L’americano Eric Wesley (Los Angeles, 1973) è il vincitore di “Artisti per Frescobaldi 2016”, III edizione del Premio ideato nel 2012 da Tiziana Frescobaldi, Direttore artistico ed esponente della trentesima generazione della blasonata maison vitivinicola toscana dall’antica tradizione di mecenatismo, e curato dal critico d’arte Ludovico Pratesi.
Ai tre artisti, Eric Wesley, Matthew Brannon (St. Maries-Idaho, 1971) e Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983), per questa terza edizione è stato chiesto di creare un’opera ispirata a CastelGiocondo, la Tenuta della famiglia Frescobaldi a Montalcino al fine di interpretarne lo spirito, la storia, il terroir. I tre candidati selezionati dal curatore «Per la capacità specifica di ognuno di utilizzare un linguaggio espressivo diverso – la grafica sarcastica della East coast per Brannon, l’approccio tecnico-scientifico tipico della West coast per Wesley e la tradizione artigianale italiana per Di Massimo – legato alla propria appartenenza geografica e culturale per cogliere il genius loci di Castelgiocondo in relazione al passato, al presente, e al futuro», hanno, inoltre, realizzato un disegno richiamante la propria opera per l’etichetta di un’edizione limitata di 999 magnum di Castelgiocondo Brunello 2011, vendemmia dedicata ad Artisti per Frescobaldi. Parte del ricavato della vendita delle splendide magnum, svettanti sullo sfondo oro della saletta adiacente e in grado di attrarre i presenti quasi più delle opere finaliste, verrà utilizzato per la stampa del catalogo completo delle opere della GAM.
La prestigiosa giuria internazionale nominata per l’occasione e composta da Massimiliano Gioni (Direttore artistico della Fondazione Nicola Trussardi di Milano), Samuel Keller (Direttore della Fondazione Beyeler di Basilea) e Gianfranco Maraniello (Direttore del Mart di Trento e Rovereto) – tutti presenti alla cerimonia d’inaugurazione tranne Gioni impegnato in un allestimento oltreoceano – ha decretato vincitrice l’opera Not Yet titled perché «se una possibile definizione di arte è quella di una pratica che “immagina un mondo stando nel mondo”, Wesley realizza una tale aspirazione con competenza e poesia: a partire dalla contingenza dell’osservazione di una bottiglia di vino a creato un dispositivo di alta raffinatezza scientifica e poetica, attivando un invisibile vuoto per proiettarlo e proiettarci un condiviso universo energetico», preferendola a It’s the Wine Talking e A Knock at the Door di Matthew Brannon e a Perbacco di Patrizio di Massimo, comunque esposte al pubblico fino al 6 novembre presso la Sala Parnaso della GAM. A spuntarla, come Ludovico Pratesi commenta l’insindacabile giudizio della giuria, «La capacità di Wesley di esprimere in un’istallazione suggestiva e complessa la relazione tra arte, vino, scienza e tecnologia, attraverso la creazione di uno spazio circolare, definito dall’artista “isola”, all’interno di una bottiglia di vino trasformata in una scultura simile ad un’astronave e collocata sulla sommità di un treppiede. Tramite un meccanismo la bottiglia,, gira a una determinata velocità mentre una telecamera nascosta nell’interno, cromato per ottenere quel particolare effetto, mostra l’immagine del vuoto prodotto dal vino per proiettarlo all’esterno sono schermo». Insomma, una sorta di «immagine fisica di una funzione energetica paragonabile al bosone di Higgs», spiega Wesley. Sicuramente raffinato e molto complesso rispetto all’immediatezza pungente dell’ironico video di Brannon che facendo il verso al mondo della sommellerie calamita lo sguardo divertito dei presenti.
Martina Piumatti
mostra visitata il 21 ottobre
Dal 21 ottobre al 6 novembre 2016
Artisti per Frescobaldi
GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano
Sala Parnaso
Via Palestro 16 – 20121 Milano
Orari: da martedì a domenica dalle 9:00 alle 17:30
Info: c.gam@comune.milano.it