23 marzo 2009

fino al 4.IV.2009 Alessandro Sarra Milano, NotFair

 
Il fumo dell’oppio si fa forma e idea dell’opera. Segno e visione scrivono un libro che traccia la memoria. Qui il comportamento dell’uomo è un disegno definito, che ha come punto d’arrivo la manifestazione materica del tempo. Filtrato attraverso il corpo...

di

In un capitolo di On writing, libro pubblicato da Stephen King alle soglie del 2000, l’autore definisce la scrittura come un momento che ha in sé due tempi: uno a “porte-aperte” e un’altro a “porte-chiuse”. Con Seven Days, Alessandro Sarra (Roma, 1966) prova a presentare, di riflesso, una doppia definizione imperfetta della pratica dell’arte. Arte come dimensione periodica di due movimenti temporali: uno concavo (intramuscolare) e l’altro convesso (comunicativo, centrifugo). Giustappunto uno spazio aperto e l’altro chiuso.
Il progetto, allestito secondo aree tematiche, mette in scena un’esperienza specifica di Sarra, che ha voluto racchiudere artificialmente e categoricamente il periodo di sette giorni con la creazione di altrettanti dipinti, ottenuti con la combustione di oppio su carta di alluminio. Attraverso questo processo di tracciamento, l’artista ha spalancato un riquadro spazio-temporale e una modalità espressiva che ha dato origine a un’antologia, un libro d’artista Alessandro Sarra - Seven Days - 2007 - combustione d'oppio su carta di alluminio - cm 44x53 ognuno(65 esemplari, ognuno dei quali contiene un’emulsione che lo rende di fatto un pezzo unico).
A chiudere i confini della mostra e della sua rappresentazione del tempo è l’installazione site specific Scripta Volant Verba Manent. In questo lavoro è la concezione di scrittura e ri-scrittura a pianificare simbolicamente la definizione di tempo chiuso, intrappolato nei dipinti, e la verità di tempo aperto, linea tracciata nell’edizione del libro.
Da anni Alessandro Sarra sperimenta la scrittura del segno con l’intenzione di costruire un proprio linguaggio, un proprio codice artistico che, in un certo senso, cambi l’andamento del tempo. Il concetto è quello di reperibilità del segno, che dev’essere reso esplicito e rintracciabile attraverso la commistione di gesti e poetiche proprie. Un progetto in cui testo e contesto formano appunto il centro e la periferia del primo libro d’artista di Sarra: Seven Days.
Quest’opera, esposta in disparte, racconta la propria creazione attraverso il modo in cui è stata scritta, disegnata, progettata, pensata e vissuta; territorio circoscritto su cui Sarra conduce le proprie operazioni logiche e formali. Seven Days risulta dunque un lavoro onnicomprensivo, indissolubilmente legato al tempo e alla sua circolarità ossessiva. Sarra ha determinato il tempo, estraendolo dalla volontà collettiva e individualizzandolo.
Alessandro Sarra - Verba manent scripta Volant - 2009 - vapore acqueo, olio d'oliva, neon - dimensioni ambientali
L’artista romano ha affrontato questo spostamento inalando oppio e utilizzando il fumo dello stupefacente come strumento per i suoi disegni, uno al giorno, racchiusi in sguardi rapidi sulla creazione del proprio mondo, messo in rapporto con l’universo dell’arte.

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mostra visitata il 27 febbraio 2009


dal 26 febbraio al 4 aprile 2009
Alessandro Sarra – Seven Days
NotFair Gallery
Via Broletto, 26 (zona Castello) – 20121 Milano
Orario: da lunedì a venerdì ore 15-19
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0289401707; mob. +39 3491200724; info@notfair.org; www.notfair.org

[exibart]

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