Mattia Bonetti (Lugano, 1952; vive a Parigi) è un rutilante artista
creativo-creatore, sempre in equilibrio sottile tra discipline vicine ma
differenti, attratto dalle contaminazioni e onnivoro nella sua sapienza di
disegnatore e progettista. Da sempre affascinato dai singoli materiali e dalle
svariate potenzialità nelle pratiche di utilizzo degli stessi, Bonetti affronta
la fase primaria del disegno su carta con la maestria dell’artista “vero”, a
tal punto che le sue tavole grafiche sono state esposte in prestigiose sedi
internazionali, anche disgiunte dall’oggetto che hanno poi generato.Dichiara
Bonetti: “Non c’è un unico filo conduttore tra le mie creazioni, ho
continuamente ispirazioni diverse. Sapersi reinventare tutte le volte è
pericoloso ma è come una rinascita, un’esigenza irrinunciabile”. E infatti le sue opere onnivore
e personalissime vanno dalla realizzazione delle linee tranviarie francesi di
Montpellier al sacrale ammobiliamento della Cattedrale di Metz fino al
ridondante allestimento dell’Hotel Cristal Champs Elysées di Parigi.I
suoi lavori sono quasi sempre realizzati con una tiratura limitata, stando così
vicine anche sotto questo aspetto all’arte con la A maiuscola.
L’esposizione
personale alla Galleria Cardi Black Box, realizzata in collaborazione con
Galerie Italienne e con Medea, è un percorso irrinunciabile e divertente,
diversificato per colori, stili, incroci impossibili e svariate cromie. La
mostra si avvale poi di quattro pezzi realizzati appositamente nel 2010 per
l’evento milanese e prodotte dalla galleria: Dripping Coffee Table, una sorta di tavolino in bronzo
dai contorni quasi liquefatti; Balance Shelves Unit, costituita da metallo bianco e
nero; la poltrona lignea rivestita di seta gialla e fucsia Puddle Armchair; la torre in acciaio inox lucido
e in acrilico trasparente Tower Cabinet.Come
proclama l’artista stesso, i suoi oggetti oscillano “tra artigianato antico
e tecnologia contemporanea”, creando in chi li guarda un senso di straniamento, un continuo
rimando a forme organiche, organismi viventi, biologia, cosmo e microcosmo,
universi diseguali. L’artista svizzero si esprime in tutte le direzioni senza
aver paura di invadere territori, ma mantenendo un clima costante di ricerca,
sperimentazione, inclinazione rarefatta o satura che si cimenta in oggetti
d’uso domestico o meccanismi funzionali, senza perdere mai di vista conoscenza
dei mezzi e adattabilità.
I
lavori di Bonetti sembrano voler stuzzicare tutti i sensi in un tentativo
sinestetico in cui il desiderio porta a toccare, ascoltare o odorare e non solo
a guardare. Si passa in un istante dal caldo al freddo, dall’artefatto al
naturale, dall’oggetto al soggetto, vivendo ogni singola opera quasi nutrendosi
dell’ambiente che la circonda e plasmandolo sulla sua stessa forma, colore,
temperatura. martina cavallarin
mostra visitata l’8 giugno 2010
dal 7 giugno al 31
luglio 2010
Mattia
Bonetti
Cardi Black Box
Corso di Porta
Nuova, 38 (zona Moscova) – 20124 Milano
Orario: da
martedì a sabato ore 10-19
Ingresso
libero
Catalogo
BoxNotes
Info: tel. +39
0245478189; fax +39 0245478120; gallery@cardiblackbox.com; www.cardiblackbox.com
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