Carte di grande formato, che inglobano chi le guarda per poi spalancare le porte verso la dimensione intima e interiore dell’artista Simona Caramelli, sono le opere di “Until Next Morning” in mostra negli spazi della Fondazione Mudima di Milano fino al 30 dicembre 2014.
Le opere, tutte inedite, ripercorrono la ricerca dell’artista negli ultimi due anni. Il titolo della mostra “Until Next Morning” fa riferimento ad un senso di sospensione che è sempre presente nel lavoro della Caramelli e ben rappresentato dalle opere del ciclo ‘I’. La serie dedicata all’insonnia – condizione sofferta dall’artista – è composta da cinque grandi carte: su di ognuna una finestra sbarrata apre la vista ad un paesaggio che sembra rappresentare le inquietudini notturne delle dinamiche interiori delle stessa Simona; lo spazio in cui il visitatore si sente dunque accolto si rivela presto un luogo di protezione e al contempo di costrizione, come se gli fosse impedito di immergersi all’interno di quella che il curatore della mostra Gianluca Ranzi definisce: «una nebulosa di pittura e energia allo stato puro».
Nelle carte dell’ultima serie, intitolata Untitled, grandi forme, che a tratti ricordano la figura umana o i suoi organi interni, invadono lo spazio, come se la pittura della quale sono composte fosse esplosa sul foglio. Rapidità, azione, movimento, energia sono gli elementi che donano una forte dinamicità a questo ciclo di opere, sulle quali i rivoli e gli schizzi della pittura sembrano ancora freschi. La cromia di questi lavori si fa più scura e intensa, come se nell’approfondire la propria ricerca la Carmelli non temesse di mostrare esplicitamente che il suo lavoro va a concentrarsi sulle dinamiche del proprio inconscio.
Simona stropiccia, lavora, trasforma la carta, la rende altro da un semplice supporto: carta e pittura di volta in volta creano e delineano nuovi orizzonti visivi, dimensioni spaziali, confini espressivi. Nella seconda serie intitolata Untitled sulle carte di medie dimensioni supporto e materia danno vita ad una texture che ricorda tessuti preziosi, figure astratte, dai confini geometrici e non celano al tempo stesso l’azione subita dalla carta per dare vita all’opera. Quest’ultima serie dialoga perfettamente con il ciclo intitolato Hand, che paradossalmente più di altri, svela quanto il lavoro di Simona Caramelli sia profondamente calato in una ricerca di matrice pittorica: l’immagine fotografica di una mano inguantata intrisa di pittura viene sdoppiata e triplicata su carta o riprodotta in serie su lastre di ferro.
Mentre nelle grandi carte è possibile leggere tutta l’immediatezza e l’impulsività del lavoro della Carmelli, nella serie Mosche il tratto si fa preciso, alla ricerca della definizione del particolare. Come una lente di ingrandimento che permette di analizzare la mosca al microscopio, questa serie di piccole opere ad incisione a puntasecca si rivela essere la chiave di lettura per interpretare l’altra faccia del lavoro dell’artista: al gesto ampio e vigoroso da cui prendono vita i cicli pittorici, si accompagna e contrappone la volontà di contenere il gesto, di limitare lo scatto creativo in un’opera che svela la capacità di saper soffermarsi e gestire il tempo dell’attesa.
Pia Lauro
mostra visitata il 16 dicembre
Dal 17 al 30 dicembre 2014
Simona Caramelli, Until Next Morning
Fondazione Mudima
Via Tadino 26 – 20124 Milano
Info: info@mudima.net, www.mudima.net