30 ottobre 2018

Fino al 4.XI.2018 Premio Artisti Frescobaldi Galleria di arte Moderna, Milano

 

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Il Premio Artisti Frescobaldi, anche quest’anno, rinnova l’inebriante intreccio tra l’arte contemporanea e la tenuta di CastelGiocondo dove, dall’Ottocento, si produce il Brunello di Montalcino, tra le espressioni della cultura italiana, all’insegna della qualità della vita e della ricerca della bellezza. Il Premio, giunto alla quarta edizione, è stato ideato nel 2013 da Tiziana Frescobaldi, appassionata responsabile della promozione di progetti culturali strettamente legati al territorio toscano della famiglia, quale erede del mecenatismo insito nel Rinascimento fiorentino, con la collaborazione di Ludovico Pratesi, critico d’arte e saggista. 
Come è noto, per ogni edizione, il curatore, in accordo con Tiziana Frescobaldi, sceglie tre artisti di diverse provenienze, esperienze e linguaggi. Quest’anno hanno puntato sulla Svizzera, rappresentata da due artiste, Sonia Kacem (Ginevra 1985) e Claudia Comte (Grancy, Svizzera 1983), oltre che su Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi 1978). I fortunati partecipanti devono creare un’opera ispirata alla tenuta incastonata nel cuore del territorio di Montalcino, circondato da vigneti, cipressi, boschi e macchia mediterranea, immortalato da molti artisti di ieri e di oggi. Oltre alle opere, viene richiesto agli artisti di realizzare anche un‘etichetta per una serie limitata e numerata di 999 bottiglie (333 per ognuno) di Magunum di CastelGiocondo Brunello Vendemmia. La giuria, quest’anno composta da Hans Ulrich Obrist, direttore della Serpentine Gallery di Londra, Andrea Viliani, Direttore del Museo Madre di Napoli, ed Elena Filipovic, Direttrice della Kunsthalle di Basilea, ha premiato, nella Sala Parnaso della GAM-Galleria di Arte Moderna, Sonia Kacem con l’opera Les Grandes, per l’utilizzo di materiali naturali connessi alla terra. Due anomali vasi tortili, rielaborati in maniera innovativa, due sculture di forma organica e simili a tessuti, una di colore rosa tenue, l’altra marrone tendente al verde, che adagiate sul pavimento sarebbero piaciute a Robert Morris, padre dell’Antiform nel 1968. L’artista ginevrina rielabora in chiave contemporanea la tradizione del vasellame toscano, parte dalla terra, materia prima capace di plasmare relazioni sottese tra opera e territorio. Per l’etichetta, Kacem ha raffigurato l’immagine della scultura in terracotta rosa posata su una cassetta della frutta rovesciata. 
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Sonia Kacem, LES GRANDES, 2018
L’opera di Francesco Arena, Senza Titolo, è una lastra in bronzo bianco che mostra, sui due lati, frasi tratte da Furore, testo di John Steinbeck, «How can we live without our lives?» e «How will we know it’s us without our past?», in cui ogni lettera è riempita con frammenti dei raspi d’uva dell’ultima vendemmia a CastelGiocondo. Il lavoro di Claudia Comte, Quarter cirle Painting, è un ciclo di tele con motivi grafici in nero su tele bianche circolari divise in quattro porzioni uguali, che formano un rombo, dove sono visibili le tracce lasciate dai bicchieri di vino rosso, interpretando in maniera poetica il legame con il territorio toscano.
«Quest’anno gli artisti nati negli anni’80 hanno realizzato opere in armonia tra loro, hanno condiviso un “sentire comune” e hanno partecipato per vincere con invenzioni inebrianti come il vino», ha commentato Pratesi. 
Il Premio Ferscobaldi intreccia relazioni tra il luogo e il sapore, dove s’incontrano la visione, la memoria e il desiderio d’immaginare. Anche le etichette d’artista sono ispirate alle “tonalità” dei sapori e saperi che il vino toscano evoca. Le opere saranno visibili alla GAM di Milano fino al 4 novembre, poi saranno trasportate a CastelGiocoso, nel museo della tenuta toscana, inaugurato nel 2017, insieme alle altre realizzate dagli artisti che hanno partecipato alle passate edizioni del Premio. 
Jacqueline Ceresoli
mostra visitata il 26 ottobre
www.artistiperfrescobaldi.it 
   

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