Categorie: milano

fino al 30.IV.2009 | Giorgio Griffa | Milano, Lorenzelli

di - 24 Aprile 2009
Seguire i tracciati che Giorgio Griffa (Torino, 1936) ha lasciato sulle tele del cosiddetto ciclo dei “segni primari” (erano gli anni ‘70) equivale a osservare un elettrocardiogramma.
Un referto che intende leggere l’uomo come partecipe della natura; l’artista a completo ed esclusivo servizio dell’arte, al pari di tela, pennello e pigmenti, se è vero che lo stesso Griffa ha dichiarato: “Preferisco diventare anonimo, fare dei segni che sono nelle mani di tutti, preferisco diventare invisibile, assumere un atteggiamento in cui la mia mano è uno strumento della pittura”. Un senso di umiltà nato dal fatto che “quando io prendo in mano la pittura, mi trovo a fare i conti con una memoria straordinaria”; una memoria “carica di quantità di significati e di emozioni”.
Nella ventina di opere esposte da Lorenzelli si dipana un percorso omogeneo, ricco di fascino. Dove a vincere è certamente la purezza del segno, in una pittura totalizzante come il rumore bianco, ma dalla quale emerge con raffinata potenza la capacità di governare il ritmo. È questa la parola che, come giustamente suggerito dagli interventi critici che completano un catalogo ricco di suggestioni (e che pertanto si fa perdonare i troppi refusi), determina il carattere di questa fase della produzione di un artista che si vede – e si mostra – nelle vesti sciamaniche di un medium al servizio della natura.

La ripetitività insistita dei tratti, le morbide variazioni cromatiche, l’incedere compassato del pennello sulla tela grezza: è la rappresentazione del tentativo di “settare” il proprio respiro sui tempi eterni ed eterei del mondo, in un’azione di pacificazione panica che strappa all’arte le sue proprietà mimetiche e le consegna alla figura dell’artista. Artista che, quindi, (ri)acquista il proprio status sacerdotale, riallacciando un legame con l’eterno che lo porta a esser in grado, infine, di dipingere il divenire, come titola la personale.
Si è parlato, per i lavori di Griffa, di “pittura analitica”, “nuova pittura” o anche “pittura-pittura”; si è cercato di contestualizzare la sua esperienza nel mare magnum dell’astrattismo, accostandola di volta in volta a questa o a quella corrente, in barba alla sua natura mai taciuta, semmai esplicitata, furiosamente figurativa.

Se non avessimo a noia le etichette, buone ormai forse solo per i surgelati, si potrebbe parlare di arte sincronica. Laddove è proprio nel perseguimento del “suonare insieme” che esce lo straordinario valore di quest’esperienza.

articoli correlati
Con Bonalumi alla Permanente di Milano

francesco sala
mostra visitata il 16 aprile 2009


dal 12 marzo al 30 aprile 2009
Giorgio Griffa – Dipingere il Divenire
Lorenzelli Arte
Corso Buenos Aires, 2 (zona Porta Venezia) – 20124 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 10-13 e 15-19; lunedì su appuntamento
Ingresso libero
Catalogo disponible
Info: tel. +39 02201914; fax +39 0229401316; lorenzelliarte@tin.it; www.lorenzelliarte.com


[exibart]

Articoli recenti

  • Attualità

Il Qatar dona 50 milioni a Venezia e potrebbe avere un suo Padiglione ai Giardini

Il Qatar ha donato 50 milioni di euro a Venezia, per supportare la salvaguardia del patrimonio culturale della città: lo…

26 Luglio 2024 17:03
  • Mercato

Sotheby’s inaugura un nuovo flagship a Hong Kong

Un piano dedicato alle mostre e alle preview, un altro destinato alla vendita di collectibles di ogni genere, dai dipinti…

26 Luglio 2024 16:50
  • Personaggi

Olimpiadi 2024: intervista alla curatrice di Casa Italia, che mette al centro il tema della fratellanza

Con l’apertura dei Giochi Olimpici si è inaugurata ufficialmente anche la sede in cui l’Italia espone le proprie eccellenze creative:…

26 Luglio 2024 16:48
  • Arte contemporanea

L’Arte Povera celebrata con una grande mostra alla Bourse de Commerce di Parigi

Alla Bourse de Commerce Pinault Collection di Parigi, una mostra dedicata all’Arte Povera: dai maestri storici del movimento fino agli…

26 Luglio 2024 15:57
  • Premi

Sensing Beyond Human: il Premio Lydia 2024 va alla ricerca di Giulia Deval

Promosso dalla Fondazione Lazzaretto di Milano, il Premio Lydia 2024 è stato vinto da Giulia Deval, per la sua ricerca…

26 Luglio 2024 14:35
  • Progetti e iniziative

Caloma Festival porta l’arte contemporanea in un borgo del Salento

Partendo dalla tradizione della tessitura, il festival Caloma rilegge il territorio di Casamassella e del Salento attraverso i linguaggi della…

26 Luglio 2024 11:25