29 luglio 2004

fino al 5.IX.2004 Jimmie Durham / Mostra di fine corso – Surely we will be confused Como, sedi varie

 
Un maestro –Jimmie Durham- che raccoglie e metodicamente riutilizza pietre scartate. Allievi certamente disorientati, ma perfettamente consapevoli. Ecco che cosa succede alla mostra di fine corso della Fondazione Ratti…

di

Il corso organizzato annualmente dalla Fondazione Ratti ha avuto nel 2004 come “visiting professorJimmie Durham (Arkansas, USA, 1940), artista con origini di nativo-americano, esponente di un concettualismo prettamente postmoderno. I suoi principali mezzi espressivi sono lo spiazzamento dello spettatore e il rimando a temi sociali, che però sono solamente intuibili: le opere sono solo parzialmente comprensibili, in una sospensione ironico – sarcastica unita a fascino e spettacolarità.
Opere di questo tipo sono, come dice il titolo della mostra “pietre scartate dal costruttore”, oppure, parafrasando, “opere d’arte scartate da uno spettatore” che si aspetti linearità espressiva e funzionalità.
Ogni anno i giovani artisti partecipanti producono opere che si inscrivono nel solco della poetica del loro “insegnante”, ma spesso questa esperienza produce per loro nuova consapevolezza e maggiore visibilità. La mostra di questa edizione risulta di qualità elevata e l’insieme dei lavori costituisce un insieme coerente e una mostra interessante e piacevole per il visitatore.
Sono presenti alcune opere dello stesso Durham, due delle quali sparse per le strade di Como. All’uscita della stazione ci si imbatte in un ape-car schiacciato dal proprio carico, un pesante masso: esempio di un’astrusa ma tenace ribellione all’efficienza ed alla funzionalità; nel giardino della Fondazione una roccia è collegata all’interno dell’edificio da tubature che non convogliano nessun liquido e non irrigano niente. All’interno della Ticosa, una scrivania è resa inutilizzabile dall’onere di una grossa pietra, mentre un’altra scrivania è completamente imbrattata e ricoperta di oggetti e materiali di scarto.
Jimmie Durham- Stones rejected by the builder-2004
Passando alle opere dei venticinque “allievi”, si è costretti a segnalarne solo alcune; al pubblico il piacere di visitare una mostra tanto variegata, basti pensare che durante l’inaugurazione ci si imbatteva –nell’ordine- in una sega elettrica in funzione che si muoveva sul pavimento, in un performer che fracassava bottiglie di birra e nei chiassosi rulli di una batteria.
Il video di Alessia Chiappino è fatto di tre minuti e mezzo di disperazione e rabbia esistenziale sfogata tramite il riverbero assordante di un amplificatore. Marco Bruzzone realizza un’opera ironicamente simbolica: la scritta Art victim, davanti alla quale ognuno (critico, artista, appassionato) può farsi fotografare. L’opera di Sebastiano MauriYou’re an indian and a cowboy, try not to shoot yourself– è la stampa su alluminio di volti ibridi, di dubbia nazionalità e identità, che comunica quanto sia pericoloso dare etichette, e quanto sia facile trovarsi “dalla parte sbagliata”, quella dei discriminati. Ottima intuizione quella di Elvind Nesterud: Removed brick è la foto, ambientata in un paesaggio naturale, di una persona che tiene in mano un mattone, proprio il mattone che è stato rimosso dal muro dove la foto è affissa. Ed è l’ennesima “pietra scartata”.

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Jimmie Durham-Stones rejected by the builder / Mostra di fine corso – Surely we will be confused
Nell’ambito del X corso superiore di arte visiva della Fondazione Ratti, visiting professor Jimmie Durham
Artisti partecipanti al corso e alla mostra: Riccardo Benassi (I), Marco Buzzone (I), Alessia Chiappino (I), Vanessa Chimera (I), Ra Di Martino (I), Cleo Fariselli (I), Sophie Franza (Francia), Linda Fregni Nagler (Svezia), Mario Garcia Torres (Messico), Romain Gilet (Francia), Tiago Giora (Brasile), Paul Leslie Griffiths (Inghilterra), Elizabeth Haines (Inghilterra), Verica Kovačevska (Macedonia), Armando Lulja (Albania), Shannon Lyons (Australia), Federico Maddalozzo (I), Hector Madera Gonzalez (USA), Domenico Antonio Mancini (I), Sebastiano Mauri (I), Eléna Nemkova (Russia), Eivind Nesterud (Norvegia), Antonio Rovaldi (I), Lucia Uni (I) e Nico Vascellari (I).

Direttrice del corso: Annie Ratti
Curatori: Giacinto Di Pietrantonio e Roberto Pinto

Como, edificio a shed ex-Ticosa
Viale Roosevelt
Altre opere di Jimmie Durham: viale Innocenzo XI ang. via Venini; lungo lario Trento, 9 (giardino della Fond. Ratti).

Orari: martedì-domenica 16-19,30
Ingresso libero
Info: Anna Daneri, Fond. Ratti, tel 031233213, e-mail: annadaneri@fondazioneratti.org
www.fondazioneratti.org
Catalogo Charta disponibile da ottobre 2004


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