Nei primi anni Trenta Milano raccoglie l’eredità e l’influenza di importanti correnti artistiche come l’astrattismo e il cubismo, movimenti in grado di rivoluzionare il gusto corrente, lasciando totalmente spiazzato il pubblico. Come una veloce meteora, l’astrattismo italiano, nutrito di riflessi e amicizie parigine, si dimostra un’arte altra. Europea e profondamente moderna.
La mostra milanese ha lo scopo di presentare alcuni dei maggiori esponenti della pittura e scultura astratta in Italia, concentrandosi sugli artisti della galleria Il Milione a Milano e sull’attività della città di Como, altro cuore pulsante del movimento.
Proprio a Como nasce e opera Mario Radice (1898-1987). Dopo un primo periodo figurativo si dedica interamente alle composizioni astratte di carattere geometrico, con una ricerca volumetrica e cromatica sempre innovativa. Dotato di ampia cultura, collabora con Terragni, Kandinsky e Le Courbusier. Si interessa inoltre al neoplasticismo olandese. Alla galleria Il Milione conosce Reggiani, Ghiringhelli e Fontana. A partire dagli anni Settanta aderisce al movimento dell’arte concreta. A Como frequenta l’amico Manlio Rho (1911-1957), il cui stile appare profondamente differente.
Compare anche un delicato lavoro di Piero Manzoni (1933 Soncino, Cremona -1963 Milano), onde leggere appena formate sulla sabbia, e una tela tagliata di Lucio Fontana (1899, Rosario di Santa Fé, Argentina – 1968, Comabbio), il fondatore dello Spazialismo, che con le sue fenditure regala ai quadri la terza dimensione. Di Fontana sono inoltre presenti due suggestivi piatti in terracotta decorata con motivi cavallereschi.
A Milano lavora anche Luigi Veronesi (1908-1998) che, dopo un viaggio a Parigi durante il quale entra in contatto con Fernand Léger, approfondisce le ricerche sulla luce e la materia. Dopo aver studiato i cubisti e il costruttivismo russo e olandese entra a far parte dell’arte concreta. I suoi lavori sono sempre in equilibrio tra arte e scienza, sottolineando un nesso stretto e irrinunciabile.
Tutte le opere esposte presentano lo stesso legame tra immaginazione artistica e matematica, fantasia e geometria. I pittori astratti emozionano con forme e colori puri, alludendo a un equilibrio pacato e rassicurante, simbolo di un mondo organizzato e perfettamente conoscibile attraverso la ragione.
Un’occasione per ammirare e ricordare l’attività di artisti fondamentali del Novecento, che oggi sembrano essere un po’ dimenticati dalla critica e dal pubblico.
vera agosti
mostra visitata l’8 maggio 2006
La Fondazione Merz inaugura la seconda parte della mostra "Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza…
La mostra del Colectivo Democracia ospitata dallo Spazio Murat, per la decima edizione del Bari International Gender Festival, è un…
Palazzo Roverella espone fino al 26 gennaio 2025 “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, la più completa monografia incentrata sul rapporto tra…
Un’opera che dà vita alle visioni ultraterrene dell'artista, in scala umana. "La Grande Dame" andrà in vendita da Sotheby’s, a…
Dalla Costa Azzurra alla “luce morbida” delle città del Marocco: la fondazione elvetica mette in mostra la produzione del pittore…
L’artista ha realizzato per il gruppo di boutique hotel LDC una serie di otto lavori che ritrae le principali città…