15 luglio 2009

fino al 31.VII.2009 Jana Sterbak Milano, Raffaella Cortese

 
Un occhio all’antologia e l’altro alla tecnologia. Opere recenti e lavori storici, per una grande varietà di tecniche e forme espressive. Body Art, performance, scultura, disegno, video. E c’è pure Pieter Bruegel...

di

La nuova personale di Jana Sterbak (Praga, 1955; vive a Montréal) presenta opere recenti e lavori storici, con fotografie che documentano performance eseguite tra gli anni ‘70 e i primi anni ’90. Ascrivibili all’universo della Body Art risultano Vanitas Flesh Dress e Distraction, in cui l’artista indossa rispettivamente un vestito fatto interamente di pezzi di carne cuciti tra loro e una maglietta trasparente con peli apposti.
La creazione e l’uso di oggetti concepiti come estensioni del corpo – in grado di offrire nuove opportunità ma, nello stesso tempo, di porsi come vincolo – è al centro di Proto-Sisiphus e Measuring Tape Cones. In Absorption, l’artista s’ispira invece ai vestiti in feltro di Joseph Beuys, deteriorati dagli acari, e si trasforma in una gigantesca tarma. Lavori recenti, realizzati a partire dal 2000, sono le due serie di disegni Space-Time e Migration, nonché la scultura Pianeta.
L’opera che costituisce il perno della mostra è però una serie di quattro video legati al tema delle stagioni, ispirata da alcuni dipinti di Bruegel e realizzata con telecamera fissa. February è il lavoro che ha dato all’artista l’idea di realizzare la serie: si vedono persone passeggiare e giocare con la neve in un parco di Montréal. Sakura è ambientato in un parco giapponese ed è dedicato alla primavera; poiché Bruegel aveva realizzato solo disegni preparatori per il quadro dedicato a questa stagione, Sterback utilizza un particolare software che modifica l’immagine e rende l’idea del bozzetto. Sandering conduce poi in una spiaggia del Maine, mentre in Rentrée, da una balconata del Louvre si osservano le Tuileries e l’Arc du Carrousel.
Jana Sterbak - Sandering - 2007 - video - 7’ - ed. di 2 - courtesy Galleria Raffaella Cortese, Milano
Gli obiettivi dichiarati sono innescare una riflessione sulla rappresentazione del paesaggio, sullo scorrere del tempo, e mettere a fuoco il nostalgico sentimento della natura proprio dell’uomo contemporaneo. Tuttavia, i video risultano al di sotto di queste ambizioni: il collegamento a Bruegel è troppo generico e appare superfluo, anche considerandolo solo come riferimento ideale.
Mentre il fiammingo presentava una serie di situazioni e accadimenti in grado di fornire il quadro d’una società, i video di Sterbak riprendono gli uomini nei luoghi del tempo libero con un taglio incline alla documentaristica, e nello stesso tempo si prefiggono di porre in atto una riflessione estetica. Ognuno di questi elementi necessitava però di un maggior grado di elaborazione e approfondimento. L’approccio risulta così troppo semplicistico da un punto di vista sia estetico che concettuale, offrendo una visione forse un po’ superficiale di ognuno degli obiettivi prefissati.
Jana Sterbak - Sakura - 2007 - video - courtesy Galleria Raffaella Cortese, Milano
Una felice eccezione è il video dedicato all’estate, Sandering. La compresenza di natura e città e la striscia di sabbia come confine tra i due ambiti caricano il video di un efficace senso di malinconia, ricco di suggestioni romantiche. In uno stato d’animo sospeso tra spleen e sentimento del sublime.

articoli correlati
Alla collettiva Numerica alle Papesse di Siena

matteo meneghini
mostra visitata il 27 giugno 2009


dal 26 maggio al 31 luglio 2009
Jana Sterbak
Galleria Raffaella Cortese
Via Stradella, 7 (zona piazza Lima) – 20129 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 15-19.30 o su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel. +39 022043555; fax +39 0229533590; rcortgal@tiscali.it; www.galleriaraffaellacortese.com

[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui