-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fino al 9.II.2013 Miroslaw Balka, Roni Horn Gespräche über persönliche Themen Galleria Raffaella Cortese Milano
milano
Fotografie e sculture, intrecci, contrappunti e associazioni: enigmatico vis-à-vis tra Miroslaw Balka e Roni Horn, artisti concettuali di fama internazionale che si confrontano nella doppia sede della Galleria Raffaella Cortese intorno ad "argomenti personali": è questo in sintesi il concetto espresso nel criptico titolo in tedesco, intraducibile in italiano che indica i loro temi legati alla memoria, all'identità e al tempo, per capire come, è necessario vedere la mostra -
Nella galleria nuova, con vetrine che si affacciano sulla strada, ipnotizzano sei foto di Roni Horn della stessa donna ritratta nelle piscine geometriche in Islanda, dove l’artista si rifugia spesso per immergersi nel silenzio della natura e osservare l’intensità della luce dei cieli del nord. Attenzione perché queste diverse sequenze fotografiche, che affrontano il tema della differenza e dell’identità appartenenti alla serie Untitled (Weather) (2010/2011) sembrano tutte uguali, ma osserverete che l’espressione algida dell’amica ritratta, muta di scatto dopo scatto, secondo le variazioni climatiche e i riflessi della luce. Anche la sua scultura Black Ashpere (1988/2006) dialoga con “50x50x91”, l’opera di Balka, simile a una scatola con incastonate sopra 3 aspirine. Nella seconda galleria interrata, tra le altre nuove sculture, di Balka, incuriosisce 2x(250x200x100) +Irma (2006), una drammatica istallazione che svela tematiche intorno all’olocausto e la banalità del male dei nazisti, incarnata dalla fotografia in bianco e nero di Irma Grese (1923-1945), infermiera mancata e guardiana di numerosi campi di concentramento, soprannominata “la bella bestia”, dallo sguardo gelido, qui con le gote arrossate dalla vergogna. Queste e le altre opere di Balka, in cui le misure diventano il titolo, si confrontano con la scultura Double Moebius (2009) e altre 21 foto della Horn. Il loro, sembra un dialogo tra sordi, fatto di segni che traducono pensieri, ma incomprensibile a chi sente. Gli artisti condividono intimità ed eternità, tempo e memoria e l’attenzione delle opere in relazione allo spazio. Mostra difficile, concettualmente raffinata, ma in caso di black out intellettuale chiedete spiegazioni alle assistenti in galleria, perché il comunicato stampa è incomprensibile e non troverete né didascalie né descrizione delle opere in mostra. Peccato.
Jacqueline Ceresoli
dal 28 novembre 2012 al 2 febbraio 2013
Miroslaw Balka, Roni Horn
Gespräche über persönliche Themen
Galleria Raffaella Cortese
Via A. Stradella 7 – (20129) Milano
Orari: da martedì a venerdi 10-13 e 15-19.30, sabato 15-19.30 e su appuntamento
Info: tel. 02 2043555, fax. 02 29533590, info@galleriaraffaellacortese.com, www.galleriaraffaellacortese.com