Categorie: milano

Fino al 7.IX.2019 | Marta Dell’Angelo, Afrodite A | Assab One, Milano

di - 18 Luglio 2019
Marta dell’Angelo, ad Assab One, espone il desiderio che proviene dal centro dell’esistenza. “Io desidero” scritto a mano su foglietto bianco si mescola a infinite tracce di sé che Marta ha disposto in questa stanza, cruciale (Manuale della figura umana, 2009 -19). Appunti, testi scritti, disegni, dipinti molto noti, fotografie e un ammasso di vecchie sedie, su cui è scritto in varie lingue, “quando si è  seduto le sue cosce si sono allargate del doppio” (Agenti, 2010-’19), fanno da quinta al lungo tavolo in cui scorrono le immagini di Antologia delle posizioni (2008-2019)  e alla performance di Ivana Fall che interpreta queste posizioni. Qui c’è stato l’avvio dell’opening. Conoscevo le opere e anche gli incunaboli del suo lavoro, che avevamo presentato in un’altra versione alla Fondazione Remotti – Camogli, nel 2003. Avevo visto anche la performance due anni fa sempre ad Assab One. Eppure la sorpresa è stata vera, anzi il fatto che riconoscessi alcune opere dilatava la percezione, come succede quando un frammento fa ruotare ricordi e spiegazioni sedimentate. Ho capito che Marta Dell’Angelo è un’artista totale, non solo perché usa tantissimi linguaggi, ma perché mettendo al centro il desiderio di rintracciare una conoscenza ampia, piena, coerente, dei corpi, dei pensieri, delle relazioni restituisce il senso totale della vita. Sua e di chiunque osserva le sue figure.
Afrodite A, questo il titolo della mostra, voluta con grande intelligenza da Elena Quarestani, è un’opera d’arte totale, che si insinua negli spazi, assecondandoli e modificandoli, mettendo in risalto le tracce esistenti, come nella meravigliosa installazione di altalene e aeree carte in cui I tuffatori (2005-2019) sembrano lanciarsi nell’enorme puzzle, creato da Andrea Mastrovito sul pavimento.
Marta Dell’Angelo, L’altalena, Assab One, Milano
Oppure ritmando le pareti della grande stanza con una sequenza dipinta di gambe rosate con iridescenze verdastre, di mani che applaudono, di braccia puntate a terra come in una gara, e dell’ultimo quadro, Omaggio a Giandomenico Tiepolo (2018). Tiepolo faceva ruotare su un’altalena Pulcinella, Marta una donna, di cui si vedono solo le braccia e le gambe, lanciate nell’aria in una posa imprendibile. Per Tiepolo era Il mondo nuovo; per Marta è una sintesi delle posture, tensioni, acrobazie del corpo, in particolare delle donne, che costituiscono il suo atlante pittorico. Dico atlante perché Marta dipinge, fotografa, riproduce in migliaia di fogli fotocopiati, la varietà infinita di conoscenze che il corpo trattiene, come fosse un mondo. Il dipinto con due gambe sospese, leggermente piegate (Altalena, 2018) potrebbe essere la frase di un romanzo, quando le parole diventano “fisiche” come se le pronunciassimo noi.
Dal piano terra sale al secondo piano con l’installazione Collage Vivant (2009) e il grande olio su tela, m. 260×940, La fermata (2018), finito di realizzare direttamente sul posto. Un insieme fitto di donne, uomini, passeggini, zaini, cellulari, tablet, parlano tra loro, si chinano, guardano, aspettano… Il fondo è vuoto, non descrive, non colloca la scena. Come sempre è bianco, ma qui ha una luce così pulita che smaterializza il muro. Le figure sono grandi come noi, è istintivo spartire l’attesa, ascoltare discorsi, pensare o rimuginare su di sé, come succede in autobus, in metropolitana, in fila per andare da qualche parte. Marta ne fa un enorme ritratto della vita anonima che risucchia e scorre via.
Al terzo piano in una stanza, ricoperta come una grotta di fogli A4 a colori e in bianco e nero, si muovono, saltano, giocano a palla gruppi ravvicinati di donne (A4 5622, 2018). I loro corpi volano tra i fogli acquistando tridimensionalità. Una visione incredibile. Di fronte, da dietro la porta Afrodite A, in un video alcune ragazze usano le tette per sparare e la voce per imitare il suono delle pallottole. “Afrodite A” è la fidanzata di Mazinga, nella quale Marta trasfigura ironicamente le lotte delle donne e il ricordo delle sue letture infantili.

Francesca Pasini
mostra visitata il 10 luglio
Dal 29 maggio al 7 settembre 2019
Marta Dell’Angelo, Afrodite A
Assab One,
Ex stabilimento GEA
via Privata Assab, 1 Milano
Orari: dal mercoledì al venerdì, 15:00-19:00. Sabato solo su appuntamento, 15:00-19:00
Info: info@assab-one.org

Articoli recenti

  • Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 26 agosto all’1 settembre

Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 26 agosto all'1 settembre, in scena nei teatri…

26 Agosto 2024 10:20
  • Mostre

L’immaginazione di Dobiesław Gała alla Fondazione Marta Czok di Venezia

Dobiesław Gała, artista di Cracovia, presenta a Venezia una nuova mostra che unisce disegno, scultura e tecnologia per esplorare la…

26 Agosto 2024 8:31
  • Mostre

«Chi vi parla è un artista, parte del lavoro del quale è collegata ad una importante produzione d’arte industriale». Gio Ponti al MIC Faenza

A Gio Ponti, figura chiave nella definizione dello stile italiano, grande architetto, artista e designer, il MIC Faenza dedica fino…

26 Agosto 2024 0:02
  • Mostre

Le Ragazze della Bauhaus: a Terni una mostra sul lato nascosto dell’innovazione femminile degli anni Venti

A Terni una mostra sulle “Ragazze del Bauahus” celebra il ruolo delle donne nell'arte degli anni Venti e rilancia la…

25 Agosto 2024 18:00
  • Mercato

Speciale case d’aste #2: Pandolfini

A cento anni dalla fondazione, la più antica casa d’aste italiana resta al passo con i tempi e con i…

25 Agosto 2024 17:00
  • Viaggi

Viaggi straordinari. Victoria Lomasko nelle Repubbliche post-sovietiche

Nella rubrica Viaggi Straordinari di exibart gli artisti raccontano esperienze fuori dal comune che li hanno portati a riflettere in…

25 Agosto 2024 15:57