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Il racconto di una storia d’amore, singolare ma uguale a tante altre. Per l’artista dipingere è amare nel ricordo, rendere materico un pensiero: dipingere è amare ancora. Ed è proprio questo il titolo della mostra di Giosuè Quadrini: “To paint is to love again”. Artista emergente che dopo il successo della prima personale ospitata dalla Galleria Forzani di Terni, trova slancio nella seconda esposizione ravvicinata allestita nella galleria Artgate dello Spazio Sari di Milano. I lavori in cera di Quadrini – realizzati per l’occasione ed esposti in anteprima a Milano – sono pensieri ossessivi, parole che vagano nell’universo della memoria, sensazioni nuove e improvvise di emozioni del passato. Parole su tela (o su tavola) e attraverso la cera. Una forma espressiva in grado di catturare e riproporre istanti di vita quotidiana, ricordi, emozioni. Ogni lavoro è un momento di vita o un’occasione mancata: di storie finite o vissute solo nel desiderio univoco. La scelta cromatica delle opere – per lo più in banco e nero – vuole esprimere in maniera simbolica i differenti momenti vissuti, nel bene e nel male. La scelta dei materiali poveri e la preferenza del monocromo e della non forma, coerentemente al percorso intrapreso da Quadrini dal 2014, rappresentano la grandezza della semplicità e il fascino dell’indefinito.
Queste opere sono bombe di emozioni sottovuoto: delicatamente respirano la loro essenza dietro uno strato di cera, fragile per natura ma impermeabile e impenetrabile al tempo che cerca di annientarle. “I lavori di Giosuè sono emozioni remote, desideri, dialoghi interrotti, racconti bisbigliati, paure nascoste, sogni ad occhi aperti, sguardi incompresi, baci non dati, illusioni, sorrisi, addii”, spiega Chiara Ronchini, curatrice della mostra. “Ogni piccolo frammento di quel vago ricordo, viene velocemente impresso dall’artista l’istante prima di sparire ancora”.
Dipingere, del resto, è anche ricordare. Non lasciare andar via quel poco che resta, è immortalare per sempre qualcosa o qualcuno, rendere materico un pensiero, visibile una sensazione. Scattare l’istantanea dell’attimo che si sta ricordando, qui e ora, e che non sarà mai più. Dipingere, per Quadrini, “è fare l’amore con la mente”: è il coraggio che si ha, è avere altre possibilità, è non dover mai smettere di sognare, è il luogo dove si nascondono i desideri, dove riposano le certezze, dove lottano le domande mai fatte e le risposte mai date. Dipingere è tutto quello che si può avere e tutto quello che non si può. Dipingere è amare ancora, appunto. Carichi di passione e colmi di sentimenti, i suoi lavori colpiscono dritti al cuore, e senza conoscere le nostre emozioni più intime hanno il potere di ricordarci quello che pensavamo aver rimosso.
Alessio Crisantemi
mostra visitata il 20 marzo
Dal 23 febbraio al 9 aprile 2017
Giosuè Quadrini, To paint is to love again
Artgate, Sari Spazio
Via Cevedale, 5a, Milano
Orari: tutti i giorni, 9-18
Info: info@sarispazio.com www.sarispazio.com