In questa prima parte di stagione non sono mancate
le occasioni per assistere a questa tipologia di mostre: basti pensare a quella
sugli anni ’70 presso lo Studio Cannaviello, all’ottima antologica su Bruno Di Bello alla Fondazione Marconi
e ora a questa esposizione da Allegra Ravizza Art Project dedicata al Gruppo T.
Il Gruppo T si colloca nell’ambito di una
riscoperta del cosiddetto concretismo in opposizione sia all’Informale che alla
Pop Art. Tuttavia, in questa ripresa di una tendenza artistica che affonda le
sue radici nel secondo decennio del secolo scorso, l’accento è posto in maniera
più forte sul ruolo dello spettatore, le cui capacità percettive vengono
stimolate dall’opera d’arte. Il concetto di trasformazione e mutamento
acquisisce un’indubbia centralità, come si legge nel manifesto del gruppo: “Consideriamo la realtà come continuo
divenire di fenomeni che noi percepiamo nella variazione”; e ancora: “Ravvisiamo
nelle arti una tendenza ad esprimere la realtà nei suoi termini di divenire”.
Il dinamismo dell’immagine, che può essere solo
suggerito oppure attuato sempre mediante esperimenti percettivi, diviene quindi
una delle cifre distintive del movimento, capace di esprimere il continuo
variare della realtà nella quale siamo immersi.
Ed è in quest’ottica che si spiegano le invenzioni
di Davide Boriani, basate
sull’utilizzo di magneti rotanti capace di agire sulla limatura di ferro,
creando così un ipnotico succedersi di forme in movimento. Grazia Varisco, con mercuriali e tavole magnetiche, indaga su
sottili variazioni percettive, mentre nei silenzi è il concetto di vuoto a
essere protagonista.
Gli Spazi
elastici di Gianni Colombo
rappresentano uno dei dispositivi percettivi più importanti messi a punto
dall’artista, mentre Giovanni Anceschi
si affida a liquidi e fluidi per esprimere una dinamica mutazione. Gabriele De Vecchi costruisce infine superfici
in vibrazione e congegni proiettanti le deformazioni assonometriche di un cubo.
Nell’osservare le opere più recenti vengono in
mente le parole di Gillo Dorfles sul fatto che questi lavori presentino una
certa difficoltà nel mantenere inalterate “la
loro ‘freschezza’ e il loro interesse”; tuttavia vale la pena di visitare
una mostra che non usa il titolo Opere
storiche come specchietto per le allodole per poi proporre in maggioranza
lavori recenti, ma che mantiene quello che promette.
Gruppo
T a Bologna
matteo
meneghini
mostra visitata il 3 novembre 2010
dal
7 ottobre al 30 novembre 2010
Gruppo T – Opere storiche
Allegra
Ravizza Art Project
Via Gorani, 8 (zona corso Magenta) – 20123 Milano
Orario: da lunedì a venerdì ore 11.30-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 02805049737; fax +39 02805049735; art@allegraravizza.com; www.allegraravizza.com
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