Una trasferta in questa villa ottocentesca, che ospita la collettiva di 20 artisti indicati da altrettanti colleghi già affermati, invitati per rinnovare lo spirito di Testori per creare opere pensate in relazione con gli ambienti che trasudano memoria, non è tempo perso. Dall’ingresso, al bagno, fino alla cucina, studio, giardino, corridoio e tromba della scala, opere diverse per tecnica e linguaggio e create per farli rivivere, mappano tutti gli ambienti. L’obiettivo è materializzare un ponte ideale tra il passato e il presente attraverso l’arte. Non tutti gli artisti partecipanti, molti dei quali emergenti, riescono nell’intento: per esempio gli artisti più concettuali restano “isolati”, altri impressionano per freschezza e originalità.
Al piano terra c’è Luca Pignatelli (1962), invitato da Julia Krahn, che rende omaggio a Testori con un ciclo di opere di grandi dimensioni, tra cui una rappresenta il teschio, il simbolo del “memento mori” per eccellenza. Passate nella sala che ospita Daniela Perecchi (1990), invitata da Adrian Paci, è interessante per due video poetici, intorno al tema della famiglia, senza scadere nella narrazione. Cercate il mosaico orizzontale composto da 700 foto, inedite di Mario Schifano (1934-1998), invitato da Andrea Mastrovito, scattate alla televisione e ritoccate a mano (1985- 1995). Passate nella stanza adiacente, affacciata sul giardino e trovate i lavori fotografici di Graziano Folata (1982), invitato da Giovanni Caravaggio, ispirati alla natura. Uscite in giardino e vi stupiranno due gigantesche sculture, surreali e d’impatto scenografico, ma fuori contesto in tutti i sensi, realizzate con materiali di scarto dei cantieri industriali da Wouter Klein Veldermann (1979), invitato da Massimo Uberti. Vi spiazzerà il suo camion enorme, che sembra sul punto di collassare. Salite le scale: c’è arte dappertutto, anche troppa. Soffermatevi nella sala che ospita gli Studi preparatori per lo stadio di Catania di Angelo Mangiarotti (1921-2012); è un omaggio voluto da Alessandro Mendini all’architetto e designer protagonista della Scuola di Milano, ma più fantasioso dei suoi colleghi.
Seguite la musica e arrivate davanti al video Affectus, composto da cento disegni a penna bic nera di Marco Cirnigliaro (1959), invitato da Matteo Negri. Giovanni Hanninen (1976), segnalato da Gabriele Basilico, piace per un reportage dedicato a molti luoghi abbandonati di Milano. Nella sala che ospita le opere dipinte da Mariuccia Testori (1911-1962), cugina del critico a cui è dedicato il premio, godetevi l’incisione murale permanente di Andrea Mastrovito, vincitore della seconda edizione di “Giorni felici”, che rappresenta la famiglia Testori al completo. Presenze che restano impresse anche nella nostra memoria.
Jacqueline Ceresoli
dal 5 ottobre al 4 novembre 2012
Giorni Felici a Casa Testori. Stanze d’artista, 20 artisti x 20 artisti
Casa Testori
Largo Angelo Testori 13 – Novate Milanese (MI)
Orario: da lunedì a venerdì 18-22; sabato, domenica e festivi 11-20
Info: tel.: 02.552298371; info@associazionetestori.it
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