Una mostra per testimoniare la colossale presenza di una natura cangiante, operosa, traboccante di creazione, mutevole come l’animo umano. Alla Galleria Colombo, una selezione degli scatti di Thomas Flechtner (Winterthur, 1961), artista svizzero alla sua prima esposizione personale in Italia. In mostra alcune opere della serie Snow, progetto che lo ha consacrato a livello internazionale. Immagini fotografiche di grande formato che provengono dal freddo delle Alpi Svizzere per una celebrazione della neve e di tutto il suo stupore. Il fotografo svizzero punta uno sguardo attento e affascinato e tende ascolto alla natura. Nei suoi paesaggi ogni area è temporaneamente modificata da questo elemento che rende insoliti anche panorami comuni. Architetture, costruzioni, aree urbane, quartieri e periferie. La neve, questa precipitazione carica di una presenza monumentale, conquista lo spazio, lo ricopre e lo tappezza a creare una nuova superficie. Come nell’opera Walk 9 (1999), dove i solchi nella bianca coltre sono tracce di percorsi e tragitti, segni dell’interferenza umana in un ambiente inviolato.
Ma non solo neve… Nell’esposizione c’è poi uno spazio dedicato ad una raccolta dei lavori più recenti: come in una sorta di cambio di stagione, l’artista immortala una natura lussureggiante. Dunque sono i fiori i soggetti prescelti, come nella serie Anthurium (2004-2005) dedicata al fiore che cresce ed è coltivato nelle isole Mauritius.
Sembra che la macchina fotografica attutisca l’immagine, rendendola sfocata, tutta costruita su toni caldi miscelati, abbaglianti. Come in Blumen, dove lievi ombre e sfumature restituiscono la figura. Nei due video, l’artista estende la sua analisi del reale naturale, registrando precipitazioni variabili, dalla caduta perpetua di bianchi fiocchi di neve, al posarsi di leggiadri petali sulla superficie acquatica. Flechter presenta la sorprendente indole della natura, nel sommo rispetto della sua sacrale quiete.
francesca tollardo
mostra visitata il 17 Maggio 2005
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