Categorie: milano

fino al 9.I.2010 | Disquieting Images | Milano, Triennale

di - 23 Dicembre 2010
L’autunno
milanese ha il profumo del Circo Barnum, di quel sensazionalismo un po’ bigotto
– un po’ da paese – che viene bene per ingrassare polemicucce degne dei miopi
ossobuchivori di Gadda; ma che poco si concede alla possibilitĂ  di lasciare un
segno, di tracciare una rotta che sia di rottura vera.

L’improvviso
e improvvido scossone dell’ente pubblico – con tutti i suoi annessi e connessi
– ha offerto nell’ordine: il domatore di leoni Cattelan, in piazza con il suo vituperato dito; Franko B., l’uomo-cannone sparato al
Pac; infine questa Disquieting Images,
esotica carrellata di immagini che, nelle intenzioni della prestigiosa curatela
di Germano Celant e Melissa Harris, dovrebbero trasmettere inquietudine, ma
sulla cui effettiva efficacia si può sciorinare un rosario di dubbi.

Sguardo
sulla fotografia, considerata mezzo espressivo dell’immediatezze e delle
emozioni forti: ok. Taglio il meno artistico possibile e il piĂą attinente alla
cronaca, a significare la fragilità del filtro tra l’uno e l’altra e la maturità
del fotogiornalismo come linguaggio che, dai tempi di Capa e Taro di strada ne
ha fatta assai: e fin qui ci siamo.

Poi
però ci fermiamo. Chiaro: gli italiani sono popolo di santi poeti, e
navigatori… no, rifacciamo. Gli italiani sono popolo di politici, allenatori
e – trattandosi di arte – curatori: per cui un tema tanto libero si presta a
speculazioni analoghe alle convocazioni della Nazionale. Non è sui nomi dunque
che ha senso aprire la contestazione alla coppia di selezionatori: semmai su
un’idea di gioco, su un’identità tattica che la squadra non riesce a
dimostrare.


Il
limite più grosso per una mostra che promette emozioni forti è risultare tiepida;
puntare su un sensazionalismo di ripiego, su un amarcord del disgusto che
avrebbe ancora potuto avere senso lĂ  dove si fosse esplicitata una volontĂ 
didascalica, un intento enciclopedico di narrazione dello “spirito”
dell’inquietudine così come è stato vissuto nel tempo. Invece niente. La
sensazione è che oggi siamo lontani dalla (omo)sessualità depravata del Mapplethorpe in mostra tanto quanto lo
siamo da L’origine du monde di Courbet, a dispetto dei centovent’anni
(mal contati) che separano i due autori; siamo sufficientemente abbrutiti da leggere
i mostriciattoli di Diane Arbus e i
nudi ambiguamente lascivi di Sally Mann con
senso rinnovato, finalmente libero – forse – dal preconcetto moralistico e
concentrato su estetica e senso della misura. Una riflessione che viene
sacrificata alla ricerca di un insistito pietismo, poco appagante.

A
questo punto, allora, perde persino di significato citare il catalogo di autori
che piĂą e meglio di Nan Goldin hanno
saputo trasmettere in arte (fotografica, per restare sullo stesso campo) il
dissolversi della stagione dell’Aids negli Usa dell’illusione reaganiana (Wojnarowicz su tutti); e può avere poco
senso rimpiangere i cadaveri di Serrano o
rivendicare il solco – dimenticato – tracciato da Kevin Carter, Pulitzer suicida schiacciato dal peso delle guerre
africane. Il tutto nel dubbio, pericoloso, che sul tema sia stato detto
talmente tanto dall’ultima personale milanese di Alfredo Jaar da rendere difficile ogni ulteriore approfondimento.


Ma
forse il fraintendimento è a monte. Siamo sicuri che la fotografia sia ancora
il media più indicato per indurci a uno scossone dell’anima tanto intenso? I fotogrammi
di Dongo e Piazzale Loreto restano ricordi sbiaditi: abbiamo avuto Saddam
penzolare da una corda, in diretta, al telegiornale dell’ora di pranzo.

articoli
correlati

Alfredo
Jaar: inquietudini tra arte e informazione

francesco
sala

mostra
visitata il 29 ottobre 2010


dal 19 ottobre 2010 al 9 gennaio 2011

Disquieting
Images

a cura di
Germano Celant e Melissa Harris

Triennale

Viale Alemagna, 6 (Parco
Sempione) – 20121 Milano

Orario: da martedì a domenica ore 10.30-20.30; giovedì ore 10.30-23

Ingresso: intero € 8; ridotto € 6,50/5,50

Catalogo Skira

Info: tel. +39 02724341; fax +39
0289010693; www.triennale.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Roma attraverso Expodemic Festival: da Barberini alla Caffarella

In occasione della seconda edizione di Expodemic, il Festival diffuso delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma,…

5 Luglio 2024 14:00
  • Arte contemporanea

Macerata accoglie la grande mostra VIS-A-VIS: una riflessione sullo sguardo tra arte antica e contemporanea

Negli splendidi spazi dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi si apre la mostra “VIS–A-VIS, Ritratti moderni e contemporanei”, a cura…

5 Luglio 2024 13:45
  • Teatro

L’estate dei festival: al Santarcangelo, dove la politica si mette in scena

Arriva l’estate e tornano anche i festival: con il direttore Tomasz KireĹ„czuk, riconfermato alla guida di Santarcangelo Festival per altri…

5 Luglio 2024 13:00
  • Mostre

Mark Tobey, una pittura meditativa: la mostra alla Galleria Ingenito di Napoli

Alla Galleria Andrea Ingenito di Napoli, una mostra per esplorare gli universi multiformi del grande artista statunitense Mark Tobey, espressionista…

5 Luglio 2024 11:00
  • Mercato

Paris Photo, le primissime anticipazioni dell’edizione 2024

232 espositori da 32 Paesi, nuove sezioni curate, il ritorno al Grand Palais. Così la maxi fiera parigina racconterĂ  quest’autunno…

5 Luglio 2024 10:48
  • Libri ed editoria

Premio Strega 2024: vince la scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio

Donatella Di Pietrantonio vince da favorita il Premio Strega 2024, con un romanzo pubblicato da Einaudi. Sul podio anche Dario…

5 Luglio 2024 9:55