è muscolare

Il 2024 l'ha dimostrato, l'architettura roboante e instagrammabile è giunta al capolinea. Forse è giunto il momento di affinare lo…

26 Dicembre 2024 16:30
  • Design

A Roma si racconta una fiaba attraverso una mostra collettiva di design

Caterina Frongia, Millim Studio, Flaminia Veronesi e Anastasiya Parvanova sono le protagoniste della narrazione al femminile in corso presso Spazio…

26 Dicembre 2024 12:48