Categorie: milano

fino al 9.IV.2010 | Thordis Adalsteinsdottir | Milano, Artopia

di - 4 Marzo 2010
Have no fear è la
prima personale milanese di Thordis Adalsteinsdottir (Reykjavik,
1975; vive a New York). La mostra richiede ai visitatori di esser disposti a
portarne prima rispetto per poi provarne in seguito una certa, seppur dedita,
reverenza. Sempre che non si decida, all’ultimo, di passare oltre, lasciando in
abbandono le vedute di Adalsteinsdottir, e dunque allontanandole con un risoluto senso di non
appartenenza.
Se si rimane catturati nel mondo allegorico del pittore,
ci si muoverà a occhi e passi nella stessa direzione. Quella che lui è capace
di indicare. Davanti ai suoi teatri senza-geografia, infatti, non si tratta di
dover fare un uso immediato di lungimiranza breve, o di qualsiasi espediente
retorico sprecato dall’intelligenza usata a tutti i costi, quella finta sagacia
sviluppata da chi deve far sempre notare che si sta notando. Basta porre anche
poca attenzione per far subito caso a un altro mondo, a un diverso sistema
pittorico, a otto nuovi disegni, due dipinti e un video.
Tutti differenti dal resto. Da meditare, dunque.
Negli spazi della galleria l’artista islandese, fra tele e
tavole, sottopone la natura della luce alla natura dell’uomo, rappresentando
trasmigrazioni, passaggi, ritratti e figure solitarie come esseri di un
universo formalmente definito. Definito come altro da sé. Gli sfondi prevalentemente monocromi catturano
l’occhio, abituandolo alle distanze; misure fittizie che alternano texture
arabescate a orizzonti accennati con profusione e ad atmosfere materiche piene.
Il vuoto è un elemento esterno e interno alla
composizione, rimanendo una componente suggerita, impressionata più che
solamente rappresentata. Adalsteinsdottir è infatti un pittore trascendente che
restituisce simboli ed essenze, là dove il suo occhio ritrae le linee
precorritrici di cose e creature.
Il soggetto delle raffigurazioni riguarda l’istante
monitorato di diversi cicli di vita, morte e
rinascita. L’utilizzo di un’iconografia spietata, incentrata
sull’addomesticamento dell’umano produce, nei lavori, un immaginario fiabesco
che parla anche attraverso il mondo animale. Ampliandone senso e veridicità del
messaggio, di cui si fanno interpreti e portatori.
È da ricordare però che
l’artista non trasforma animali, geometrie, sezioni cromatiche e collage
immaginari per convertirli in dispositivi assolutizzanti. Il motivo è che Adalsteinsdottir non assume la narrazione pittorica come una corrente alla
quale aderire, né come una premessa. Spesso, ad esempio, nelle sue
raffigurazioni gli animali sono personificati come uomini, solo per
sottolineare l’ambivalenza verso gli stereotipi di genere.

Resta infatti determinante, per
un’analisi visiva ed escatologica dei lavori esposti in Have no fear, la predominanza di colori caldi, sfumature che
rassicurano e smorzano l’usuale, tagliente capacità pittorica delle
prospettive. Il risultato è la violenza della rappresentazione sotto forma di
emotività dei contenuti.

ginevra bria
mostra visitata l’11 febbraio 2010


dall’undici
febbraio al 9 aprile 2010

Thordis
Adalsteinsdottir – Have No Fear
a cura di Jovana Stokic
Artopia
Via Lazzaro Papi, 2 (zona Corso Lodi) – 20135 Milano
Orario: da martedì a venerdì ore 15.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 025460582;
ritaurso@tiscalinet.it; www.artopiagallery.it

[exibart]


Articoli recenti

  • Mostre

Ego, o non ego, Giuseppe Patanè alla riscoperta di Acireale

Diffusa in nove sedi, la mostra personale di Giuseppe Patanè, “Ego”, a cura di Carlo Micheli, è visitabile fino al…

28 Agosto 2024 0:02
  • Viaggi

Viaggi straordinari. Cherubino Gambardella a Stromboli

Nella rubrica Viaggi straordinari di exibart gli artisti raccontano esperienze fuori dal comune che li hanno portati a riflettere in…

27 Agosto 2024 17:41
  • Arte contemporanea

I 100 anni di Gianfranco Baruchello: mostre e progetti da Parigi a Roma

Una mostra al Centre Pompidou di Parigi, una giornata di studi a Roma, la monografia, il catalogo ragionato: tutte le…

27 Agosto 2024 16:49
  • Arti performative

L’estate dei festival: Oriente Occidente, tra sostenibilità e democrazia

Con il direttore Lanfranco Cis scopriamo la nuova edizione di Oriente Occidente a Rovereto, il festival di danza attento alla…

27 Agosto 2024 15:55
  • Progetti e iniziative

Rumore: il mito di Raffaella Carrà celebrato da Popsophia al Maschio Angioino

La rivoluzione culturale di Raffaella Carrà raccontata da Popsophia: dopo Ancona, lo spettacolo arriva al Maschio Angioino di Napoli, tra…

27 Agosto 2024 13:30
  • Libri ed editoria

Un libro al giorno. Se amore guarda di Tomaso Montanari

Torna la rubrica "Un libro al giorno", per presentare romanzi e saggi, ultime pubblicazioni e grandi classici. Non solo arte…

27 Agosto 2024 12:39