Gran parte delle opere di questa personale di Daniele Girardi (Verona, 1977, vive a Milano e Verona) sono disposte su un’unica parete, mentre gli altri tre muri del pur piccolo spazio espositivo sono liberi. Il motivo è strettamente legato al soggetto ed alla ricerca dell’artista, che produce animali mutanti, esseri con più arti o più teste, esseri che sono un groviglio di connotati. Tutti questi “super-animali” (inquietanti ma comunque con qualcosa in più) hanno “richiesto” di essere uniti in un’installazione di venti pezzi che costituisce un unico ulteriore animale, configurato come un sovra-organismo, un piccolo Leviatano del XXI secolo.
Anche la tecnica è ibridativa, mescola pittura e fotografia in maniera originale, nonostante l’intersezione fra questi due mezzi espressivi sia praticata da innumerevoli artisti. Curiosa la procedura, che stempera un po’ la tensione del soggetto e dona all’operazione un tocco di concettualità anche giocosa: Girardi seziona e riassembla diversi animaletti-giocattolo di plastica, creando così per la prima volta l’ibrido che poi andrà a fotografare; infine interviene pittoricamente sulla foto scattata.
Gli esemplari-giocattolo che l’artista crea e da cui parte sono esposti accanto ai quadri in barattoli trasparenti, a simulare la conservazione sotto formalina, come fossero esemplari rinvenuti invece che creati ex novo dall’artista.
Il risultato finale, piacevole e raffinato, costituisce l’elemento di originalità del lavoro: una trattazione personale, non forzatamente iconoclasta nè catastrofica di un tema che va configurandosi come ossessione ricorrente, ovvero le mutazioni e manipolazioni genetiche, l’incomprensibilità di molti fenomeni, sia biologici che sociali. Insomma, una sintesi estetica di un fenomeno che da ispirazione diventa stimolo creativo.
Viene presentato anche il primo animale mutante ottenuto dall’artista con la sola pittura, a testimonianza dell’interiorizzazione del soggetto da parte di Girardi, preludio a possibili nuovi sviluppi tematici e estetici.
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stefano castelli
mostra visitata il 9 giugno 2004
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