Categorie: milano

fino al 30.IV.2007 | Massimo Iosa Ghini | Milano, Antonia Jannone

di - 19 Aprile 2007

Disegni, schizzi, appunti di una carriera lunga più di vent’anni. Architetture che sembrano miraggi di un mondo a venire, possibile ma ancora lontano. Eppure non sono utopie, ma in buona parte progetti di edifici e interni già completati o in fase di realizzazione, come i grattacieli One e Two a Miami, la stazione metropolitana di Kröpcke ad Hannover o il Boscolo Palace a Budapest. Quello di Massimo Iosa Ghini (Bologna, 1959) è un percorso complesso. Comincia nella Bologna che rivoluziona il fumetto tra fine anni Settanta e inizio anni Ottanta e procede con la laurea in architettura a Firenze, l’attività di designer e soltanto più tardi quella di architetto. Eppure è un percorso coerente. Design e fumetto sembrano intersecarsi fin dall’inizio nelle avventure del suo Capitano Eduardo Alberto Sillavengo. Iosa Ghini ricorda come quest’esperienza si sia riflessa nel suo modo di interpretare il lavoro progettuale. L’immagine rimarrà per lui l’indiscutibile punto di partenza del progetto, lasciando in secondo piano le questioni materiali. La lezione sarà poi ribadita da Ettore Sottsass che lo chiamerà a partecipare al gruppo Memphis, nel rifiuto esplicito del primato della funzione sull’emozione e di quello del sistema produttivo sul progetto. La libertà di un’iconografia astratta darà a Iosa Ghini la possibilità di sviluppare uno stile originale, la cui coerenza si può riconoscere senza difficoltà anche in disegni lontani vent’anni. Le architetture, gli interni e gli oggetti di design vengono da lui concepiti attraverso sequenze di linee morbide, di curve sinuose, di superfici leggere dai colori caldi, sempre attente a sviluppare una tensione aerodinamica, come se da un momento all’altro dovessero alzarsi in volo e confrontarsi a grandi velocità con la resistenza del vento. Nei suoi disegni si percepisce la libertà dell’immagine, che appare tanto più piena quanto più i vincoli del mondo esterno sono messi tra parentesi e non considerati. Quando strutture imponenti si reggono su piedistalli palesemente troppo esili, quando da grattacieli e palazzi entrano ed escono le spirali ed i tentacoli di tubolari sopraelevate. Quando l’architettura si fa fantascienza.

Velocità, forma e tensione sono motivi chiave del bolidismo, movimento nato a Firenze nella prima metà degli anni ottanta e di cui Iosa Ghini è stato uno dei fondatori. Per quanto transitoria, quest’esperienza durata “il tempo di una foto” ha sicuramente influenzato l’attività dell’architetto bolognese, soprattutto per la riflessione su come la velocità immateriale della tecnologia e dell’informatizzazione possa generare la percezione della fluidità dello spazio. Le forme morbide e dinamiche delle architetture di Iosa Ghini danno origine a volumi fluidi in cui immergersi e farsi abbracciare, lasciandosi trasportare dalle onde di una corrente in continuo movimento. Per scoprire che nel futuro ci siamo già.

articoli correlati
Altri spazi fluidi: Pei a Berlino
link correlati
www.iosaghini.it

stefano mazzoni
mostra visitata il 3 aprile 2007


Massimo Iosa Ghini – Disegni di architettura
Antonia Jannone, Corso Garibaldi 125 – 20121 Milano (zona Garibaldi)
Orario: tutti i giorni dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30 escluso i festivi
Durante il Salone del Mobile: tutti i giorni dalle 11.00 alle 19.30
Ingresso libero – Info: tel. +39 0229002930; fax +39 0118136006; <a www.antoniajannone.it
Catalogo in galleria con testi di Stefano Casciani, 7 euro


[exibart]

Articoli recenti

  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01
  • Mostre

La pioggia e il velo, Rita Ackermann e Cy Twombly in dialogo alla Fondazione Iris

Manna Rain: le nuove piogge astratte e cinematografiche di Rita Ackermann in dialogo con l’eredità di Cy Twombly, per la…

27 Luglio 2024 16:10
  • Mercato

Il Ponte Casa d’Aste è stata acquisita dai francesi Millon & Associés

La maison italiana fondata nel 1974 fa il suo ingresso nel gruppo d’aste Millon, ma mantiene forte la sua identità

27 Luglio 2024 12:31
  • Fotografia

Other Identity #122, altre forme di identità culturali e pubbliche: Cristina De Paola

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Luglio 2024 12:10
  • Bandi e concorsi

WineWise, la open call di Art Days che porta l’arte tra i vigneti della Campania

WineWise: parte la open call per artisti emergenti promossa da Art Days Napoli Campania. In palio la produzione di un'opera…

27 Luglio 2024 10:00