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02
luglio 2010
fino al 31.VII.2010 Mattia Bonetti Milano, Cardi Black Box
milano
Il cammino delle arti frequenta il bilico della soglia. Lo testimoniano le opere sinergiche e creative dell’artista-designer svizzero. In una mostra frizzante e originale...
Mattia Bonetti (Lugano, 1952; vive a Parigi) è un rutilante artista
creativo-creatore, sempre in equilibrio sottile tra discipline vicine ma
differenti, attratto dalle contaminazioni e onnivoro nella sua sapienza di
disegnatore e progettista. Da sempre affascinato dai singoli materiali e dalle
svariate potenzialità nelle pratiche di utilizzo degli stessi, Bonetti affronta
la fase primaria del disegno su carta con la maestria dell’artista “vero”, a
tal punto che le sue tavole grafiche sono state esposte in prestigiose sedi
internazionali, anche disgiunte dall’oggetto che hanno poi generato.
Dichiara
Bonetti: “Non c’è un unico filo conduttore tra le mie creazioni, ho
continuamente ispirazioni diverse. Sapersi reinventare tutte le volte è
pericoloso ma è come una rinascita, un’esigenza irrinunciabile”. E infatti le sue opere onnivore
e personalissime vanno dalla realizzazione delle linee tranviarie francesi di
Montpellier al sacrale ammobiliamento della Cattedrale di Metz fino al
ridondante allestimento dell’Hotel Cristal Champs Elysées di Parigi.
I
suoi lavori sono quasi sempre realizzati con una tiratura limitata, stando così
vicine anche sotto questo aspetto all’arte con la A maiuscola.
L’esposizione
personale alla Galleria Cardi Black Box, realizzata in collaborazione con
Galerie Italienne e con Medea, è un percorso irrinunciabile e divertente,
diversificato per colori, stili, incroci impossibili e svariate cromie. La
mostra si avvale poi di quattro pezzi realizzati appositamente nel 2010 per
l’evento milanese e prodotte dalla galleria: Dripping Coffee Table, una sorta di tavolino in bronzo
dai contorni quasi liquefatti; Balance Shelves Unit, costituita da metallo bianco e
nero; la poltrona lignea rivestita di seta gialla e fucsia Puddle Armchair; la torre in acciaio inox lucido
e in acrilico trasparente Tower Cabinet.
Come
proclama l’artista stesso, i suoi oggetti oscillano “tra artigianato antico
e tecnologia contemporanea”, creando in chi li guarda un senso di straniamento, un continuo
rimando a forme organiche, organismi viventi, biologia, cosmo e microcosmo,
universi diseguali. L’artista svizzero si esprime in tutte le direzioni senza
aver paura di invadere territori, ma mantenendo un clima costante di ricerca,
sperimentazione, inclinazione rarefatta o satura che si cimenta in oggetti
d’uso domestico o meccanismi funzionali, senza perdere mai di vista conoscenza
dei mezzi e adattabilità.
I
lavori di Bonetti sembrano voler stuzzicare tutti i sensi in un tentativo
sinestetico in cui il desiderio porta a toccare, ascoltare o odorare e non solo
a guardare. Si passa in un istante dal caldo al freddo, dall’artefatto al
naturale, dall’oggetto al soggetto, vivendo ogni singola opera quasi nutrendosi
dell’ambiente che la circonda e plasmandolo sulla sua stessa forma, colore,
temperatura.
creativo-creatore, sempre in equilibrio sottile tra discipline vicine ma
differenti, attratto dalle contaminazioni e onnivoro nella sua sapienza di
disegnatore e progettista. Da sempre affascinato dai singoli materiali e dalle
svariate potenzialità nelle pratiche di utilizzo degli stessi, Bonetti affronta
la fase primaria del disegno su carta con la maestria dell’artista “vero”, a
tal punto che le sue tavole grafiche sono state esposte in prestigiose sedi
internazionali, anche disgiunte dall’oggetto che hanno poi generato.
Dichiara
Bonetti: “Non c’è un unico filo conduttore tra le mie creazioni, ho
continuamente ispirazioni diverse. Sapersi reinventare tutte le volte è
pericoloso ma è come una rinascita, un’esigenza irrinunciabile”. E infatti le sue opere onnivore
e personalissime vanno dalla realizzazione delle linee tranviarie francesi di
Montpellier al sacrale ammobiliamento della Cattedrale di Metz fino al
ridondante allestimento dell’Hotel Cristal Champs Elysées di Parigi.
I
suoi lavori sono quasi sempre realizzati con una tiratura limitata, stando così
vicine anche sotto questo aspetto all’arte con la A maiuscola.
L’esposizione
personale alla Galleria Cardi Black Box, realizzata in collaborazione con
Galerie Italienne e con Medea, è un percorso irrinunciabile e divertente,
diversificato per colori, stili, incroci impossibili e svariate cromie. La
mostra si avvale poi di quattro pezzi realizzati appositamente nel 2010 per
l’evento milanese e prodotte dalla galleria: Dripping Coffee Table, una sorta di tavolino in bronzo
dai contorni quasi liquefatti; Balance Shelves Unit, costituita da metallo bianco e
nero; la poltrona lignea rivestita di seta gialla e fucsia Puddle Armchair; la torre in acciaio inox lucido
e in acrilico trasparente Tower Cabinet.
Come
proclama l’artista stesso, i suoi oggetti oscillano “tra artigianato antico
e tecnologia contemporanea”, creando in chi li guarda un senso di straniamento, un continuo
rimando a forme organiche, organismi viventi, biologia, cosmo e microcosmo,
universi diseguali. L’artista svizzero si esprime in tutte le direzioni senza
aver paura di invadere territori, ma mantenendo un clima costante di ricerca,
sperimentazione, inclinazione rarefatta o satura che si cimenta in oggetti
d’uso domestico o meccanismi funzionali, senza perdere mai di vista conoscenza
dei mezzi e adattabilità.
I
lavori di Bonetti sembrano voler stuzzicare tutti i sensi in un tentativo
sinestetico in cui il desiderio porta a toccare, ascoltare o odorare e non solo
a guardare. Si passa in un istante dal caldo al freddo, dall’artefatto al
naturale, dall’oggetto al soggetto, vivendo ogni singola opera quasi nutrendosi
dell’ambiente che la circonda e plasmandolo sulla sua stessa forma, colore,
temperatura.
martina cavallarin
mostra visitata l’8 giugno 2010
dal 7 giugno al 31
luglio 2010
Mattia
Bonetti
Cardi Black Box
Corso di Porta
Nuova, 38 (zona Moscova) – 20124 Milano
Orario: da
martedì a sabato ore 10-19
Ingresso
libero
Catalogo
BoxNotes
Info: tel. +39
0245478189; fax +39 0245478120; gallery@cardiblackbox.com; www.cardiblackbox.com
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