Roee Rosen, è protagonista per la terza volta di una personale nella galleria di Riccardo Crespi a Milano.
Artista Israeliano, nato nel 1963, dopo gli studi a Tel Aviv prosegue il suo percorso universitario a New York, attualmente vive e lavora in Israele e ha esposto in tutto il mondo, vincendo numerosi premi.
Dopo il grande successo riscosso a Documenta 14 a Kassel nel 2016 con il film The Dust Channel, la galleria mette in mostra il video e alcune opere ad esso collegate.
Il film, straordinariamente surreale, è un’operetta in russo e narra la vicenda di una coppia borghese israeliana che vive in maniera estrema la paura per lo sporco. La fissazione per la pulizia si riversa nell’ossessione erotica nei confronti dell’aspirapolvere della coppia, un Dyson DC07.
La narrazione dell’opera classica riavvolge fin dall’inizio, la storia dell’aspirapolvere, partendo dalla creazione dell’elettrodomestico per merito del signor James Dyson, proseguendo con un continuo elogio delle prestazioni del robot fino ad arrivare alle dichiarazioni xenofobe del suo creatore.
Roee Rosen, The Dust Channel, 2016, video colour and sound, 23′ #1
La perfezione è la parola che descrive perfettamente l’aspirapolvere, diventando all’interno della vicenda inevitabilmente un membro della famiglia. La qualità e le doti del Dyson DC07 vengono estremamente celebrate fino a classificare il mezzo e le sue prestazioni a un livello superiore rispetto alle doti dell’artista Michelangelo Buonarroti.
La narrazione si sviluppa in relazione all’aspirapolvere, accanto alle figure ossessive, presenti e inquietanti dei musicisti – domestici.
Seguendo la continua melodia dell’opera, che prosegue con il suo infinito encomio nei confronti dell’elettrodomestico, l’artista israeliano cita e analizza allo stesso modo al termine della vicenda, il centro detentivo Holot nel deserto israeliano: un luogo dove vengono rinchiusi i rifugiati politici per un lungo periodo, senza essere riconosciuti dal governo israeliano.
Al piano superiore della galleria è presente lo storyboard del film accanto a Screen Saver: un video in cui una serie di robot-aspirapolvere si comportano come se inseriti all’interno di un pc, scontrandosi l’uno contro l’altro, come bolle nello schermo di un vecchio computer.
In The Dust Channel Roee Rosen è coerente col suo percorso artistico, unendo “finzione e ironia” senza abbandonare l’analisi della società contemporanea e proseguendo con temi mitici, ma soprattutto politici.
Dopo il successo a Documenta 14, il film di Roee Rosen verrà presentato anche a Firenze alla decima edizione de Lo Schermo dell’Arte Film Festival.
Giulia Capodiferro
mostra visitata il 27 settembre
Dal 21 settembre al 4 novembre
The Dust Channel
Roee Rosen
Riccardo Crespi
Via Giacomo Mellerio 1
Orari: dal lunedì al sabato dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19.30
Info: info@riccardocrespi.com, www.riccardocrespi.com